HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUINTO ANNO TITOLO: “Il cielo stellato sopra di noi”

Questo argomento contiene 4 risposte, ha 4 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Fabio Fasce 3 anni, 6 mesi fa.

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    Articoli
  • #2102

    Enrico Piccato
    Partecipante

    Problema
    Questo piano creativo anticorruzione vuole porre l’accento sull’importanza rivestita dalle idee e dalla

      forma mentis

    delle persone, piuttosto che sull’efficacia degli strumenti giuridici repressivi o promozionali, nella lotta alla corruzione.
    A modesto avviso dello scrivente, se da un lato l’evoluzione normativa dell’ultimo decennio ha introdotto nuovi, incisivi istituti nel nostro ordinamento, è fondamentale lavorare sulla formazione dei funzionari dello Stato affinché queste disposizioni non si esauriscano in mere declamazioni.
    In effetti, in assenza di una robusta disseminazione dei concetti legati all’etica pubblica, l’affastellamento normativo sarebbe non soltanto inefficace, ma talvolta forse controproducente, nel senso di vessare proprio coloro i quali vogliono con più rigore rispettare le regole del gioco, e agevolare chi agisce per il proprio (più o meno) illecito tornaconto, i quali, del resto, dell’incertezza e della complicatezza delle norme approfittano. Ciò che costituirebbe un fenomeno di eterogenesi dei fini.
    In breve, è convinzione dello scrivente che nemmeno la più sofisticata e raffinata delle discipline possa estirpare la mala amministrazione, quando le persone in carne e ossa che sono chiamate ad applicarla non possiedono una certa

      forma mentis

    . Piuttosto, occorrerebbe tornare a valorizzare i principi fondamentali del diritto costituzionale e del diritto civile, i quali, professati nella vita quotidiana dai singoli, possono offrire uno strumento duttile a risolvere fattispecie non tipizzate o non adeguatamente tipizzate da alcuna norma.
    Mi piace qui riportare il celebre passo con cui il Filosofo termina la sua Critica della Ragion Pratica: “

      Due cose riempiono l’animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di NOI, e la legge morale in NOI

    ”.

    Destinatari diretti
    dipendenti pubblici

    Destinatari indiretti
    lavoratori e imprenditori

    Obiettivi
    Obiettivo 1
    Considerata l’amministrazione presso cui lavoro (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale), obiettivo primario del presente piano è garantire trasparenza, tempestività e imparzialità nella conclusione dei procedimenti amministrativi che si concludono con provvedimenti di erogazione di prestazioni previdenziali o assistenziali.
    Obiettivo 2
    Garantire adeguata formazione sulla digitalizzazione e insegnare a praticare l’innovazione come metodo. In effetti, a fronte di un’amministrazione molto digitalizzata, a fortiori dopo il COVID, molti funzionari sono ancora poco consapevoli del valore della digitalizzazione e del perseguimento, più in generale, di politiche innovative.
    Obiettivo 3
    Instaurare un rapporto con il cittadino/azienda di rispetto reciproco e autorevolezza dell’Istituto. Ribadire il ruolo del funzionario come garante del rispetto della legge ossia garante di diritti e di doveri dei cittadini.

    Azioni
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)

    Oltre a erogare formazione tecnica (economica e giuridica, ecc…), occorrerebbe sottoporre periodicamente il personale a prove di autovalutazione.
    Dedicare un monte ore annuale extralavorativo a lezioni e discussioni di filosofia morale (etica)
    Tempo Annualmente
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Alla luce dell’ingente rinnovamento di personale cui si appresta la PA, inserire nei concorsi alcune prove consistenti nella soluzione di casi concreti (come evitare o risolvere situazioni di mala amministrazione o di approcci antiquati a problemi moderni)
    Tempo Mensilmente
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Dare informazioni chiare, semplici e puntuali. Rientrano in quest’ottica I corsi di scrittura creativa e l’aggiornamento della guida a una scrittura facilmente comprensibile per chiunque.
    Tempo Quotidianamente

    #2108

    Federica Fresco
    Partecipante

    Trovo che sia uno spunto molto interessante la guida ad una scrittura facilmente comprensibile: si è talmente presi dall’osservanza delle norme da perdere di vista la necessità di fare capire anche ad un pubblico di non addetti il contenuto di un provvedimento ed un supporto da questo punto di vista è sicuramente utile.
    Rispetto alla praticabilità di un monte ore annuale extralavorativo dedicato a lezioni e discussioni di filosofia morale (etica) avrei qualche perplessità considerata la difficoltà a frequentare formazione nell’orario lavorativo!

    #2112

    Enrico Piccato
    Partecipante

    Piano anticorruzione creativo definitivo
    Problema
    Questo piano creativo anticorruzione vuole porre l’accento sull’importanza rivestita dalle idee e dalla forma mentis delle persone, piuttosto che sull’efficacia degli strumenti giuridici repressivi o promozionali, nella lotta alla corruzione.
    A modesto avviso dello scrivente, se da un lato l’evoluzione normativa dell’ultimo decennio ha introdotto nuovi, incisivi istituti nel nostro ordinamento, è fondamentale lavorare sulla formazione dei funzionari dello Stato affinché queste disposizioni non si esauriscano in mere declamazioni.
    In effetti, in assenza di una robusta disseminazione dei concetti legati all’etica pubblica, l’affastellamento normativo sarebbe non soltanto inefficace, ma talvolta forse controproducente, nel senso di vessare proprio coloro i quali vogliono con più rigore rispettare le regole del gioco, e agevolare chi agisce per il proprio (più o meno) illecito tornaconto, i quali, del resto, dell’incertezza e della complicatezza delle norme approfittano. Ciò che costituirebbe un fenomeno di eterogenesi dei fini.
    In breve, è convinzione dello scrivente che nemmeno la più sofisticata e raffinata delle discipline possa estirpare la mala amministrazione, quando le persone in carne e ossa che sono chiamate ad applicarla non possiedono una certa forma mentis. Piuttosto, occorrerebbe tornare a valorizzare i principi fondamentali del diritto costituzionale e del diritto civile, i quali, professati nella vita quotidiana dai singoli, possono offrire uno strumento duttile a risolvere fattispecie non tipizzate o non adeguatamente tipizzate da alcuna norma.
    Mi piace qui riportare il celebre passo con cui il Filosofo termina la sua Critica della Ragion Pratica: “Due cose riempiono l’animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di NOI, e la legge morale in NOI”.

    Destinatari diretti
    dipendenti pubblici

    Destinatari indiretti
    lavoratori e imprenditori

    Obiettivi
    Obiettivo 1
    Considerata l’amministrazione presso cui lavoro (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale), obiettivo primario del presente piano è garantire trasparenza, tempestività e imparzialità nella conclusione dei procedimenti amministrativi che si concludono con provvedimenti di erogazione di prestazioni previdenziali o assistenziali.
    Obiettivo 2
    Garantire adeguata formazione sulla digitalizzazione e insegnare a praticare l’innovazione come metodo. In effetti, a fronte di un’amministrazione molto digitalizzata, a fortiori dopo il COVID, molti funzionari sono ancora poco consapevoli del valore della digitalizzazione e del perseguimento, più in generale, di politiche innovative.
    Obiettivo 3
    Instaurare un rapporto con il cittadino/azienda di rispetto reciproco e autorevolezza dell’Istituto. Ribadire il ruolo del funzionario come garante del rispetto della legge ossia garante di diritti e di doveri dei cittadini.

    Azioni
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Oltre a erogare formazione tecnica (economica e giuridica, ecc…), occorrerebbe sottoporre periodicamente il personale a prove di autovalutazione.
    Dedicare un monte ore annuale a lezioni e discussioni di filosofia morale (etica)
    Tempo Annualmente
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Alla luce dell’ingente rinnovamento di personale cui si appresta la PA, inserire nei concorsi alcune prove consistenti nella soluzione di casi concreti (come evitare o risolvere situazioni di mala amministrazione o di approcci antiquati a problemi moderni)
    Tempo Mensilmente
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Dare informazioni chiare, semplici e puntuali. Rientrano in quest’ottica I corsi di scrittura creativa e l’aggiornamento della guida a una scrittura facilmente comprensibile per chiunque.
    Tempo Quotidianamente

    #2114

    Daniela Sanseverino
    Partecipante

    Condivido la convinzione di Enrico “nemmeno la più sofisticata e raffinata delle discipline possa estirpare la mala amministrazione, quando le persone in carne e ossa che sono chiamate ad applicarla non possiedono una certa forma mentis”. Sicuramente accanto alle pillole di filosofia bisognerebbe insistere sulla valorizzazione dei principi fondamentali del diritto costituzionale e del diritto civile che non sempre vengono affrontati nei percorsi di studio, specie di tipo scientifico e tecnico. Qualche corso nel periodo di prova pre assunzione e qualche richiamo annuale potrebbero essere di aiuto.

    #2116

    Fabio Fasce
    Partecipante

    Condivido la necessità di un approccio che tenda a porre l’accento sull’etica del funzionario pubblico. A valorizzare anche a livello formativo questo questo aspetto. Decisamente innovativa la proposta di lezioni di filosofia morale. Visto il quasi totale fallimento delle metodologie fino ad oggi adottate ben vengano nuove proposte.
    Sconfiggere il “burocratese” in una materia come gli appalti è impresa ardua purtroppo. Il formalismo giuridico purtroppo è la regola perché l’ipernormativismo del legislatore ha reso la materia un campo di battaglia tra PA da una parte ed operatori economici dal’altra. Anche gli interventi volti a “semplificare” spesso hanno avuto l’effetto contrario perché la poca chiarezza della norma ha paralizzato l’agire della PA. Il fantasma del “danno erariale” tormenta spesso le notti dei quadri della PA che preferiscono il “non agire” piuttosto che rischiare.
    Non è l’approccio giuridico l’arma giusta per combattere la corruzzione e la cattiva amministrazione.

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