HOME › Forum › Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUINTO ANNO › “ Affidamenti diretti, porta aperta alla maladministration”
Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Stefania Agriesti 3 anni, 6 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
maggio 5, 2021 alle 12:16 pm #2120
Problema:
Il D.L. 76/2020, cd. Semplificazioni, entrato in vigore il 17.07.2020 ha introdotto rilevanti novità in materia di contratti pubblici sotto soglia comunitaria, apportando modifiche alla disciplina dell’affidamento diretto, istituto regolamentato all’art, 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.
Esso, infatti, è stato uno dei temi maggiormente discussi a livello politico, istituzionale nonché fra gli “addetti ai lavori” dei contratti pubblici, che hanno visto moltiplicarsi i rischi di infiltrazione di comportamenti illeciti nell’amministrazione pubblica, dal momento che l’affidamento diretto, storicamente applicabile per importi inferiori a 40.000 euro, vede temporaneamente innalzata (quasi quadruplicata) la sua soglia fino ad importi inferiori a 150.000 euro.
L’art. 1 del Decreto Semplificazioni, al primo comma, chiarisce le motivazioni che hanno portato ad una revisione del meccanismo di aggiudicazione dei contratti sotto soglia, specificando la limitazione temporale della durata della norma: “Al fine di incentivare gli investimenti pubblici nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici, nonché al fine di far fronte alle ricadute economiche negative a seguito delle misure di contenimento e dell’emergenza sanitaria globale del COVID-19, in deroga agli articoli 36, comma 2, e 157, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, recante Codice dei contratti pubblici, si applicano le procedure di affidamento di cui ai commi 2, 3 e 4, qualora la determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente sia adottato entro il 31 luglio 2021”.
la mia esperienza professionale ha evidenziato come l’affidamento diretto, rappresentando un’eccezione al principio di libera concorrenza, potrebbe avere come sbocco naturale quello di alimentare inevitabilmente il fenomeno della maladministration, facendo emergere operati eccessivamente discrezionali da parte della Stazione Appaltante nell’individuazione dell’esecutore dell’attività oggetto dell’affidamento stesso.
Destinatari diretti: dipendenti pubblici, in particolare uffici di gestione appalti di lavori, servizi e procedure attuative, responsabili di procedimento ed uffici tecnici.
Obiettivo 1 evitare forti incoerenze con le norme comunitarie, in attuazione delle quali è stato varato il Codice dei Contratti, che stimolano il ricorso a procedure ispirate alla libertà di concorrenza, di stabilimento, di impresa e del lavoro. La normativa posta alla base dei contratti dei quali è committente la p.a., di conseguenza, non può favorire modalità di individuazione del contraente restrittive della concorrenza. Tutto ciò incontra difficoltà se si ricorre in modo massiccio ad affidamenti senza alcun confronto concorrenziale perfino per una soglia più elevata pari a 150.000 euro.
Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
Le stazioni appaltanti devono propendere verso la massima apertura possibile del mercato senza preclusioni di sorta verso alcun operatore, facendo proprio quanto enunciato dall’art. 36 del Codice dei Contratti, che legittima gli affidamenti diretti, ma nel rispetto dei principi di economicità, tempestività, correttezza, libera concorrenza e trasparenza.
La p.a., nel perseguire l’obiettivo dell’individuazione della migliore prestazione, deve massimizzare il livello di efficacia ed efficienza nella scelta dell’operatore, limitando quanto più possibile il suo potere discrezionale, premiando invece gli operatori economici che presentano elementi di innovazione e di alta specializzazione.
Obiettivo 2 utilizzare in modo razionale ed efficiente il criterio del minor prezzo per gli affidamenti diretti, soprattutto per affidamenti di servizi ad alta componente di manodopera o caratterizzati da un notevole contenuto tecnologico o aventi carattere innovativo, dal momento che il D.L. Semplificazioni, non avendo espresso una preferenza, ha mantenuto equiparati i criteri di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e del prezzo più basso, e che la scelta fra questi due è rimasta in capo alla Stazione Appaltante che in un’ottica di semplificazione degli affidamenti, ricorre in modo molto frequente al criterio del minor prezzo.
Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
Per evitare giochi al ribasso, abbattendo in modo esagerato i costi della manodopera e i contenuti tecnologici del servizio oggetto di affidamento, è necessario trovare il giusto bilanciamento tra legalità, concorrenza ed efficienza, trovando un equilibrio tra la trasparenza dell’azione amministrativa ed un buon livello di confronto con il mercato, attraverso indagini del mercato stesso o elenchi di operatori ricercando la figura più performante e specializzata, attraverso anche un confronto competitivo o la richiesta di preventivi.
Obiettivo 3 limitare il lato eccessivamente discrezionale della procedura dell’affidamento diretto, spingendo la Stazione Appaltante ad un operato e a delle scelte efficienti, efficaci ed economiche nell’individuazione dell’operatore economico.
Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
Rafforzare la correttezza dell’agire della Stazione Appaltante garantendo il principio di concorrenza e di rotazione, anche se non espressamente previsto per questo tipo di affidamento.
Evitare in maniera assoluta legami fra l’ufficio gestione appalti, i responsabili del procedimento e i tecnici, e un numero chiuso di operatori economici che potrebbero portare ad affidare direttamente le attività agli stessi soggetti, creando così sodalizi e reiterazione negli affidamenti.
Potenziare una sorta di controllo diffuso da parte dei cittadini sugli esiti degli affidamenti diretti, tendendo ad aumentare il livello di trasparenza con pubblicazione sul sito istituzionale della Stazione Appaltante delle determinazioni, atti e scrittura privata finale dell’incarico delle relative procedure dirette. -
AutoreArticoli
Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.