HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) OTTAVO ANNO Anticorruzione e attività di prevenzione e repressione alle violazioni

Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Maurizio Gioda 5 mesi, 1 settimana fa.

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  • #2861

    Luca Carcione Grillo
    Partecipante

    Problema

    Per quanto attiene lo specifico settore di riferimento, ovvero la Polizia Locale, sono emerse negli anni le seguenti problematiche:
    1. In primo luogo, si evidenzia il problema di garantire l’effettività dell’attività di prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti amministrativamente sanzionati amministrativamente dal codice stradale o da altre norme dell’ordinamento. In particolare, si evidenzia la problematica relativa all’ingerenza dei privati, i quali sono interessati ad evitare la sanzione pecuniaria. In aggiunta, è emersa la tendenza della politica locale ad inserirsi nei meccanismi di accertamento delle sanzioni al fine di ottenere consenso elettorale. In ultimo, si sottolinea che l’esternalizzazione di parte delle attività può favorire comportamenti illeciti in quanto tali attività sono compiute in assenza di un diretto controllo da parte del personale dell’Ente.
    2. In secondo luogo, è emersa la problematica relativa al maneggio di denaro pubblico da parte degli stessi operatori o del personale dipendente della società esterna incaricata di gestire in parte l’attività del settore.
    3. In ultimo, è emerso il problema dell’accessibilità degli atti, spesso esclusivamente cartacei.

    Destinatari diretti: dipendenti pubblici

    Destinatari indiretti: cittadini, politici, istituzioni, imprenditori
    Obiettivi

    Obiettivo 1: digitalizzare l’attività amministrativa connessa al settore specifico, in modo tale da rendere maggiormente controllabile la correttezza e l’integrità dell’azione amministrativa.
    Obiettivo 2: ridurre, se non eliminare, le occasioni in cui viene maneggiato denaro pubblico.
    Obiettivo 3: digitalizzare le modalità di accesso e di formazione degli atti amministrativi, in modo da renderli direttamente conoscibili dall’utenza
    Azioni Tempo

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1). Fattore chiave, come anticipato, consiste nella digitalizzazione dell’intero ciclo di gestione degli atti amministrativi, dall’accertamento, alla redazione del verbale. Tutte le attività risultano pertanto pienamente tracciate e/o tracciabili, in modo tale da semplificare le operazioni di controllo da parte dei soggetti competenti. In tal senso, si è provveduto all’affidamento del servizio ad una società che garantisse la fornitura di strumentazione hardware e software interconnessa. 1 anno
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2). Anche in questo caso, l’introduzione di strumenti di pagamento digitale consentono di risolvere la problematica connessa. E’ in progetto la fornitura di POS portatili al personale operante sul territorio, mediante il quale consentire all’utente di pagare il verbale in modo tale che le somme riscosse siano direttamente incamerate dall’Ente, senza passare dalle mani dell’agente accertatore. 6 mesi
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3). Grazie alla digitalizzazione dell’intero ciclo dei verbali, è consentito all’utente l’accesso diretto, mediante collegamento al sito internet dell’Ente, agli atti del procedimento. Gli atti pertanto non devono essere ricercati e trasmessi, ma sono direttamente acquisibili dagli utenti a garanzia del diritto di difesa. L’ostensione diretta della documentazione ha anche carattere deflattivo del contenzioso, in quanto il trasgressore è messo nella condizione di valutare con completezza l’opportunità di impugnare gli atti, evitando impugnazioni “preventive” in attesa che la documentazione richiesta fosse resa disponibile. 6 mesi

    #2862

    Maurizio Gioda
    Partecipante

    Tema che da cittadino trovo molto concreto e legato alla vita quotidiana.
    Ritengo i punti 2 e 3 esempi lineari e pressochè incontestabili di come la tecnologia possa favorire l’efficienza e la trasparenza; credo che la diffusione degli strumenti che proponi sia mera questione di tempo, anche nei Comuni più piccoli.
    Ritengo il punto 1 (che pur condivido in toto) più delicato e complesso da mettere in pratica poichè più sensibile all’opinione pubblica (come riscontrabile su media e social) e pertanto strumentalizzabile ai fini del consenso politico. La sua applicazione – auspicabile se non doverosa – appare dunque più complessa.

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