HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) TERZO ANNO GIUSEPPE FAVORE – : La responsabilità etico – amministrativa

Questo argomento contiene 13 risposte, ha 14 partecipanti, ed è stato aggiornato da  ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.

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    SCHEDA PROGETTO PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE
    NOME E COGNOME – Giuseppe Favore
    TITOLO: La responsabilità etico – amministrativa
    DESTINATARIO: Dipendenti pubblici – dirigenti pubblici
    AMBITO D’AZIONE: Gestione dei disservizi e degli sprechi; verifica della gestione oculata delle risorse finalizzata esclusivamente all’effettivo raggiungimento delle missioni istituzionali.

    PROBLEMA: Un fatto, azione od omissione può essere penalmente irrilevante ma allo stesso tempo eticamente inaccettabile. Il diritto indica ciò che è conforme alle regole, non necessariamente ciò che è giusto e moralmente rilevante. Il bene comune, la cosa pubblica e la virtù pubblica non possono essere demandati solo a magistrati ed avvocati.
    Spesso la gestione delle risorse pubbliche pur essendo formalmente impeccabile genera sprechi o è finalizzata ad ottenere risultati e visibilità personali.

    OBIETTIVI
    Obiettivo 1: Individuare ed identificare costantemente sprechi e disservizi o situazioni di discrezionalità ed arbitrarietà nella gestione delle risorse.
    Obiettivo 2: Motivare i dipendenti ad agire eticamente ed a perseguire il bene comune attraverso forme di discredito sociale ed attraverso valutazioni etiche che rilevino ai fini dell’avanzamento di carriera per i dipendenti pubblici.
    Obiettivo 3: Verificare la corretta individuazione dei fabbisogni e della loro rispondenza a programmazione e progettazione. Valutare le procedure contrattuali non solo secondo criteri di efficienza/efficacia/economicità.
    AZIONI TEMPO
    AZIONE 1. Gestione dei reclami e dei disservizi: individuare una procedura formalizzata ed istituzionalizzata per la gestione centralizzata delle segnalazioni (sia interne che esterne, anche in forma anonima) di sprechi e disservizi Azione costante nel tempo. Ufficio centrale appositamente predisposto per la gestione dei reclami e dei disservizi
    AZIONE 2.1. Organizzare seminari e corsi di formazione sul fenomeno corruzione, sulle criticità delle procedure, sulla corretta valutazione del rischio Aggiornamento annuale
    AZIONE 2.2. Individuare strumenti di valutazione dei dirigenti che tengano conto dei comportamenti eticamente censurabili Al verificarsi dell’esigenza
    AZIONE 2.3. Condividere le esperienze sia positive che negative tramite l’invio di “rilievi periodici e ricorrenti” che rappresentino spunti di riflessione e che evidenzino i comportamenti da censurare o gli errori commessi Creazione di una banca dati con rilievi ricorrenti. Aggiornamento mensile.
    AZIONE 3.1. Nell’ambito della verifica periodica della contabilità relativa a procedure contrattuali effettuare una valutazione di merito circa l’utilizzo delle risorse Controllo trimestrale a campione sulla contabilità degli enti da parte di uffici centrali.
    AZIONE 3.2. Aumentare il grado di dettaglio della programmazione dei fabbisogni e verificare costantemente la rispondenza tra esigenze programmate e regolarmente finanziate ed attività contrattuali poste in essere Controllo trimestrale a campione sulla contabilità degli enti da parte di uffici centrali.

    #545

    VANIA ROSTAGNO
    Partecipante

    Rispetto a quanto indicato mi piace molto lo spunto di inserie nella valutazione dei dirigenti anche parametri che tengano conto dei comportamenti eticamenti censurabili. La difficoltà ma anche il punto cardine è la definizione di comportamenti eticamente censurabili, diversamente si avrebbero segnalazioni per qualsiasi comportamento stante probabilmente da soggettività nel definire cosa sia etico o meno. Tale azione, quella di valutazione potrebbe portare progressifamente alla diffusione di una cultura maggiormente etica a tutti i livelli.

    #564

    MARISA AUDI GRIVETTA
    Partecipante

    L’individuazione degli sprechi delle risorse pubbliche frutto di scelte arbitrarie non motivate da necessità effettive è sicuramente un importante obiettivo da perseguire e la proposta è quindi molto interessante.
    La procedimentalizzazione della gestione delle segnalazioni di sprechi e disservizi potrebbe comprendere un’istruttoria con quesiti tesi ad oggettivizzare ll’effettività degli stessi ed offrire soluzioni migliorative. I risultati potrebbero essere riportati nei corsi di formazione.

    #571

    FABRIZIO BARBIERO
    Partecipante

    funzioni di vigilanza e controllo sono sempre benvenute, purché fatte con cognizioni di causa, e volte non solo a evidenziare gli sprechi ma anche i meriti o i comportamenti etici dei funzionari, quindi bene l’adozione di valutazioni “controfattuali” a cui agganciare sistemi premiali che tengano contro del valore generato

    #572

    MARINA DOLFINI
    Partecipante

    Trovo molto interessante l’azione 3.2. Il poter ragionare su casi pratici e relativi alle proprie realtà lavorative è certamente rilevante e può portare con sè l’emulazone dei comportamenti posiviti e il disconoscere quelli non corretti.

    #585

    FABRIZIO BORREANI
    Partecipante

    Assolutamente condivisibile la proposta. Concordo anche io sull’importanza della valutazione dei comportamenti eticamente censurabili. Per raggiungere tale obiettivo, si potrebbe pensare a un controllo di gestione “orientato all’etica”? Io penso ci si possa riflettere sopra.

    #598

    Alessandro DE FELICE
    Partecipante

    Come posso non condividere, in particolar modo in tempi di scarsità di risorse e in epoca i cui il “superfluo” è diventato una “guida etica”. Certo, la centralità della definizione dei principi etici non è così immediata; credo che anche l’etica sia un concetto dinamico nel tempo, come la cultura, la lingua, le norme … che spesso viene interpretata a proprio interesse. Ritengo quindi che il punto di partenza sia dare delle precise linee guida sul cos’è etico e cosa non lo è nell’ambito di confini operativi determinati (contratti pubblici per esempio). Da lì poi discendono le azioni che hai perfettamente indicato nel progetto.

    #626

    KATYA FINARDI
    Partecipante

    Trovo particolarmente interessante la prospettiva dell’azione 2.2 “individuare strumenti di valutazione dei dirigenti che tengano conto dei comportamenti eticamente censurabili” …. un rating di legalità della performance? Quali gli indici di valutazione?

    #631

    Interessante l’azione sulla segnalazione di sprechi e disservizi, che può contribuire a creare cultura dell’agire correttamente a tuela delle risorse pubbliche.
    Mi spingerei oltrei prevedendo una condivisione delle segnalazioni al vertice dell’amministrazione per i necessari provvedimenti e valutazioni e nei casi rilevanti una successiva tempestiva segnalazione alle autorità giudiziarie competenti .
    Coglie nel segno a mio parere anche l’azione relativa alla valutazione di merito circa l’utilizzo delle risorse, da effettuarsi a cura di altri uffici distinti e separati e da pubblicizzare all’esterno nell’ottica di una trasparenza effettiva ed efficace .

    #641

    Interessante il focus sulla gestione dei disservizi e degli sprechi. Una migliore e più accurata gestione delle risorse in ottica più imprenditoriale permetterebbe una migliore gestione del budget relativo agli acquisti e una migliore gestione dei servizi di pubblica utilità. Tema molto delicato che dovrebbe prevedere maggiore coinvolgimento della società e maggiori controlli per evitare di trovarsi a gestire situazioni ormai compromesse.

    #661

    Anna Petruzzi
    Partecipante

    Lo spunto della “valutazione etica” è sicuramente molto stimolante.. mi fa riflettere talvolta che “il 10 ” in etica dovrebbe essere il presupposto del nostro lavoro e non un premio..

    #665

    ROSALIA MANNO
    Partecipante

    Che cosa significa agire eticamente? Probabilmente bisognerebbe provvedere alla costruzione di un rating relativo ai comportamenti eticamente corretti, andando a valutare accuratamente la costruzione dei relativi indici.

    #681

    “Il bene comune, la cosa pubblica e la virtù pubblica non possono essere demandati solo a magistrati ed avvocati”: fondamentale questa premessa.
    Le prime sentinelle di legalità sono i funzionari pubblici che gestiscono procedure di gara complesse, con strumenti legislativi, e non, sempre più inadeguati.

    #695

    ELENA DEAMBROGIO
    Partecipante

    Interessante sin dal titolo la proposta di allargare la responsabilità amministrativa a quella etica. gli strumenti operativi individuati quali la rilevazione dei disservizi,i rilievi periodici su casi di maladministration e gli interventi formativi mi sembrano strumenti facilmente utilizzabil-Probabilmente potrebbe essere utile fareapprofondimenti per singoli settori, per definire meglio modalità et arget degli strumenti di veriifca-

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