HOME › Forum › Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) TERZO ANNO › TITOLO: IL PTPC: DA ADEMPIMENTO A STRUMENTO DI CAMBIAMENTO DELLA PA-SCARCIOFALO
Questo argomento contiene 10 risposte, ha 11 partecipanti, ed è stato aggiornato da ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.
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ottobre 30, 2018 alle 11:42 am #527
SCHEDA PROGETTO PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE
NOME E COGNOME: M. FLORIANA SCARCIOFALO
TITOLO: IL PTPC: DA ADEMPIMENTO A STRUMENTO DI CAMBIAMENTO DELLA PA
DESTINATARIO: ANAC E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
AMBITO D’AZIONE: PROPOSTE MIGLIORATIVE
PROBLEMA: esiste un divario tra il piano documentale del piano anticorruzione PTPC e l’effettiva attuazione, tenuto conto delle dinamiche e delle resistenze della pubblica amministrazione.
OBIETTIVI TRASVERSALI: adeguare il PTPC rendendolo concreto a misura della realtà amministrativa proponendo modifiche normative, l’adozione di strumenti obbligatori di monitoraggio con schemi predefiniti e metodologie per rendere gradualmente sempre più efficaci gli istituti previsti.
AZIONE TRASVERSALE 1: prevedere attività effettive di monitoraggio sull’applicazione delle misure previste nonché idonee modalità di condivisione tra i dipendenti pubblici e gli stakeholder interessati, nella tutela della privacy mediante pubblicazione di report di monitoraggio sul sito istituzionale.
AZIONE TRASVERSALE 2: modificare la legge 190/12 eliminando la previsione relativa all’attuazione delle misure senza oneri per la finanza pubblica al fine di permettere alcune fondamentali attività per la prevenzione della corruzione ed in particolare per attività formative e per l’eventuale ricorso a soggetti esterni super partes per la mappatura del rischio (propedeutica alla rotazione del personale) nel caso in cui si verifichi la resistenza dei vertici dirigenziali alla rotazione.
OBIETTIVI SPECIFICI : garantire l’efficacia delle misure obbligatoria previste dal PTPC.
AZIONE 1: ai fini del rafforzamento dell’ istituto del whistleblowing modificare la norma del codice di comportamento che prevede, nell’ambito del segreto d’ufficio, il divieto per il dipendente di astenersi da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti della pubblica amministrazione.
AZIONE 2: ai fini del rafforzamento dell’istituto del whistleblowing prevedere un potere sostitutivo nel caso in cui si riferisca al proprio superiore gerarchico e quest’ultimo non ritenga di darvi seguito.
AZIONE 3: rendere obbligatoria la previsione di concrete misure di attuazione degli strumenti e delle misure di prevenzione, senza rimandare a successivi provvedimenti la definizione di criteri e modalità es. in materia di rotazione del personale .
AZIONE 4: prevedere clausole di salvaguardia per garantire comunque un’efficacia minima al PTPC, da incrementarsi progressivamente ogni anno, nel caso in cui l’ente sia di piccole dimensioni o si riscontrino situazioni diffuse di infungibilità per la rotazione del personale .
TEMPI:entro 9 mesi
DESTINATARIO: PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
AMBITO D’AZIONE: FORMAZIONE
PROBLEMA: il tema dell’anticorruzione è sottovalutato nelle sue implicazioni e non riscuote interesse tra i vertici dell’amministrazione .
OBIETTIVI : formare una classe dirigente che conosca e tenga in considerazione i temi dell’anticorruzione per una attività amministrativa eticamente corretta.
AZIONE 1: prevedere attività di formazione obbligatoria per le categorie dirigenziali e a cascata per tutti i dipendenti pubblici, in tema di anticorruzione, la cui frequentazione obbligatoria deve essere legata alla retribuzione di risultato.
AZIONE 2 : prevedere nell’ambito della valutazione del personale anche la conoscenza delle tematiche anticorruzione quale punteggio autonomo che concorre alla valutazione della perfomance.
TEMPI: entro 6 mesi .
novembre 23, 2018 alle 1:49 pm #539Apprezzo il livello molto “elevato” che presuppone un’ottima conoscenza delle norme.
Colgo l’occasione per offrire uno spunto molto critico alla rotazione di personale fatta senza criteri predeterminati e senza aver affiancato per un congruo periodo chi è destinato alla rotazione per consentire il necessario passaggio di competenze ed evitare disagi pesanti ai cittadini che non devono essere penalizzati dai ritardi collegati alle riorganizzazioni.
novembre 23, 2018 alle 4:34 pm #540Concordo sul fatto che spesso il tema della rotazione non sia riconosciuto come un meccanismo previsto in tema di anticorruzione quindi assolutamente sostengo una maggiore formazione in merito proprio a livello dirigenziale di di funzionari.
novembre 26, 2018 alle 2:35 pm #592Ho già avuto modo di osservare, in occasione della lezione in presenza, quanto il piano proposto sia incisivo e particolarmente dettagliato nei suoi contenuti. Una procedura di impatto che ritengo potrebbe rappresentare efficace forma di intervento in situazioni particolarmente complesse.
novembre 26, 2018 alle 7:44 pm #605Come correttamente e incisivamente rilevato nella proposta è necessario investire anche in termini economici per l’adozione di misure anticorruzione.
Insieme alla rotazione del personale è necessario prevedere un piano di formazione adeguato per il personale che si trova a svolgere nuove funzioni in considerazione del fatto che la competenza e la professionalità non possono essere oggetto di improvvisazione.novembre 26, 2018 alle 10:16 pm #611I temi sono stati affrontati da Floriana con un approfondimento e un’incisività tale che rimane ben poco da dire! Fra l’altro l’azione trasversale 2 è di primaria importanza: se si investe, nella “cultura” così come in altri ambiti, è necessario supportare il cambiamento attraverso professionalità e formazione, con le relative risorse finanziarie.
novembre 27, 2018 alle 9:03 pm #619Azione 3 dell’obiettivo specifico: garantire l’efficacia delle misure obbligatorie previste dal PTPC.
Sono particolarmente sensibile al tema della rotazione del personale in funzione di misura di prevenzione e contrasto della corruzione perché, pur riconoscendone l’efficacia, rilevo nella mia realtà lavorativa che l’attuazione di tale misura porta con sé un costo decisamente elevato in termini di perdita di know how e, tutto sommato, di efficienza.
Proporrei un approfondimento sugli strumenti di organizzazione del lavoro che potrebbero attenuare le ripercussioni negative della rotazione.novembre 29, 2018 alle 2:28 pm #646Condivido il fatto che nella realtà esiste uno scollamento tra il piano documentale del piano anticorruzione PTPC e l’effettiva attuazione in qualunque realtà amministrativa. Per permettere una più reale attuazione occorre adeguare il PTPC rendendolo più concreto senza prescindere però, come specificato nel progetto, da una adeguata formazione del personale dell’amministrazione cui il piano si riferisce.
novembre 30, 2018 alle 4:05 pm #672Bel piano dettagliato e che presuppone un’approfondita conoscenza delle norme. Brava!
novembre 30, 2018 alle 5:42 pm #675Molti spunti interessanti.
Ne segnalo 2:
– l’esigenza di adeguare il PTPC alle singole realtà istituzionali: i copia incolla sono dannosi a prescindere;
– la previsione di adeguate risorse finanziarie per realizzare attività di prevenzione della corruzione: le riforme, senza adeguate disponibilità finanziarie, non sono credibili.dicembre 3, 2018 alle 5:10 pm #701Proposta articolata nel dettaglio. Evidenzio in particolare l’AZIONE 1 con riferimento all’importana della pubblicazione dei piani di monitoraggio che rappresentano uno strumento di controllo dinamico della situazione, a patto che sia – come da te suggerito – fatto non in termini di mero adeguamento ma come strumento di cambiamento proprio grazie al coinvolgimento dei diversi stakeholder interni ed esterni.
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