HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUINTO ANNO AGGREGARE LA DOMANDA DEGLI Istituti Zooprofilattici Sperimentali

Questo argomento contiene 12 risposte, ha 12 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Andrea Sanna 3 anni, 6 mesi fa.

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    Articoli
  • #1743

    Maria Luisa Piras
    Partecipante

    Problema

    La frammentazione della spesa nonostante attività standardizzate a livello nazionale. In Italia ci sono 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali che per gran parte delle attività istituzionali seguono metodiche standardizzate e certificate dallo stesso ente (Accredia)- Ogni Istituto, salvo pochissime gare espletate in aggregazione tra pochi Istituti, procede in autonomia.
    Il pianto anticorruzione, qualora si instituisse una Centrale di Committenza specifica, sarebbe da predisporre ex novo.
    Nel caso che le strutture dei singoli Istituti collaborino costantemente su singoli obiettivi, sarebbe necessario integrare i PTPCT dei singoli Istituti

    Destinatari diretti: Responsabili della spesa e organi decisionali degli II.ZZ.SS.

    Destinatari indiretti: Cittadini, imprenditori

    >Obiettivi

    Obiettivo 1. Aggregare la domanda
    Obiettivo 2. Ottenere risultati qualitativamente superiori e riduzione della spesa
    Obiettivo 3. Digitalizzare tutto il processo di acquisto

    >Azioni Tempo

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Aggregare la domanda di tutti gli II.ZZ.SS. per favorire il perseguimento di obiettivi di efficienza, integrità, innovazione, sostenibilità sociale ed ambientale può contribuire alla prevenzione della corruzione favorendo la partecipazione di nuovi operatori economici. Può essere favorita dalla uniformità di gran parte delle attività a seguito di una attenta standardizzazione dei beni e servizi necessari per l’espletamento dell’attività istituzionale che vengono appaltati.
    Come rilevato dalla Commissione Europea “Appalti pubblici efficaci in Europa” nel 2017, acquistando INSIEME, oltre a garantire un risparmio dovuto alle economie di scala, favorisce la possibilità di scambiare know-how e ottenere una migliore qualità. Spesso in sanità la competenza “esclusiva” di chi redige le specifiche tecniche sfocia in una esigua partecipazione alle procedure di gara da parte degli operatori economici. Una aggregazione per cicli produttivi/metodiche di laboratorio consentirebbe un confronto di competenze specifiche che porterebbe alla redazione di specifiche tecniche, anche a seguito di una più ampia verifica del mercato, realistiche e aperte con conseguente più mirata contrattualizzazione.
    Tale aggregazione impatta sia sul contesto interno ch,sul contesto esterno per cui, come indicato dall’allegato 1 al PNA 2019 “La scelta dei dati da utilizzare per realizzare l’analisi del contesto esterno deve essere ispirata a due criteri fondamentali: a) la rilevanza degli stessi rispetto alle caratteristiche del territorio o del settore; b) il bilanciamento delle esigenze di completezza e sintesi, dal momento che l’amministrazione dovrebbe reperire e analizzare esclusivamente i dati e le informazioni utili ad inquadrare il fenomeno corruttivo all’interno del territorio o del settore di intervento” A differenza di altri Enti del servizio Sanitario, gli stakeholders degli Istituti Zooprofilattici sono i sistemi di produzione alimentare, con interessi economici rilevanti.
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Le strategie di gara permetterebbero di agire incisivamente sul mercato e favorire un’economia più innovativa e sostenibile con ricadute sia a livello economico che qualitativo. L’aggregazione Porterebbe anche alla eliminazione di sacche di autonomia/discrezionalità favorendo un efficientamento del sistema ed un risparmio di risorse pubbliche che non sono in grado di quantificare ma che supererebbe il 10% della spesa specifica- La frammentazione della spesa e dei relativi centri di spesa, in un settore dominato da pochi operatori economici (attrezzature e prodotti per analisi in ambito veterinario) genera una miriade di procedure che per lo più sono sottosoglia comunitaria. Una più ampia professionalizzazione mirata che formi funzionari adeguati a gestire le varie fasi delle procedure, da chi predispone le specifiche tecniche, a chi si occupa delle strategie di gara, a chi si occupa della gara e in ultimo a chi si occupa dell’esecuzione del contratto, tutte figure ad oggi non specifiche (ci si aspetta che tutti sappiano fare tutto) sarebbe favorita da un sistema aggregato che ottimizza l’uso delle risorse, in particolar modo del personale, e migliorerebbe la spesa pubblica significativamente …
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    La digitalizzazione favorirebbe la trasparenza e la condivisione delle competenze a livello nazionale, implicherebbe costi ridotti rispetto alla mobilità dei funzionari rispetto alla fase di condivisione delle conoscenze e in fase di commissioni di gare. Opportuno anche il superamento di “ognuno ha il suo gestionale” con la predisposizione di piattaforme uniche per settore di attività che favorirebbe l’azione della P.A., l’accesso civico dei cittadini e l’utilizzo da parte degli operatori economici. Ne consegue un risparmio anche solo relativo a contratti di manutenzione delle piattaforme oltre che all’acquisto/noleggio.

    #1783

    Sandra Innocenti
    Partecipante

    La proposta della collega delinea in maniera approfondita e concreta gli strumenti che mirano all’efficientamento non solo attraverso la previsione di modlità di acquisto aggregato, ma anche attraverso la previsione di un maggiore ausilio di strumenti informatici comuni a tutti gli Enti di uno stesso comparto pubblico.
    Per l’ambito in cui opera la proposta di aggregazione è per certo apprezzabile e conforme ai più recenti interventi in materia di appalti pubblici.

    #1793

    Emanuele Zavoli
    Partecipante

    Pienamente d’accordo con la linea di condotta proposta volta a garantire un risparmio dovuto alle economie di scala. Credo molto in un progetto di aggregazione della domanda (laddove tecnicamente possibile) anche se non di immediata attuazione (se lo sarà mai!).

    #1800

    Daniela Sanseverino
    Partecipante

    Il numero contenuto degli Istituti e la standardizzazione degli acquisti sono gli elementi ideali per realizzare un processo di revisione del sistema di acquisti a favore della centralizzazione e della digitalizzazione dei processi gestionali.
    Trovo molto sensata la proposta di Maria Luisa e l’analisi condotta in termini di obiettivi.
    Tra le azioni introdurrei la sensibilizzazione dei vertici e la promozione della centralizzazione “dal basso”

    #1817

    Maria Stefanelli
    Partecipante

    Condivido quanto esposto dalla collega in tema di aggregazione alla luce del numero contenuto degli istituti zooprofilattici, nell’ottica di efficientamento del sistema e di risparmio di risorse pubbliche.

    #1824

    Del piano predisposto dalla collega Maria Luisa ho apprezzato l’analisi puntuale del contesto e la capacità di proporre soluzioni concrete che consentirebbero di ottenere dei risparmi di spesa. In effetti il piano, essendo calato su una realtà specifica, potrebbe portare dei risultati apprezzabili.

    #1864

    Francesco Curci
    Partecipante

    L’aggregazione della domanda, fatta sulla scorta di un’analisi resia dei bisogni e di una progettazione tecnica competente risulta sempre la soluzione migliore

    #1883

    Fabio Fasce
    Partecipante

    A volte basterebbe ascoltare la voce di chi lavora, come in questo caso, per trovare valide soluzioni a problemi che generano inutili sprechi ed inefficienze. Proposte tutte condivisibili al 100%

    #1904

    Federica Fresco
    Partecipante

    La digitalizzazione è un elemento fondamentale del processo di efficientamento di ogni pubblica amministrazione; la predisposizione di piattaforme uniche aiuterebbe non solo i dipendenti ma anche gli operatori economici, che per quanto riguarda i contratti pubblici, non dovrebbero iscriversi a centinaia di piattaforme con regole differenti.
    La digitalizzazione richiede però anche “l’accettazione” da parte dei dipendenti; combatto quotidianamente con una generazione di colleghi “attaccati alla carta”!

    #1964

    Condivido pienamente obiettivi e azioni del piano della collega soprattutto con riguardo ai benefici che l’aggregazione della domanda, accompagnata da una specializzazione professionale del personale nella varie fasi del procedimento, avrebbe in termini di riduzione della spesa pubblica

    #2080

    Maria Luisa Piras
    Partecipante

    PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE
    TITOLO: “AGGREGARE LA DOMANDA DEGLI II.ZZ.SS.”
    >Problema
    La frammentazione della spesa nonostante attività standardizzate a livello nazionale. In Italia ci sono 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali che per gran parte delle attività istituzionali seguono metodiche standardizzate e certificate dallo stesso ente (Accredia)- Ogni Istituto, salvo pochissime gare espletate in aggregazione tra pochi Istituti, procede in autonomia.
    Il pianto anticorruzione, qualora si instituisse una Centrale di Committenza specifica, sarebbe da predisporre ex novo.
    Nel caso che le strutture dei singoli Istituti collaborino costantemente su singoli obiettivi, sarebbe necessario integrare i PTPCT sei singoli Istituti

    Destinatari diretti: Responsabili della spesa e organi decisionali degli II.ZZ.SS.

    Destinatari indiretti: Cittadini, operatori economici.

    >Obiettivi

    Obiettivo 1. Aggregare la domanda
    Obiettivo 2. Ottenere risultati qualitativamente superiori e riduzione della spesa
    Obiettivo 3. Digitalizzare tutto il processo di acquisto

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Aggregare la domanda di tutti gli II.ZZ.SS. per favorire il perseguimento di obiettivi di efficienza, integrità, innovazione, sostenibilità sociale ed ambientale può contribuire alla prevenzione della corruzione favorendo la partecipazione di nuovi operatori economici. Può essere favorita dalla uniformità di gran parte delle attività a seguito di una attenta standardizzazione dei beni e servizi necessari per l’espletamento dell’attività istituzionale che vengono appaltati.
    Come rilevato dalla Commissione Europea “Appalti pubblici efficaci in Europa” nel 2017, acquistando INSIEME, oltre a garantire un risparmio dovuto alle economie di scala, favorisce la possibilità di scambiare know-how e ottenere una migliore qualità. Spesso in sanità la competenza “esclusiva” di chi redige le specifiche tecniche sfocia in una esigua partecipazione alle procedure di gara da parte degli operatori economici. Una aggregazione per cicli produttivi/metodiche di laboratorio consentirebbe un confronto di competenze specifiche che porterebbe alla redazione di specifiche tecniche, anche a seguito di una più ampia verifica del mercato, realistiche e aperte con conseguente più mirata contrattualizzazione.
    Tale aggregazione impatta sia sul contesto interno ch,sul contesto esterno per cui, come indicato dall’allegato 1 al PNA 2019 “La scelta dei dati da utilizzare per realizzare l’analisi del contesto esterno deve essere ispirata a due criteri fondamentali: a) la rilevanza degli stessi rispetto alle caratteristiche del territorio o del settore; b) il bilanciamento delle esigenze di completezza e sintesi, dal momento che l’amministrazione dovrebbe reperire e analizzare esclusivamente i dati e le informazioni utili ad inquadrare il fenomeno corruttivo all’interno del territorio o del settore di intervento” A differenza di altri Enti del servizio Sanitario, gli stakeholders degli Istituti Zooprofilattici sono i sistemi di produzione alimentare, con interessi economici rilevanti.
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Le strategie di gara permetterebbero di agire incisivamente sul mercato e favorire un’economia più innovativa e sostenibile con ricadute sia a livello economico che qualitativo. L’aggregazione porterebbe anche alla eliminazione di sacche di autonomia/discrezionalità favorendo un efficientamento del sistema ed un risparmio di risorse pubbliche che non sono in grado di quantificare ma che supererebbe il 10% della spesa specifica- La frammentazione della spesa e dei relativi centri di spesa, in un settore dominato da pochi operatori economici (attrezzature e prodotti per analisi in ambito veterinario) genera una miriade di procedure che per lo più sono sottosoglia comunitaria. Una più ampia professionalizzazione mirata che formi funzionari adeguati a gestire le varie fasi delle procedure, da chi predispone le specifiche tecniche, a chi si occupa delle strategie di gara, a chi si occupa della gara e in ultimo a chi si occupa dell’esecuzione del contratto, tutte figure ad oggi non specifiche (ci si aspetta che tutti sappiano fare tutto) sarebbe favorita da un sistema aggregato che ottimizza l’uso delle risorse, in particolar modo del personale, e migliorerebbe la spesa pubblica significativamente …
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    La digitalizzazione favorirebbe la trasparenza e la condivisione delle competenze a livello nazionale, implicherebbe costi ridotti rispetto alla mobilità dei funzionari rispetto alla fase di condivisione delle conoscenze e in fase di commissioni di gare. Opportuno anche il superamento di “ognuno ha il suo gestionale” con la predisposizione di piattaforme uniche per settore di attività che favorirebbe l’azione della P.A. attraverso la standardizzazione dei prodotti da acquistare, l’accesso civico dei cittadini e l’utilizzo da parte degli operatori economici. Ne consegue un risparmio anche solo relativo a contratti di manutenzione delle piattaforme oltre che all’acquisto/noleggio.

    #2085

    Francesco Domanico
    Partecipante

    Aggregare e digitalizzare sono due attività fondamentali per prevenire comportamenti deviati. Concordo con la collega che un piano dovrebbe sollecitarne lo sviluppo e prevedere un attività di monitoraggio finalizzata ad individuare opportunità di aggregazione.

    #2091

    Andrea Sanna
    Partecipante

    Concordo con le gli obiettivi e le azioni indicate dalla collega. Bisognerebbe focalizzare l’attenzione sui procedimenti e sulle modalità con i quali questi vengono espletati, evitando di andare in ordine sparso all’interno della stessa amministrazione. Purtroppo ho constato nella mia esperienza lavorativa che cercare di portare avanti percorsi condivisi non sempre risulta così agevole e chi opera a livello decisionale non dedica la giusta attenzione nell’affrontare questi temi.

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