HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUARTO ANNO Aggregazione, professionalità e digitalizzazione: stop alla corruzione

Questo argomento contiene 15 risposte, ha 15 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Ilaria Moscardi 4 anni, 10 mesi fa.

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  • #952

    Ilaria Moscardi
    Partecipante

    TITOLO: “Aggregazione, professionalità e digitalizzazione: avanti con l’efficienza e stop alla corruzione”

    DESTINATARIO: Dipendenti di un’Unione dei Comuni costituita e qualificata come Centrale di Committenza.

    PROBLEMA:
    Tra i dipendenti pubblici è ancora oggi molto diffusa l’errata convinzione che la corruzione sia soltanto quella prevista e disciplinata dal codice penale.
    Spesso, manca cioè la consapevolezza che la corruzione possa manifestarsi anche sotto forme diverse dalle ipotesi di reato.
    Si ha corruzione, infatti, anche in caso di cattiva amministrazione, inefficienza e, quindi, spreco delle risorse pubbliche.
    La materia degli appalti, com’è noto, è uno dei settori dove la corruzione si annida con maggior forza.
    Le Centrali di Committenza, soprattutto quelle delle piccole realtà territoriali, non sempre dispongono degli strumenti e delle professionalità necessarie per svolgere in maniera adeguata la funzione appalti.
    In molti casi vi è la tendenza a svolgere una pluralità di gare molto simili tra loro, senza la ricerca alcuna di forme di aggregazione della domanda.
    Il ripetersi di “n” volte delle stesse procedure comporta una sommatoria di molteplici attività analoghe (es. predisposizione documentazione di gara, adempimenti di pubblicità legale, pubblicazione della gara sulla piattaforma telematica, risposte alle richieste di chiarimenti, sedute di gara, redazione verbali, comunicazioni, ecc….); nel contempo, si moltiplica per “n” volte il rischio di errori da parte della CUC.
    La mera sommatoria di gare determina, in buona sostanza, un incremento dei costi di processo a scapito della qualità delle prestazioni del personale della CUC che, impegnato a svolgere (nel rispetto delle scadenze imposte dai Comuni) le molteplici attività che ogni procedura di gara comporta, talvolta corre anche il rischio di omettere o ritardare gli adempimenti connessi alla trasparenza.
    Occorre, inoltre, considerare che per ogni gara svolta è prevedibile che la CUC e la Stazione Appaltante ricevano quanto meno un’istanza di accesso agli atti di gara; ciò determina la conseguente necessità di dare avvio ad un apposito procedimento amministrativo per ogni istanza ricevuta, non sempre di agevole definizione stante la sussistenza di contrapposti interessi in gioco.
    Infine, si deve tener presente che più elevato è il numero delle procedure di gara svolte, maggiore è anche il rischio di contenziosi, con tutte le conseguenze che un giudizio amministrativo può comportare a carico di una Stazione Appaltante in termini di responsabilità, costi e ritardi nella realizzazione del servizio, fornitura o lavoro oggetto dell’affidamento contestato.

    OBIETTIVI:
    OBIETTIVO 1: Rendere edotti i dipendenti pubblici sull’effettivo significato della parola corruzione; acquisizione, quindi, della consapevolezza che la corruzione, in un’accezione amministrativistica, può manifestarsi anche come inefficienza e spreco di risorse pubbliche;
    OBIETTIVO 2: Sussistenza di elevati standard di professionalità del personale che opera alle dipendenze di una Centrale di Committenza al fine di garantire la qualità delle prestazioni rese e la massima efficienza nell’uso di fondi pubblici;
    OBIETTIVO 3: Con riferimento alle procedure di gara, incremento dell’efficienza ed efficacia dei processi di acquisto, traducibile in:
    – una ottimizzazione del rapporto qualità/prezzo;
    – una riduzione dei costi di processo e di approvvigionamento;
    – un aumento della sostenibilità ambientale degli appalti, che determini una riduzione di spesa per le Amministrazioni, attraverso l’utilizzo del sistema dei costi del ciclo di vita del prodotto.
    Creazione di soggetti con maggior potere contrattuale, sempre più distanti dalle logiche corruttive e maggiormente in grado di sopportare i rischi connessi all’innovazione.
    OBIETTIVO 4: Riduzione delle istanze di accesso agli atti e del rischio di contenziosi.

    AZIONI:
    AZIONE 1 (riferita a obiettivo 1):
    – corsi di formazione a carattere teorico-pratico rivolti a tutti i dipendenti (compresi i dirigenti) in materia di prevenzione della corruzione;
    – periodiche direttive impartite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione a tutti i dipendenti dell’Ente su:
    a) le modalità per migliorare l’attuazione degli obblighi sulla trasparenza;
    b) l’individuazione delle misure di prevenzione della corruzione, da attuare sulla base dei rischi in concreto rilevati;
    TEMPISTICA:
    Scadenza annuale per i corsi di formazione.
    Scadenza annuale per le direttive impartite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione.

    AZIONE 2 (riferita a obiettivo 2):
    – Adeguata organizzazione, sia in termini numerici che di professionalità del personale coinvolto. Il capitale umano è, infatti, una risorsa che non può in alcun modo essere sottovalutata, né quantitativamente né qualitativamente.
    Soltanto con personale esperto, qualificato e motivato, una Centrale di Committenza può agire in maniera efficiente;
    – favorire la sussistenza di competenze multi-disciplinari del personale della CUC;
    – costante aggiornamento dei dipendenti mediante partecipazione a corsi di formazione in materia di contratti pubblici;
    – strumenti premianti nel processo di valutazione della performance per comportamenti di “buona amministrazione” improntati ad una gestione efficiente delle risorse pubbliche;
    – sviluppo di una “struttura di carriera e incentivi volti ad aumentare l’attrattiva della funzione degli appalti pubblici e a motivare i funzionari pubblici a conseguire risultati strategici” (cfr. Raccomandazione della Commissione Europea del 3.10.2017).
    TEMPISTICA:
    Aggiornamento annuale e verifica annuale.

    AZIONE 3 (riferita a obiettivi 3 e 4):
    – Elaborazione di strategie di aggregazione della domanda pubblica.
    Potenziamento dell’utilizzo dell’istituto dell’accordo quadro per realizzare forme di aggregazione della domanda con riferimento ad una singola Amministrazione Comunale oppure a più Amministrazioni Comunali;
    – in relazione alla sostenibilità ambientale, inserimento nella documentazione progettuale e di gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei CAM (Criteri Ambientali Minimi) e utilizzo dei criteri premianti, ivi indicati, come tipologia di criteri di valutazione nell’ambito delle gare ad offerta economicamente più vantaggiosa.

    AZIONE 4 (riferita a obiettivi 2, 3 e 4)
    – Utilizzo esclusivo, da parte della Centrale di Committenza, di mezzi elettronici di informazione e comunicazione. La digitalizzazione può, infatti, semplificare notevolmente la pubblicazione delle procedure di gara e accrescere, nel contempo, l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto, grazie anche alla tracciabilità delle operazioni svolte e alla possibilità, offerta dai mezzi di comunicazione elettronici, di riutilizzo dei dati nonché di riduzione dei costi legati all’informazione e alle transazioni.
    L’impiego delle piattaforme telematiche garantisce, inoltre, una parità di trattamento tra gli operatori economici, essendo impedito, dallo stesso sistema telematico, l’esame delle domande di partecipazione e delle offerte prima della scadenza del termine per la loro presentazione nonché qualsiasi forma di alterazione dei dati;
    – possibilità di avvalersi di un servizio di customer support, erogato da un team di professionisti, in grado di fornire un immediato supporto operativo ai funzionari della Centrale di Committenza, in modo da risolvere in tempi brevi le problematiche che si possono presentare in relazione all’utilizzo delle piattaforme telematiche.

    AZIONE 5 (riferita a obiettivi 3 e 4)
    – convocazione di un Comitato Tecnico tra i dipendenti della Centrale di Committenza e i Referenti dei Comuni, nel corso del quale, sulla base della programmazione delle gare, valutare, in luogo dello svolgimento della singola procedura di gara, la possibilità di aderire a convenzioni Consip o a gare svolte da soggetti aggregatori (anche nelle ipotesi in cui non sussista un obbligo di adesione);
    – valutazione, nel corso della riunione del Comitato Tecnico, in base alla programmazione delle gare, della possibilità di realizzare forme di aggregazione della domanda tra più Amministrazioni Comunali.
    TEMPISTICA:
    Riunioni del Comitato Tecnico a cadenza semestrale.

    #1026

    Palma Guglielmo
    Partecipante

    Ho trovato originale la proposta di costituzione di un comitato tecnico tra i dipendenti della Centrale di Committenza e i Referenti dei Comuni. Questo strumento permetterebbe di mettere in atto delle strategie di gara veramente efficaci con tutti i conseguenti benefici ben evidenziati da Ilaria.
    Condivido i problemi connessi alla formazione del personale e agli incentivi di carriera. Purtroppo la mia esperienza lavorativa mi ha reso un po’ scettica ritenendo addirittura controproducenti i sistemi di valutazione della performance, che nella realtà hanno determinato o un appiattimento verso l’alto con valutazioni surreali o contrasti feroci tra i dipendenti per le valutazioni più realistiche

    #1050

    Manuela Dagnino
    Partecipante

    Ritengo il piano proposto da Ilaria potenzialmente molto efficace e incisivo e ben congegnato.
    Con riferimento all’OBIETTIVO 2: “Sussistenza di elevati standard di professionalità del personale che opera alle dipendenze di una Centrale di Committenza al fine di garantire la qualità delle prestazioni rese e la massima efficienza nell’uso di fondi pubblici”, condivido, in considerazione dell’elevato tecnicismo e della complessità e delicatezza della materia dei contratti pubblici, la necessità di introdurre strumenti premianti e incentivi volti a motivare funzionari pubblici spesso chiamati ad interpretare una normativa complessa e ambigua e a compiere scelte e valutazioni discrezionali con conseguenti elevate responsabilità.

    #1057

    Carmen Zarra
    Partecipante

    Trovo importante l’attenzione riservata alla sostenibilità ambientale da valorizzare nelle gare aggiudicate in base all’OEPV. Solo mi pare che i criteri minimi ambientali siano obbligatori ex lege quindi forse occorre riferirsi ad altri criteri premianti come tipologia di criteri di valutazione nell’ambito delle gare ad offerta economicamente più vantaggiosa.

    #1059

    Valentina Alonzi
    Partecipante

    Concordo sulla necessità di una costante formazione sulla materia delle prevenzione della corruzione e sulla valorizzazione delle professionalità interne.
    Trovo innovativa e potenzialmente molto utile la proposta di istituire un comitato tecnico tra centrale di committenza e referenti dei Comuni anche nell’ottica di soddisfare il fabbisogno dell’ente nel modo più adeguato ed efficiente possibile.

    #1096

    Alessandra Toma
    Partecipante

    potrò sembrare controcorrente, ma non sono convinta che la soluzione sia l’accentramento.
    molte esperienze recenti hanno mostrato quanto anche questa formula esponga a notevolissimi fenomeni distorsivi.
    condivido invece tutte quelle proposte volte ad incrementare la formazione specialistica di coloro che operano in questo settore e ribadisco il mio interesse per il consolidamento dei ruoli di controllo.

    #1099

    Loredana Ottaviani
    Partecipante

    Le problematiche esposte da Ilaria e gli obiettivi e le azioni che mirano a risolverle mi sembrano sensate e percorribili senza neanche troppi sacrifici da parte delle Amministrazioni: azioni semplici ed attuabili. La creazione di un Comitato Tecnico tra i dipendenti della Centrale di Committenza e i Referenti dei Comuni mi sembra un’ottima idea soprattutto nell’ottica di evitare duplicazioni di procedure di gara che comportano tutte le problematiche iniziali esposte nel piano.

    #1128

    Antonia Frisinghelli
    Partecipante

    Il piano redatto da Ilaria è molto ben strutturato, condivido pienamente le azioni necessarie in termini di formazione e di struttura organizzativa adeguata sia in termini numerici sia dal punto di vista professionale.
    Trovo innovativa l’idea di istituire un Comitato Tecnico, in Provincia Autonoma di Trento hanno creato, nell’ambito del Fondo Comuni Confinanti una segreteria tecnica e un Comitato che ha delle funzioni simili a quelle descritte da Ilaria.

    #1180

    Davide Buonomo
    Partecipante

    Sicuramente molto importante, dal punto di vista etico e non solo, sarebbe rendere edotti tutti i dipendenti pubblici sul significato di corruzione in senso lato.
    In riferimento all’azione 3 la previsione dei CAM costituisce già obbligo per la Stazione Appaltante, derivante dall’introduzione del D. Lgs 56/2017.
    In riferimento all’azione 4 è entrato in vigore il 18 ottobre 2018 l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici e delle procedure elettroniche nelle gare d’appalto. Da questa data infatti tutte le “comunicazioni e gli scambi di informazioni” inerenti le procedure di affidamento di appalti pubblici devono svolgersi in formato interamente elettronico, ai sensi dell’art. 40 del Codice Appalti. Proprio per questo motivo la Consip ha messo a disposizione una nuova piattaforma in modalità ASP. In riferimento all’azione 5, credo che l’aggregazione della domanda costituisca già un obbligo.

    #1181

    Concettina Galante
    Partecipante

    Concordo con Ilaria sulla assoluta necessità di formare adeguatamente il personale e sulla opportunità di un maggiore utilizzo dello strumento dell’accordo quadro o eventualmente di altri strumenti innovativi che consentano di adeguare la procedura di gara alle esigenze specifiche di ogni ente. L’istituzione del Comitato Tecnico deve accompagnarsi ad una programmazione più accurata e non ad una programmazione redatta solo con la logica adempimentale di rispettare un obbligo di legge: occorre diffondere presso gli enti la cultura della buona programmazione.

    #1193

    Francesco Sorbara
    Partecipante

    Condivido, in linea generale, l’impostazione del Piano. La formazione e il coinvolgimento del personale sono misure fondamentali anche per la diffusione del concetto di corruzione in senso ampio.
    Le misure che riguardano la materia dei contratti pubblici vanno nella direzione intrapresa dal codice dei contratti sullo sviluppo di strategie di aggregazione della domanda.
    Interessante l’istituzione del comitato tecnico.

    #1198

    Gianpaolo Pirollo
    Partecipante

    L’efficienza passa senz’altro attraverso la preparazione del personale per il quale bisognerebbe investire maggiormente. Ovviamente l’unione di “professionisti” permette di raggiungere risultati migliori a patto che si tratti di accorpamenti di personale preparato. Spesso si procede nel bandire gare simili senza preoccuparsi si accorparle. Anche tale caso nasconde in fondo una non piena e consapevole conoscenza dei meccanismi e delle regole e pertanto si sviluppa la naturale indole umana di lasciare le cose come si presentano.

    #1213

    Andrea Ferroni
    Partecipante

    Mi sembra convincente, tra le varie misure proposte, quella di prevedere lo sviluppo di una “struttura di carriera e incentivi volti ad aumentare l’attrattiva della funzione degli appalti pubblici e a motivare i funzionari pubblici a conseguire risultati strategici”.
    Questi ultimi spesso percepiscono le misure sulle prevenzione della corruzione come pratiche burocratiche e non come strumenti volti a rendere più efficiente ed economica l’azione amministrativa. per superare questo approccio, allora sarebbe auspicabile l’attuazione della proposta di previsione di incentivi.

    #1301

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Alcune proposte di Ilaria hanno fondamento normativo, come gli obblighi in materia di CAM e di digitalizzazione delle procedure informatiche. Importante è pertanto a mio avviso un monitoraggio e controllo che tali attività siano effettivamente messe in campo.
    Condivisibile l’idea di introdurre,- ed infatti anche io li ho previsti nel piano-, strumenti premianti nel processo di valutazione della performance per comportamenti di “buona amministrazione” improntati ad una gestione efficiente delle risorse pubbliche.

    #1311

    Nicoletta Palombo
    Partecipante

    fondamentale l’accento posto dalla collega sulla necessità di una formazione del personale ed innovativa e quanto mai utile la previsione di un Tavolo tecnico che studi preventivamente la modalità di gara che meglio si adatta al caso concreto. per quanto concerne la digitalizzazione sussiste già un obbligo normativo e le procedure dovrebbero essere tutte gestite in modalità telematica.

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