HOME › Forum › Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUARTO ANNO › Aggregazione, professionalità e digitalizzazione: stop alla corruzione
Questo argomento contiene 15 risposte, ha 15 partecipanti, ed è stato aggiornato da Ilaria Moscardi 4 anni, 10 mesi fa.
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dicembre 27, 2019 alle 4:02 pm #1354
TITOLO: “Aggregazione, professionalità e digitalizzazione: avanti con l’efficienza e stop alla corruzione”
DESTINATARIO: Dipendenti di un’Unione dei Comuni costituita come Centrale di Committenza.
PROBLEMA: Tra i dipendenti pubblici è ancora oggi molto diffusa l’errata convinzione che la corruzione sia soltanto quella prevista e disciplinata dal codice penale.
Spesso, cioè, manca la consapevolezza che la corruzione possa manifestarsi anche sotto forme diverse dalle ipotesi di reato.
Si ha corruzione, infatti, anche in caso di cattiva amministrazione, inefficienza e, quindi, spreco delle risorse pubbliche.
La materia degli appalti, com’è noto, è uno dei settori dove la corruzione si annida con maggior forza.
Le Centrali di Committenza, soprattutto quelle delle piccole realtà territoriali, non sempre dispongono degli strumenti e delle professionalità necessarie per svolgere in maniera adeguata la funzione appalti.
In molti casi vi è la tendenza a svolgere una pluralità di gare molto simili tra loro, senza la ricerca alcuna di forme di aggregazione della domanda.
Il ripetersi di “n” volte delle stesse procedure comporta una sommatoria di molteplici attività analoghe (es. predisposizione documentazione di gara, adempimenti di pubblicità legale, pubblicazione della gara sulla piattaforma telematica, risposte alle richieste di chiarimenti, sedute di gara, redazione verbali, comunicazioni, ecc….); nel contempo, si moltiplica per “n” volte il rischio di errori da parte della CUC.
La mera sommatoria di gare determina, in buona sostanza, un incremento dei costi di processo a scapito della qualità delle prestazioni del personale della CUC che, impegnato a svolgere (nel rispetto delle scadenze imposte dai Comuni) le molteplici attività che ogni procedura di gara comporta, talvolta corre anche il rischio di omettere o ritardare gli adempimenti connessi alla trasparenza.
Occorre, inoltre, considerare che per ogni gara svolta è prevedibile che la CUC e la Stazione Appaltante ricevano quanto meno un’istanza di accesso agli atti di gara; ciò determina la conseguente necessità di dare avvio ad un apposito procedimento amministrativo per ogni istanza ricevuta, non sempre di agevole definizione stante la sussistenza di contrapposti interessi in gioco.
Infine, si deve tener presente che più elevato è il numero delle procedure di gara svolte, maggiore è anche il rischio di contenziosi, con tutte le conseguenze che un giudizio amministrativo può comportare a carico di una Stazione Appaltante in termini di responsabilità, costi e ritardi nella realizzazione del servizio, fornitura o lavoro oggetto dell’affidamento contestato.OBIETTIVI:
Obiettivo 1: Rendere edotti i dipendenti pubblici, compresi quelli di livello dirigenziale, sull’effettivo significato della parola corruzione.
Acquisizione, quindi, della consapevolezza che:
a) la corruzione, in un’accezione amministrativistica, può manifestarsi anche come inefficienza e spreco di risorse pubbliche;
b) le misure di prevenzione della corruzione non costituiscono dei meri “adempimenti burocratici”, ma costituiscono validi strumenti volti a rendere più efficiente ed economica l’azione amministrativa.
Obiettivo 2: Sussistenza di elevati standard di professionalità del personale che opera alle dipendenze di una Centrale di Committenza al fine di garantire la qualità delle prestazioni rese e la massima efficienza nell’uso di fondi pubblici;
Obiettivo 3: Con riferimento alle procedure di gara, incremento dell’efficienza ed efficacia dei processi di acquisto, traducibile in:
– una ottimizzazione del rapporto qualità/prezzo;
– una riduzione dei costi di processo e di approvvigionamento;
– un aumento della sostenibilità ambientale degli appalti, che determini una riduzione di spesa per le Amministrazioni, attraverso la considerazione del dato dell’”intero ciclo di vita del prodotto”.
Creazione di soggetti con maggior potere contrattuale, sempre più distanti dalle logiche corruttive e maggiormente in grado di sopportare i rischi connessi all’innovazione.
Obiettivo 4: Riduzione delle istanze di accesso agli atti e del rischio di contenziosi.AZIONI:
Azione 1 (riferita a obiettivo 1):
– corsi di formazione a carattere teorico-pratico rivolti a tutti i dipendenti (compresi i dirigenti) in materia di prevenzione della corruzione;
– periodiche direttive impartite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione a tutti i dipendenti dell’Ente su:
a) le modalità per migliorare l’attuazione degli obblighi sulla trasparenza;
b) l’individuazione delle misure di prevenzione della corruzione, da attuare sulla base dei rischi in concreto rilevati;
Scadenza annuale per i corsi di formazione.
Scadenza annuale per le direttive impartite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
Azione 2 (riferita a obiettivo 2):
– Adeguata organizzazione, sia in termini numerici che di professionalità del personale coinvolto. Il capitale umano è, infatti, una risorsa che non può in alcun modo essere sottovalutata, né quantitativamente né qualitativamente.
Soltanto con personale esperto, qualificato e motivato, una Centrale di Committenza può agire in maniera efficiente;
– favorire la sussistenza di competenze multi-disciplinari del personale della CUC;
– costante aggiornamento dei dipendenti mediante partecipazione a corsi di formazione in materia di contratti pubblici;
– strumenti premianti nel processo di valutazione della performance per comportamenti di “buona amministrazione” improntati ad una gestione efficiente delle risorse pubbliche;
– sviluppo di una “struttura di carriera e incentivi volti ad aumentare l’attrattiva della funzione degli appalti pubblici e a motivare i funzionari pubblici a conseguire risultati strategici” (cfr. Raccomandazione della Commissione Europea del 3.10.2017).
Aggiornamento annuale e verifica annuale
Azione 3 (riferita a obiettivi 3 e 4):
– Elaborazione di strategie di aggregazione della domanda pubblica.
Potenziamento dell’utilizzo dell’istituto dell’accordo quadro per realizzare forme di aggregazione della domanda con riferimento ad una singola Amministrazione Comunale oppure a più Amministrazioni Comunali;
– con riferimento alla sostenibilità ambientale, nell’ambito delle gare ad offerta economicamente più vantaggiosa – oltre all’inserimento, obbligatorio per legge, nella documentazione progettuale e di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei CAM (Criteri Ambientali Minimi) – previsione di criteri di valutazione delle offerte, anche diversi da quelli previsti dai CAM, per premiare quelle a ridotto impatto ambientale.
Azione 4 (riferita a obiettivi 3 e 4):
– Il Codice dei Contratti Pubblici, all’art. 40, impone l’utilizzo esclusivo, da parte della Centrale di Committenza, di mezzi elettronici di informazione e comunicazione. La digitalizzazione, come intuibile, semplifica notevolmente la pubblicazione delle procedure di gara e accresce, nel contempo, l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto, grazie anche alla tracciabilità delle operazioni svolte e alla possibilità, offerta dai mezzi di comunicazione elettronici, di riutilizzo dei dati nonché di riduzione dei costi legati all’informazione e alle transazioni.
L’impiego delle piattaforme telematiche garantisce, inoltre, una parità di trattamento tra gli operatori economici, essendo impedito, dallo stesso sistema telematico, l’esame delle domande di partecipazione e delle offerte prima della scadenza del termine per la loro presentazione nonché qualsiasi forma di alterazione.
In considerazione di quanto sopra, è opportuna la previsione di forme di controllo, ad opera del dirigente competente e del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, sull’effettivo utilizzo in maniera esclusiva da parte del personale della Centrale di Committenza, delle piattaforme telematiche e dei mezzi elettronici di informazione e comunicazione.
Controlli a cadenza semestrale.
Azione 5 (riferita a obiettivi 3 e 4):
– convocazione di un Comitato Tecnico tra i dipendenti della Centrale di Committenza e i Referenti dei Comuni, nel corso del quale, sulla base della programmazione delle gare, valutare, in luogo dello svolgimento della singola procedura di gara, la possibilità di aderire a convenzioni Consip o a gare svolte da soggetti aggregatori (anche nelle ipotesi in cui non sussista un obbligo di adesione);
– valutazione, nel corso della riunione del Comitato Tecnico, in base alla programmazione delle gare, della possibilità di realizzare forme di aggregazione della domanda tra più Amministrazioni Comunali.
Riunioni del Comitato Tecnico a cadenza semestrale. -
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