Questo argomento contiene 14 risposte, ha 15 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Nicoletta Palombo 4 anni, 11 mesi fa.

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    Articoli
  • #930

    Diego Cipollina
    Partecipante

    TITOLO: “Il buon andamento della pubblica amministrazione, presupposto per contrastare la maladministration, dipende anche da una buona Programmazione e da una adeguata formazione del vertice politico e del personale dipendente”

    DESTINATARIO: Vertice politico e dipendenti dei Comuni.

    Problema

    L’inadeguata Programmazione determina situazioni di maladministration e può favorire la corruzione oltre a minare il principio costituzionale del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione (art.97 della Costituzione). Un Ente deve essere inoltre gestito a qualsiasi livello (politico ed amministrativo) da “soggetti” adeguatamente responsabilizzati e formati e pienamente consapevoli dei loro doveri e dei loro diritti.
    Obiettivi

    Obiettivo 1 Effettuare una approfondita analisi del fabbisogno (esigenze da soddisfare): sostegno alle categorie svantaggiate, esigenze di mobilità urbana, manutenzioni del patrimonio comunale (suolo, fabbricati, verde pubblico ecc.) realizzazione di nuovi edifici, fabbisogno di personale, fabbisogno di formazione e di aggiornamento professionale dei dipendenti.

    Obiettivo 2 Comunicare e condividere con i cittadini le risultanze dell’analisi del “fabbisogno” e, in relazione alle risorse che potranno essere realmente messe a disposizione, il grado di soddisfacimento che è possibile concretamente assicurare.

    Obiettivo 3 Migliorare il coordinamento dei documenti di programmazione e di contrasto alla corruzione ed esplicitare negli atti di programmazione, in maniera chiara e facilmente comprensibile, il fabbisogno che è realmente possibile soddisfare.

    Obiettivo 4 Comunicare e condividere con i cittadini i contenuti dei documenti di programmazione e di contrasto alla corruzione ed acquisire elementi utili per l’eventuale successivo aggiornamento.

    Obiettivo 5 “Attuare la formazione del “Vertice politico” e dei dipendenti e verificare l’adeguatezza della struttura comunale in relazione agli obiettivi che si intendono perseguire.

    Obiettivo 6 “Tradurre” il dibattito politico del Consiglio Comunale in elementi oggettivi e misurabili per definire il fabbisogno della collettività da utilizzare come base per il successivo aggiornamento dei documenti di programmazione

    Azioni

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)-Dal 01 giugno al 30 agosto:
    Effettuare una approfondita analisi del fabbisogno da soddisfare:
    – sostegno agli anziani
    – assistenza ai disabili
    – politiche di sostegno alla scuola
    – politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà
    -necessità manutentive del patrimonio comunale (strade, scuole, edifici pubblici, aree verdi ecc.)
    – livello di qualità dei servizi di igiene urbana
    -necessità di realizzazione di nuovi edifici scolastici
    – fabbisogno di personale
    – fabbisogno di formazione del vertice politico e del personale certificato da ente terzo
    – politiche di sicurezza urbana
    – ecc.

    Azione 2 (riferita a obiettivo 1) -Entro il 30 settembre:
    Verifica delle risorse economiche disponibili e/o acquisibili (tramite finanziamenti, mutui, cessione del patrimonio comunale ecc.) in relazione agli obiettivi che si intendono perseguire ed eventuale rimodulazione degli obiettivi (subottimizzazione) in funzione delle effettive risorse disponibili o che l’Amministrazione ritiene di voler prevedere in bilancio in coerenza con le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti che il Sindaco intende realizzare nel corso del mandato.
    Analisi ed esplicitazione del fabbisogno di personale e del fabbisogno di formazione del vertice politico (Sindaco, Assessori e Consiglieri) e dei dipendenti. L’analisi e l’esplicitazione del fabbisogno verranno certificati da un Ente terzo.
    Analisi dell’adeguatezza della struttura comunale in relazione agli obiettivi che si intendono perseguire con particolare attenzione al rispetto di quanto definito all’art. 38 del D.Lgs. 50/2016 e s.m. ed i.

    Azione 3 (riferita a obiettivo 2) -Entro il 31 ottobre:
    Tramite professionisti autonomi e qualificati: Comunicare ai cittadini gli obiettivi che si intendono e che si possono realmente e concretamente perseguire.
    Acquisire le osservazioni dei cittadini ed eventuale aggiornare e/o rimodulare gli obiettivi

    Azione 4 (riferita a obiettivo 3)- Entro il 31 dicembre:
    Aggiornare ed approvare il Documento Unico di Programmazione e il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza implementandoli con un adeguato (e nuovo) “Piano del fabbisogno di personale e della formazione del vertice politico e del personale dipendente”

    Azione 5 (riferita a obiettivo 4)- Entro il 31 marzo:
    Comunicare ai cittadini gli obiettivi che si possono o si ritiene di voler perseguire in relazione alle risorse disponibili, al livello di organizzazione dell’Ente, alla coerenza con le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti che il Sindaco intende realizzare nel corso del mandato e comunicare con linguaggio semplice e comprensibile il conseguente ed effettivo grado di soddisfacimento del fabbisogno che è possibile realmente perseguire.
    Acquisire le osservazioni dei cittadini per un eventuale successivo aggiornamento dei documenti di programmazione

    Azione 6 (riferita a obiettivo 5)- Dal 1 gennaio al 31 dicembre:
    Attuare la formazione e l’aggiornamento del “Vertice politico (Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali” con particolare attenzione ai temi della programmazione, del bilancio, del Codice dei contratti, delle norme anticorruzione, della trasparenza e della sicurezza del lavoro. Per i dipendenti formazione ed aggiornamento con un livello di approfondimento più elevato mirato anche alle attività di competenza del Settore di appartenenza.
    Le materie di formazione e di aggiornamento, la durata e l’articolazione dei corsi, in mancanza di direttive nazionali, vengono definite con il supporto di un istituto universitario esperto nelle tematiche di codice dei contratti, delle norme anticorruzione e della gestione degli Enti locali.
    Attuare i provvedimenti, da prevedere nel DUP, necessari ad assicurare un progressivo adeguamento della struttura comunale per perseguire gli obiettivi di qualificazione previsti dall’art. 38 del D.Lgs. 50/2016 e s.m. ed i. (personale, dotazioni strumentali ed informatiche ecc.).

    Azione 7 (riferita a obiettivo 6) – Dal 1 gennaio al 31 dicembre:
    Sintesi del dibattito politico (in seno al Consiglio Comunale) e “traduzione” in elementi oggettivi ed utili per la definizione del fabbisogno della collettività da utilizzare come base per il successivo aggiornamento dei documenti di programmazione dell’Ente.

    #938

    Valentina Alonzi
    Partecipante

    Concordo nel focalizzare l’attenzione su un’approfondita analisi dei fabbisogni e su un’accurata programmazione onde evitare sprechi di risorse. Interessante anche il coinvolgimento dei cittadini anche nell’ottica di un incremento della fiducia nelle istituzioni. Ritengo che la sovranità popolare per essere effettiva debba essere basata sull’informazione e sulla consapevolezza dei cittadini.

    #971

    Francesco Sorbara
    Partecipante

    Concordo sulla necessità di migliorare la fase di programmazione della Pa, nell’ottica dell’integrazione dei vari strumenti programmatici (piano della performance, piano delle assunzioni, dup, ecc).
    Trovo interessante anche il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte programmatiche dell’ente per una PA che comunica ai cittadini e tende, realmente, alla trasparenza (la famosa casa di vetro….).

    #1015

    Palma Guglielmo
    Partecipante

    Il piano di Diego appare estremamente pratico ed è evidentemente frutto dell’ampia esperienza lavorativa maturata in ambito comunale. La corretta programmazione come strumento di efficienza e di efficacia rispetto ai bisogni della collettività di riferimento è estremamente utile. Si dovrebbe pensare, soprattutto nelle grandi realtà, per il coinvolgimento dei cittadini, a forme di pubblicità più ampie di quelle che normalmente vengono utilizzate e che di fatto vedono la partecipazione di un numero limitato di cittadini. Allo stesso per non disperdere i contributi dei cittadini sarebbe opportuno creare degli organismi ad hoc in grado di convogliare i fabbisogni della collettività

    #1081

    Alessandra Toma
    Partecipante

    comprendo le ragioni che ispirano la proposta, tuttavia ritengo che gli strumenti partecipativi siano ben previsti dalla normativa di settore ma poco conosciuti ed utilizzati dai cittadini.
    occorre rispettare la separazione tra politica e gestione utilizzando gli strumenti giusti a far lavorare le due anime con il corretto equilibrio. diverso è il discorso sui controlli…

    #1126

    Loredana Ottaviani
    Partecipante

    Il piano proposto da Diego denota la sua esperienza nel settore. Il coinvolgimento dei cittadini nella definizione dei fabbisogni e nella predisposizione dei documenti di programmazione permetterebbe di aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Il problema della scarsa partecipazione affrontato da Palma è purtroppo una realtà, soprattutto nelle grandi città: bisognerebbe quindi “inventare” un modo per coinvolgere maggiormente la popolazione (non solo incontri presso le circoscrizioni ma “feste di quartiere” dove illustrare ai cittadini, con incontri specifici, cosa si pensa di realizzare).

    #1178

    Davide Buonomo
    Partecipante

    Sono pienamente d’accordo con in Piano di formazione delle autorità politiche. Coinvolgere i cittadini significherebbe far sì che possa essere rispettato il principio per cui si vota…rappresentare la cittadinanza! e soprattutto far sì che si evitino eventi di maladministration legati all’ignoranza e l’impreparazione in materia dei politici. Tuttavia le tempistiche attuative forse sono un pò strette.

    #1183

    Concettina Galante
    Partecipante

    Pienamente d’accordo con Diego sull’importanza strategica della formazione; interessante il coinvolgimento dei cittadini, ma di non facile attuazione, specie nelle realtà più articolate come i Comuni di grandi dimensioni.

    #1186

    Ilaria Moscardi
    Partecipante

    Ho trovato particolarmente interessante il coinvolgimento della cittadinanza perché, come è stato già osservato, serve a rafforzare il senso di fiducia nei confronti della Pubblica Amministrazione.
    Ho apprezzato anche l’idea di una formazione del “Vertice politico”, a mio modo di vedere, necessaria affinché l’attività d’indirizzo si traduca nella fissazione, in maniera più consapevole, delle linee generali da seguire e degli scopi da perseguire con l’attività di gestione.

    #1231

    Andrea Ferroni
    Partecipante

    Mi sembrano condivisibile le preoccupazioni insite nella predisposizione di atti di programmazione degli acquisti inefficienti.
    La pratica ha infatti dimostrato che una carente programmazione degli acquisti di lavori servizi e forniture si è spesso tradotta nella pratica illegittima degli affidamenti diretti e del ricorso alle proroghe.
    sarebbe auspicabile che i Piani anticorruzione contenessero gli schemi degli atti di programmazione.

    #1243

    Carmen Zarra
    Partecipante

    Trovo utile l’azione 6 (riferita a obiettivo 5)di formazione e aggiornamento del “Vertice politico (Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali) e penso che sarebbe molto più agile in presenza di check list che descrivano in sequenza le procedure tempistiche e vincoli da rispettare. Infatti penso che la maggiore difficoltà sta nel rappresentare sinteticamente come funziona la macchina amministrativa; si raggiungerebbe l’indiscusso vantaggio peraltro di omogeneizzare i comportamenti

    #1278

    Manuela Dagnino
    Partecipante

    Il coinvolgimento dei cittadini nella programmazione è sicuramente condivisibile come strumento di democrazia e di trasparenza anche se non facilmente attuabile nelle realtà di grandi dimensioni.
    Si dovrebbero individuare strumenti sulla falsariga del dibattito pubblico riferiti non solo alle grandi opere per consultare le comunità locali.

    #1300

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Assolutamente d’accordo con Diego che ha focalizzato il problema della programmazione nella gestione delle risorse pubbliche. La mancata programmazione, come segnalato anche da Anac, porta a frazionamenti degli appalti, affidamenti diretti e a possibili condotte illecite.
    Fondamentale e utilissima la formazione e l’aggiornamento dei Vertici (Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali) con particolare attenzione ai temi della programmazione, del bilancio, del Codice dei contratti, delle norme anticorruzione, della trasparenza e della sicurezza del lavoro.

    #1302

    Gianpaolo Pirollo
    Partecipante

    Una corretta programmazione permette sicuramente un miglior impiego delle risorse pubbliche, meno possibilità di fenomeni corruttivi ma soprattutto evita la maladministration. tuttavia ritengo che non tutto si possa programmare: sicuramente è possibile farlo per le spese usuali (illuminazione pubblica, pulizia strade, trasporti, energia, affitti, etc.) ma come si fa a prevedere l’imprevisto? Sempre più frequentemente la programmazione finanziaria salta per riduzione di budget o per eventi che scalzano opere che si pensava potessero essere realizzate. Il cittadino comune capirebbe questi continui cambiamenti o al contrario li vedrebbe proprio come un meccanismo per far sparire dei soldi pubblici? Ci sarebbe da meditare.

    #1310

    Nicoletta Palombo
    Partecipante

    Concordo sulla necessità di una corretta programmazione così come la necessità di una formazione dei Vertici dell’Amministrazione. Trovo interessante, anche se di difficile attuazione pratica, l’interazione con i cittadini.

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