Questo argomento contiene 3 risposte, ha 4 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Michele Badalucco 6 giorni, 6 ore fa.

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  • #2898

    Valerio De Fabrizio
    Partecipante

    PROBLEMA:
    In particolari contesti geografici, quali ad esempio l’Alto Adige, il mercato, per talune categorie merceologiche, risulta essere assoggettato a pochi operatori economici, talvolta nemmeno iscritti alle piattaforme telematiche di negoziazione certificate. Tale situazione di scarsa concorrenza e ristrettezza del mercato può costituire quel “brodo di coltura” nel quale i fenomeni corruttivi possono svilupparsi e proliferare.

    Destinatari diretti: dipendenti pubblici
    Destinatari indiretti: gli imprenditori

    OBIETTIVI
    Obiettivo 1
    Rinforzare il “sistema immunitario” della propria organizzazione attraverso misure di prevenzione rivolte a tutto il personale che partecipa al ciclo degli approvvigionamenti che si possono declinare in attività di vigilanza, collaborazione e formazione.
    Obiettivo 2
    Promuovere, nonostante l’oggettiva assenza di alternative, la più ampia partecipazione delle imprese alle procedure di gara, ponendo particolare attenzione alle fasi di programmazione e progettazione degli approvvigionamenti, le quali, se eseguite con accortezza e visione, possono costituire un fattore chiave nel favorire un maggiore confronto concorrenziale ed una rotazione degli affidamenti.

    AZIONI
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Vigilare sull’applicazione ferrea e senza deroghe del principio di rotazione per chi ricopre incarichi sensibili, ivi compresi i membri delle commissioni giudicatrici. (tempo di attuazione: Continuativo)
    Affiancamento di altre figure al responsabile affidamento per far sì che il processo valutativo e decisionale che conduce all’adozione del provvedimento finale sia in qualche modo partecipato e condiviso. (tempo di attuazione: 6 mesi)
    Investire sulla formazione di tutto il personale che prende parte al ciclo approvvigionativo e non solo di coloro che ricoprono incarichi a più alto rischio corruttivo. (tempo di attuazione: Scadenza fissa semestrale)

    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Razionalizzare le acquisizioni di beni, servizi e lavori attraverso la predisposizione di una accurata programmazione annuale o pluriennale, evitando di incorrere nel “frazionamento artificioso” della spesa e rendendo più appetibili gli appalti anche per nuovi soggetti partecipanti. (tempo di attuazione: Annuale)
    Utilizzare schemi di capitolati o bandi “tipo” al fine di porre a base di gara documenti che contengano clausole chiare, prevedano requisiti di partecipazione appropriati ed escludano contenuti che possono agevolare o favorire particolari soggetti. (tempo di attuazione: Continuativo)

    #2956

    Alessandro Rauti
    Partecipante

    Ciao Valerio,
    la tua proposta è molto interessante in quanto punta ad affrontare problemi “locali” attraverso un impegno collettivo: dipendenti pubblici e operatori economici. Il rafforzamento del “sistema immunitario” dell’organizzazione pubblica e la promozione della partecipazione delle imprese alle gare, rappresentano due pilastri fondamentali per garantire una gestione più trasparente e competitiva degli appalti. Sarebbe interessante capire da cosa dipende la presenza di pochi operatori economici nel mercato, se dovuto a possibili barriere all’ingresso e se l’implementazione di politiche pubbliche possa incentivare una maggiore concorrenza.

    #2958

    Rita Saiu
    Partecipante

    Ciao da Rita alias lo Studente Paperino,
    Mi sono immaginata lo scenario descritto e concordo sulla soluzione di Valerio. Aggiungo che bisogna migliorare gli strumenti di ricerca di mercato,

    #2962

    Michele Badalucco
    Partecipante

    Buona sera Valerio. Il testo offre a mio avviso un buon quadro generale delle azioni necessarie per prevenire la corruzione negli appalti in contesti di scarsa concorrenza. Lo condivido e penso che se ci fosse un interscambio di dati, sulle varie piattaforme della PA centrale o locale, con la possibilità per i punti ordinanti iscritti al MEPA di essere automaticamente operativi su altri sistemi locali (MEPAB della provincia autonoma di Bolzano o MEVA per la Valle d’Aosta) si otterrebbero migliori risultati in generale per la stazione appaltante e maggior efficienza per quanto concerne il rispetto del principio di rotazione.

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