HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUINTO ANNO Conclusione dei procedimenti amministrativi e valutazione delle performance

Questo argomento contiene 14 risposte, ha 14 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Enrico Piccato 3 anni, 6 mesi fa.

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  • #1759

    Andrea Sanna
    Partecipante

    TITOLO: “Conclusione dei procedimenti amministrativi e valutazione delle performance”
    PROBLEMA:
    I procedimenti amministrativi che il dipendente pubblico è chiamato a svolgere, prevedono modi e tempistiche certi sotto il profilo normativo, regolamentati anche dall’amministrazione di appartenenza.
    Spesso si riscontrano procedimenti lunghi che possono andare oltre ai termini richiesti violando il principio di buon andamento dell’azione amministrativa. Questo avviene spesso a causa dell’elevato numero di procedimenti da espletare e può essere anche influenzato da un non adeguato livello di formazione.
    Un altro aspetto che determina rallentamenti ed inefficienza nell’azione amministrativa è da ricercarsi nella poca digitalizzazione di alcune amministrazioni, le quali non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di innovarsi verso modalità più efficienti dell’agire pubblico.
    Così come la valutazione dell’azione amministrativa, la quale passa attraverso criteri essenzialmente di autovalutazione da parte dei dipendenti, non produce quel volano richiesto nel perseguire gli obiettivi posti, ma anzi comporta uno stallo sostanziale. Il sistema di valutazione dei dipendenti pubblici, quindi, andrebbe sviluppato ed innovato con criteri di valutazione il più possibile oggettivi.
    Destinatari diretti: dipendenti pubblici, dirigenti e politici
    Destinatari indiretti: imprenditori, cittadini
    Obiettivi:
    Obiettivo 1: Miglioramento della capacità amministrativa nel concludere i procedimenti nei tempi richiesti.
    Obiettivo 2: Migliorare la trasparenza dei procedimenti amministrativi
    Obiettivo 3: Realizzare un sistema di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici oggettivo e premiale.
    AZIONI:
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Migliorare la capacità di concludere i procedimenti amministrativi nei modi e tempi richiesti dalla norma, accrescendo i percorsi di formazione continua dei dipendenti pubblici, costituendo piattaforme informatiche per la gestione dei procedimenti, con numeri identificativi dei procedimenti e verifiche certe delle tempistiche necessarie alla conclusione degli stessi.
    Tempo: 1 anno
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Migliorare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, attribuendo alle pratiche dei numeri identificativi e delle password che permettano ai richiedenti di monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento del procedimento. Abolizione di qualsiasi forma di silenzio-diniego da parte delle amministrazioni in relazione a pratiche presentate da cittadini ed imprese, rinforzando i principi generali di trasparenza, così come ripresi nella RELAZIONE ANNUALE 2019 dell’ANAC:
    “decreto 33 del 2013 (art. 1, comma 1): «tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche».
    «Diritti».
    «Cittadino».
    «Risorse pubbliche».
    La trasparenza serve proprio a questo: consentire a ciascun cittadino di esercitare il diritto di controllare l’amministrazione, di sapere cosa fa e come utilizza le risorse pubbliche.”
    Tempo: 1 anno
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Innovare i sistemi di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici con un’alta percentuale di indicatori oggettivi legati al reale svolgimento delle attività dell’amministrazione, istituendo dei contatori informatizzati che permettano di monitorare le performance del dipendente anche in “real time”, con la possibilità di generare curve sull’andamento del lavoro svolto e obbligo da parte del dipendente pubblico a popolare periodicamente (una volta la mese) lo stato di avanzamento dei procedimenti in carico.
    Tempo: 1 anno

    #1770

    Sandra Innocenti
    Partecipante

    Condivido nel Piano proposto – particolarmente in questo periodo di crisi e di difficoltà dell’economia globale – la necessità di contenere gli sprechi e di richiedere agli Enti pubblici di operare secondo efficienza ed efficacia come avviene nelle società private. Ritengo importante che anche il dipendente pubblico sia sottoposto a controlli sulle tempistiche e sul rispetto dei termini e che venga potenziata la verifica delle performance con tutte le conseguenze del caso.
    La partecipazione attiva dei cittadini alla verifica del rispetto dei termini dei procedimenti potrebbe ancor di più rappresentare uno stimolo a far assumere comportamenti conformi ed efficienti.

    #1810

    Daniele Ceccato
    Partecipante

    Condivido pienamente quanto evidenziato dal collega. Il rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi è fondamentale sia per garantire la pienezza e l’effettività dei diritti dei cittadini, sia per far in modo che il sistema economico non subisca dei rallentamenti a causa della lentezza della pubblica amministrazione.
    Le azioni proposte dal collega mi sembrano concretamente idonee al raggiungimento degli obiettivi e perfettamente in grado di apportare un miglioramento nella gestione delle tempistiche dei procedimenti amministrativi.

    #1816

    Maria Stefanelli
    Partecipante

    Il Piano proposto da Andrea mette in luce l’esigenza, sempre più auspicata, di efficienza ed efficacia dell’agire delle Amministrazioni pubbliche e ritengo che le azioni suggerite nel Piano siano idonee al raggiungimento dei predetti obiettivi.

    #1820

    Emanuele Zavoli
    Partecipante

    Condivido la necessità di migliorare la capacità di concludere i procedimenti secondo i tempi normativi al fine di riqualificare l’immagine della pubblica amministrazione e del pubblico dipendente. Ho trovato interessante la proposta di innovare i sistemi di valutazione delle performance. Condivido con Sandra Innocenti la necessità di un coinvolgimento attivo della cittadinanza.

    #1850

    Daniela Sanseverino
    Partecipante

    Il sistema di valutazione della performance credo sia molto complesso lì dove si voglia perseguire in maniera eticamente corretta e oggettiva e dovrebbe partire da obbiettivi concreti e “a misura” di amministrazione.
    Concordo con l’azione del collega di innovare i sistemi di valutazione con sistemi real time e indicatori oggettivi ma credo che la valutazione dovrebbe esulare dalla quantità e concentrarsi di più sulla qualità e sulla complessità dei procedimenti/provvedimenti istruiti quindi suggerirei di introdurre degli indicatori che misurino anche questi aspetti.

    #1852

    Federica Fresco
    Partecipante

    Concordo con il collega sull’importanza del tema della trasparenza per presidiare in particolar modo l’ambito dei contratti pubblici; personalmente credo che una piattaforma unica a livello nazionale in cui le amministrazioni inseriscano tutti questi dati sarebbe un grande salto avanti, che consentirebbe un colpo d’occhio immediato sull’utilizzo dei fondi pubblici e permetterebbe anche di confrontare meglio i dati.

    #1872

    Francesco Curci
    Partecipante

    Tutto pienamente condivisibile, resta il problema di come “spezzare la catena” politici, imprenditori, funzionari

    #1874

    Marcella Cusimano
    Partecipante

    L’attuale sistema di valutazione della performance è molto complesso da comprendere.
    Dovrebbe essere semplificato e snello.
    Concordo con Daniela che gli obiettivi dovrebbero essere più oggettivi, concreti e “a misura” di amministrazione. Magari meno obiettivi ma più efficaci e utili a migliorare i servizi della collettività.
    Come sappiamo non tutte le amministrazioni hanno le stesse potenzialità e individuare obiettivi troppo sfidanti comporta solo uno spreco di tempo e di risorse.

    #1879

    Fabio Fasce
    Partecipante

    Per quanto ci siano stati notevoli progressi sul piano del “procedimento amministrativo” i rapporti tra PA e cittadini sono sempresbilanciati a favore della prima. In caso di inerzia della PA c’è sempre la possibilità di ricorrere al TAR. Ma chi se lo può permettere ? Bisognerebbe facilitare l’accesso ai servizi giuridici con patrocini gratuiti o trovare altre forme per costringere l’amministrazione ad agire

    #1908

    Il piano propone misure concrete e anche talvolta un po’ drastiche per migliorare tempistiche e trasparenza dei procedimenti. Ho apprezzato l’idea di poter accedere tramite password ad un sistema attraverso cui si possa conoscere lo stato di avanzamento di un determinato procedimento.
    Trovo sensata anche la proposta di prevedere l’obbligo di trasmettere delle relazioni sullo stato di avanzamento dei procedimenti in carico e di procedere alla valutazione della performance sulla base di indicatori riferiti al singolo. Nell’Azienda in cui lavoro il salario di risultato dipende dal raggiungimento di determinati obiettivi ma tali obiettivi riguardano solo alcune articolazioni della struttura ed essendo differenti tra loro hanno anche un peso differente. Ne deriva che, pur percependo tutti il salario di risultato, alla fine solo una parte dei dipendenti è coinvolta nel raggiungimento degli obiettivi. Una valutazione personale, magari uniforme per livello potrebbe essere a mio avviso più corretta.

    #1946

    Maria Luisa Piras
    Partecipante

    Spesso lo stato di avanzamento, specie nelle procedure di gara, non dipende strettamente dai dipendenti che gestiscono la gara; i componenti delle commissioni di gara non spesso indisponibili e causano lungaggini che inevitabilmente allungano i già lunghi tempi tecnici di una procedura di gara. Altro problema di tempi lunghi è la carenza di personale, che con tutti gli interventi normativi “senza aggravio di spesa”, devono spesso operare con nuovi adempimenti in corso d’opera.
    Per quanto attiene la performance, concordo con Maria Ida sulla necessità di calibrare meglio gli obiettivi soggettivi-

    #1960

    Del piano del collega ho apprezzato molto l’idea di innovare i sistemi di valutazione della performance del personale che sono comunque caratterizzati da un’elevata complessità per via delle difficoltà in molti casi di rendere il più oggettivi possibili i criteri di valutazione a causa dell’elevata frammentazione dei procedimenti e processi amministrativi. Per aggirare queste difficoltà potrebbe essere utile implementare una “performance di gruppo” con lo scopo di valutare il singolo gruppo di lavoro destinatario di un determinato obiettivo.

    #2097

    Andrea Sanna
    Partecipante

    PIANO AGGIORNATO A SEGUITO DEI COMMENTI DEI COLLEGHI
    TITOLO: “Conclusione dei procedimenti amministrativi e valutazione delle performance”
    PROBLEMA:
    I procedimenti amministrativi che il dipendente pubblico è chiamato a svolgere, prevedono modi e tempistiche certi sotto il profilo normativo, regolamentati anche dall’amministrazione di appartenenza (Rif. Art.2 legge 7 agosto 1990 n.241, come sostituito dall’art.7 legge 18 giugno 2009, n.69).
    Spesso si riscontrano procedimenti che possono andare oltre ai termini richiesti violando il principio di buon andamento dell’azione amministrativa. Questo può avvenire a causa dell’elevato numero di procedimenti da espletare, da carenza di personale incaricato e può essere anche influenzato da un non adeguato livello di formazione.
    Un altro aspetto che determina rallentamenti ed inefficienza nell’azione amministrativa è da ricercarsi nella poca digitalizzazione di alcune amministrazioni, le quali non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di innovarsi verso modalità più efficienti dell’agire pubblico.
    Così come la valutazione dell’azione amministrativa spesso non produce quel volano richiesto nel perseguire gli obiettivi posti, ma anzi comporta uno stallo sostanziale. Il sistema di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici, quindi, andrebbe sviluppato ed innovato con criteri di valutazione il più possibile chiari e oggettivi.
    Destinatari diretti: dipendenti pubblici, dirigenti e politici
    Destinatari indiretti: imprenditori, cittadini
    Obiettivi:
    Obiettivo 1: Miglioramento della capacità amministrativa nel concludere i procedimenti nei tempi richiesti.
    Obiettivo 2: Migliorare la trasparenza dei procedimenti amministrativi
    Obiettivo 3: Realizzare un sistema di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici oggettivo e premiale.
    AZIONI:
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    Migliorare la capacità dell’amministrazione nel concludere i procedimenti amministrativi nei modi e tempi richiesti dalla norma, accrescendo i percorsi di formazione continua dei dipendenti pubblici, mantenendo un adeguato turn over e scongiurando situazioni di carenza di organico, anche migliorando i meccanismi di mobilità dei dipendenti. Implementando piattaforme informatizzate user friendly per la gestione dei procedimenti e dei processi di lavoro, con il fine di snellire i procedimenti e perseguire l’obiettivo di evadere le pratiche assegnate in tempi certi.
    In aggiunta, prevedere una partecipazione attiva dei cittadini alla verifica del rispetto dei termini dei procedimenti, come suggerito nei commenti, potrebbe ancor di più rappresentare uno stimolo a far assumere comportamenti conformi ed efficienti.
    Tempo: 1 anno
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    Migliorare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, attribuendo alle pratiche dei numeri identificativi e delle password che permettano ai richiedenti di monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento del procedimento. Abolizione di qualsiasi forma di silenzio-diniego da parte delle amministrazioni in relazione a pratiche presentate da cittadini ed imprese, rinforzando i principi generali di trasparenza, così come ripresi nella RELAZIONE ANNUALE 2019 dell’ANAC:
    “decreto 33 del 2013 (art. 1, comma 1): «tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche».
    «Diritti».
    «Cittadino».
    «Risorse pubbliche».
    La trasparenza serve proprio a questo: consentire a ciascun cittadino di esercitare il diritto di controllare l’amministrazione, di sapere cosa fa e come utilizza le risorse pubbliche.”
    Tempo: 1 anno
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Innovare i sistemi di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici, prevedendo indicatori oggettivi funzione del reale svolgimento delle attività dell’amministrazione i quali dovranno esulare da valutazioni prettamente quantitative e concentrarsi di più sulla qualità e sulla complessità dei procedimenti/provvedimenti istruiti. Prevedere l’istituzione di contatori informatizzati che permettano di monitorare le performance del dipendente in “real time”, anche attraverso l’utilizzo di software gestionali, con la possibilità di generare curve sull’andamento del lavoro svolto, richiedendo al dipendente pubblico di popolare periodicamente (una volta al mese) lo stato di avanzamento dei procedimenti.
    Tempo: 1 anno

    #2101

    Enrico Piccato
    Partecipante

    Il piano è molto interessante. Dal mio punto di vista, posso affermare con orgoglio di appartenere a un ente piuttosto all’avanguardia nella digitalizzazione e nella consapevolezza del valore dell’innovazione. Forse, il lato su cui bisogna ancora investire è l’esortazione del personale a essere più motivato nell’uso di questi strumenti, ciò che è stato ostacolato da anni di blocco delle assunzioni. Gli sforzi dell’Amministrazione, in ogni caso, stanno andando proprio nel senso indicato da questo Piano Creativo: ne è prova il nuovo, apposito Regolamento emanato dal CDA alla luce del decreto cd. “semplificazioni”.

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