HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) QUINTO ANNO Formazione: garanzia di qualità, efficienza, trasparenza e programmazione gare

Questo argomento contiene 10 risposte, ha 10 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Andrea Dasso 3 anni, 6 mesi fa.

Stai vedendo 11 articoli - dal 1 a 11 (di 11 totali)
  • Autore
    Articoli
  • #1760

    Andrea Dasso
    Partecipante

    >Problema
    La carenza di formazione e di personale qualificato che si occupa di appalti non consente di garantire la piena soddisfazione della domanda pubblica determinando inefficacia e inefficenza dell’azione amministrativa con ripercussioni sull’immagine della Pubblica Amministrazione agli occhi degli operatori economici e dell’utenza destinataria dei servizi resi.

    >Obiettivi

    Obiettivo 1
    Formazione e professionalità per garantire regolarità e trasparenza nello svolgimento delle procedure di gara.
    Obiettivo 2
    Imparzialità dei funzionari nello svolgimento dei compiti ad essi affidati.
    Obiettivo 3
    Esatta quantificazione e carenza di programmazione della domanda pubblica.

    >Azioni Tempo

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    a) Programmare aggiornamenti periodici con creazione di piattaforme condivise sulla rete aziendale nelle quali condividere con le Stazioni Appaltanti dell’ente le procedure, la normativa e la giurisprudenza.
    A tali piattaforme, debbono avere accesso e possibilità di modifica e aggiornamento i funzionari coinvolti nel settore appalti, e consultabili nella sezione Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell’Amministrazione, insieme alle procedure di gare espletate
    Ciò consente di far percepire agli operatori economici e ai cittadini che le modalità con le quali la P.A. perviene agli affidamenti sono uniformi per tutte le Stazioni Appaltanti dell’ente presenti sul territorio nazionale.
    b) prevedere specifiche selezioni pubbliche di personale con competenze tecniche amministrative e economiche da dedicare esclusivamente alla gestione delle procedure d’appalto, da coinvolgere, dopo l’assunzione, per gli aggiornamenti di cui al punto a).
    In sede di concorso, prevedere altresì test psico-attitudinali da somministrare al candidato già in fase di selezione, dai quali , con il coinvolgimento di psicologi, sia possibile percepire le doti caratteriali e morali del soggetto a svolgere con integrità e senso del dovere il ruolo di funzionario pubblico addetto agli appalti.
    Tempo: Semestrale

    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    a) Monitorare la sensibilità del funzionario addetto agli appalti sui contenuti del codice di comportamento, verificando periodicamente attraverso erogazioni di test, la sua percezione sulle conseguenze disciplinari se non anche penali di suoi eventuali comportamenti deviati e non conformi.
    Quanto sopra, al fine di prevenire la “tentazione” del funzionario a svolgere con “leggerezza” il suo ruolo, senza avere timore di provvedimenti a suo carico e piuttosto sollevarlo e rimuoverlo dall’incarico.
    b) coinvolgimento del personale nella definizione del contenuto del suddetto Codice di comportamento, anche al fine di comprenderne la sua percezione all’importanza dello stesso nello svolgimento dei suoi compiti.
    Tempo:Annuale

    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Creazione di una rete di referenti di elevate professionalità, appartenenti alle singole Stazioni Appaltanti (Direzioni Regionali e Direzione Centrale) della Pubblica Amministrazione individuata (nel caso Agenzia Entrate), che possano supportare un’unica Stazione Appaltante (Direzione Centrale) che possa avere ruolo di centrale di aggregazione abilitata da ANAC per espletamente gare di fornitura di beni e servizi trasversali alle Stazioni Appaltanti dell’Agenzia delle Entrate.
    Quanto sopra, eviterebbe duplicazione di procedure inserite in sede di programmazione biennale di beni e servizi con ovvi risparmi in termini di tempo dei funzionari dedicati all’attività, dislocati nelle varie strutture periferiche dell’Amministrazione, nonchè dei prezzi di gara.

    Tempo: Trimestrale

    #1769

    Sandra Innocenti
    Partecipante

    Apprezzo nella proposta del collega la costruzione di un Piano concreto e puntuale indirizzato a migliorare la percezione delle conseguenze che possono prodursi a seguito dell’adozione di comportamenti non consoni. Allo stesso modo la previsione di un’indagine circa la predisposizione ad assumere condotte poco qualificanti – se condotta solo anche in via “esplorativa” – può rappresenatre uno strumento innovativo e utile a delineare il profilo di un soggetto che la sola vittoria di un concorso pubblico potrebbe anche non far emergere, purchè resti nell’alveo di un’idagine preliminare e presuntiva.

    #1804

    Daniela Sanseverino
    Partecipante

    Il piano del collega Andrea mette in evidenza l’importanza della professionalizzazione e della formazione etica dei funzionari addetti ad operare nel campo degli appalti pubblici. Nel condividere le azioni messe in campo posso suggerire di aggiungere anche la pubblicazione sulla rete aziendale delle esperienze formative specifiche dei dipendenti affinchè ognuno possa conoscere le competenze dei colleghi e possa confrontarsi con loro su situazioni specifiche affrontate nei corsi seguiti. Si tratta di mettere in rete le competenze di ognuno e condividerle con gli altri.
    Centralizzazione degli acquisti di beni e servizi è un ottimo strumento per gestire efficacemente le risorse a disposizione delle sedi decentrate impegnando professionalità specifiche e dedicate. Nelle sedi regionali le risorse umane potrebbero così essere impegnate nella fase esecutiva e di controllo.

    #1845

    Concordo con il collega Andrea nel ritenere che i concorsi per l’assunzione di personale da dedicare al settore appalti dovrebbero essere mirati. Anzi magari proprio distinti da quelli per finalizzati all’assunzione di personale amministrativo o amministrativo contabile. Bisognerebbe creare una nuova figura professionale perché alla fine è di questo che si tratta. Si tratta di una figura che per tante ragioni dovrebbe essere distinta dal resto del personale amministrativo per la particolare formazione che viene richiesta, per la particolare integrità che ci si aspetta da dipendenti che svolgono tale funzione, per le responsabilità che possono conseguire alle relative condotte. Anche la retribuzione, permettetemelo, dovrebbe essere congrua alla delicatezza dei compiti che svolge questa tipologia di funzionario e consentire al dipendente di sostenere i costi di una copertura assicurativa. Concordo sul fatto che sarebbe opportuno valorizzare anche aspetti psico-attitudinali e valutare il percorso di studi e professionale pregresso dei candidati.
    Concordo inoltre sulla necessità di verificare la capacità dei soggetti di percepire il disvalore o quantomeno la non correttezza di determinate condotte e testare il livello di conoscenza delle conseguenze sotto il profilo della responsabilità penale, amministrativa, contabile e disciplinare.

    #1846

    Federica Fresco
    Partecipante

    Mi piace molto l’idea del collega di monitorare periodicamente la percezione sulle conseguenze dei propri comportamenti rivolta ai dipendenti addetti agli appalti; suggerirei che non fosse in una chiave “nozionistica” ma fosse impostata come messa alla prova, come sottoposizione di casi concreti da risolvere.
    Sicuramente è ottimale l’accentramento in capo ad una Direzione centrale delle funzioni di stazione appaltante laddove si tratti di acquisiti trasversali; questo ovviamente presuppone un sistema di programmazione che richiede scadenze fisse (un po’ come avviene per la comunicazione degli acquisti sopra una certa soglia al tavolo dei soggetti aggregatori).

    #1867

    Francesco Curci
    Partecipante

    concordo pienamente sulla formazione, ma il problema è sempre la “materia prima”

    #1881

    Fabio Fasce
    Partecipante

    Data la complessità della materia ritengo che all’interno delle PA l’attività negoziale vada riservata ad un nucleo di dipendenti altamente specializzato che deve essere soggetto a formazione continua. Ogni forma di parcelizzazione delle attività negoziali è fonte di spreco ed inefficienze.
    In quest’ottica le proposte formulate sono assolutamente da condividere

    #1889

    Daniele Ceccato
    Partecipante

    Condivido pienamente l’idea di promuovere una formazione periodica e la creazione di piattaforme condivise con il personale dell’ente in modo da rendere accessibile il materiale formativo e le buone prassi amministrative. Lodevole e pienamente condivisibile anche l’idea di coinvolgere il personale sul contenuto del codice di comportamento.

    #1891

    Maria Stefanelli
    Partecipante

    Concordo con Andrea circa l’esigenza di garantire una formazione continua ai funzionari che si occupano di appalti pubblici con lo scopo di assicurare la regolarità e la trasparenza nello svolgimento delle procedure.
    Buon l’idea di monitorare la sensibilità del funzionario addetto agli appalti sui contenuti del codice di comportamento con verifiche circa la percezione delle conseguenze dei suoi eventuali comportamenti deviati e non conformi.

    #1967

    La formazione come fattore indispensabile per il contrasto alla corruzione è indubbiamente condivisibile e quindi bene ha fatto il collega a porre l’attenzione su questo aspetto. Ottima l’idea di verificare attraverso l’erogazione di test la percezione, per tutto il personale addetto alle aree a rischio e quindi non solo al funzionario addetto agli appalti, sulle conseguenze disciplinari e non che eventuali comportamenti scorretti potrebbero avere.

    #2077

    Andrea Dasso
    Partecipante

    AGGIORNATO CON I COMMENTI DEI COLLEGHI DEL FORUM

    >Problema
    La carenza di formazione e di personale qualificato che si occupa di appalti non consente di garantire la piena soddisfazione della domanda pubblica determinando inefficacia e inefficenza dell’azione amministrativa con ripercussioni sull’immagine della Pubblica Amministrazione agli occhi degli operatori economici e dell’utenza destinataria dei servizi resi.
    >Obiettivi
    Obiettivo 1
    Formazione e professionalità per garantire regolarità e trasparenza nello svolgimento delle procedure di gara.
    Obiettivo 2
    Imparzialità dei funzionari nello svolgimento dei compiti ad essi affidati.
    Obiettivo 3
    Esatta quantificazione e carenza di programmazione della domanda pubblica.
    >Azioni Tempo
    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    a) Programmare aggiornamenti periodici con creazione di piattaforme condivise sulla rete aziendale nelle quali condividere con le Stazioni Appaltanti dell’ente le procedure, la normativa, la giurisprudenza e le esperienze formative specifiche dei dipendenti dediti al settore appalti.
    A tali piattaforme, debbono avere accesso e possibilità di modifica e aggiornamento i funzionari coinvolti nel settore appalti, e consultabili nella sezione Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell’Amministrazione, insieme alle procedure di gare espletate
    Ciò consente di far percepire agli operatori economici e ai cittadini che le modalità con le quali la P.A. perviene agli affidamenti sono uniformi per tutte le Stazioni Appaltanti dell’ente presenti sul territorio nazionale e, attraverso la pubblicazione delle esperienze formative dei funzionari dedicati agli appalti, che la P.A. agisce con la professionalità e la competenza nell’interesse di tutti.
    b) prevedere specifiche selezioni pubbliche di personale con competenze tecniche amministrative e economiche da dedicare esclusivamente alla gestione delle procedure d’appalto, da coinvolgere, dopo l’assunzione, per gli aggiornamenti di cui al punto a).
    In sede di concorso, prevedere altresì test psico-attitudinali da somministrare al candidato già in fase di selezione, dai quali , con il coinvolgimento di psicologi, sia possibile percepire le doti caratteriali e morali del soggetto a svolgere con integrità e senso del dovere il ruolo di funzionario pubblico addetto agli appalti.
    Tempo: Semestrale
    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    a) Monitorare la sensibilità del funzionario addetto agli appalti sui contenuti del codice di comportamento, verificando periodicamente attraverso erogazioni di test pratici (con la sottoposizione di casi concreti da risolvere) da cui possa essere altresì rilevata la sua percezione sulle conseguenze disciplinari se non anche penali di suoi eventuali comportamenti deviati e non conformi.
    Quanto sopra, al fine di prevenire, essendo monitorata, la “tentazione” del funzionario a svolgere con “leggerezza” il suo ruolo, senza avere timore di provvedimenti a suo carico e piuttosto sollevarlo e rimuoverlo dall’incarico.
    b) coinvolgimento del personale nella definizione del contenuto del suddetto Codice di comportamento, anche al fine di comprenderne la sua percezione all’importanza dello stesso nello svolgimento dei suoi compiti.
    Tempo:Annuale
    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    Creazione di una rete di referenti di elevate professionalità, appartenenti alle singole Stazioni Appaltanti (Direzioni Regionali e Direzione Centrale) della Pubblica Amministrazione individuata (nel caso Agenzia Entrate), che possano supportare un’unica Stazione Appaltante (Direzione Centrale) che possa avere ruolo di centrale di aggregazione abilitata da ANAC per espletamento gare di fornitura di beni e servizi trasversali alle Stazioni Appaltanti dell’Agenzia delle Entrate.
    Quanto sopra, eviterebbe duplicazione di procedure inserite in sede di programmazione biennale di beni e servizi con ovvi risparmi in termini di tempo dei funzionari dedicati all’attività, dislocati nelle varie strutture periferiche dell’Amministrazione, che potrebbero così essere impegnati più proficuamente nella delicata e, forse più importante, fase esecutiva e di controllo, nonchè dei prezzi di gara.
    Tempo: Trimestrale

Stai vedendo 11 articoli - dal 1 a 11 (di 11 totali)

Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.