Questo argomento contiene 3 risposte, ha 4 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Luca Della Ventura 8 mesi, 2 settimane fa.

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  • #2768

    Michela Biasutti
    Partecipante

    Problema: Spesso le scelte compiute non corrispondono a interessi della collettività; occorre, quindi orientare l’azione amministrativa verso il benessere generale.

    Destinatari diretti: dipendenti pubblici

    Destinatari indiretti: imprenditori, cittadini, politici, scuole.

    Obiettivi

    Obiettivo 1: Trasparenza e chiarezza nella decisione discrezionale
    Obiettivo 2: Sviluppare competenze (anche) tecniche: un funzionario preparato ha più forza e argomentazioni per dire no.
    Obiettivo 3: Sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità in modo che ci sia un maggiore controllo.

    Azioni

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
    – Scrivere i documenti in “italiano leggibile” (riprendere, ad es., la direttiva sulla semplificazione del linguaggio del 2002);
    – per ogni intervento, deve essere trasparente la sua sostenibilità, i costi e le ricadute previste e al termine dell’intervento va rendicontato il risultato ottenuto;
    – se possibile, al termine dell’intervento monitorare il grado di soddisfazione dei destinatari.

    Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
    – Scuola di formazione per dipendenti pubblici;
    – Erogazione corsi formazione gratuiti;
    – Formazione su etica e valori;
    – Nuove modalità di reclutamento del personale: il concorso pubblico è un metodo da superare.

    Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
    – “Giornate della P.A.”: organizzare giornate in cui le pubbliche amministrazioni si presentano, dimostrando il valore del “pubblico” per la comunità.
    – Creazione di spazi (anche sui social) per il dibattito e il coinvolgimento dei cittadini;
    – Favorire la nascita di gruppi che si interessano a singole tematiche.

    #2820

    Dorotea Dagna
    Partecipante

    Ciao Michela, trovo molto interessante l’idea di una scuola di formazione per i dipendenti pubblici.
    Siamo ormai arrivati a un sistema di complessità e specificità delle procedure tale che è sempre più indispensabile non solo una formazione continua, ma una vera e propria riforma che parta dalla formazione di base specifica al fine del reclutamento dei dipendenti della pubblica amministrazione.
    Questo avrebbe benefici non solo sul funzionamento degli enti, ma darebbe anche maggiore dignità a una professione che ancora oggi spesso viene sottostimata e sminuita.

    #2822

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Bhe le scelete compute dagli organi politici sono in effetti in alcuni casi quanto meno poco comprensibili/condivisibili e/o spesso legate ad altre logiche. Proprio questo scollamento dalla realtà porta a disperdere risorse preziose…
    Avere una linea comune e condivisa in un sistema paese non è fascile, ma far arrivare l’obbiettivo agli orgnai preposti a metterle in pratica dovrebbe essere il requisito minimo per concretizzare le azioni di scele anche non consìdivise. Di fatto assistiamo spesso ad opere incompute anche per questo problema creado pertanto maladministration…
    Una scula di formazione per dipendenti pubbici esiste (https://sna.gov.it) ma evidentemente dovrebbe avre un ruolo più centrale.

    #2835

    Luca Della Ventura
    Partecipante

    Ciao Michela, interessante l’idea di una “giornata della PA”, al pari di tanti Saloni che annualmente si organizzano in Italia. Potrebbe essere il giusto veicolo per informare di chi-fa-cosa e per aprire poi al cittadino.
    Come dice Raffaele, la Scuola per la PA già esiste (SNA-GOV), ma andrebbe aperta con corsi differenziati in base alle responsabilità e ruoli.

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