HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) NONO ANNO LADRI DI APPALTI – LA NUOVA MAFIA CHE INVESTE E NON UCCIDE

Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Veronica Valenti 3 mesi, 2 settimane fa.

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    Veronica Valenti
    Partecipante

    Problema:la partecipazione alle gare d’appalto viene spesso vista dalla criminalità organizzata come una delle scorciatoie principali per ripulire denaro “sporco”.
    In particolare, ad agevolare particolarmente il fenomeno del riciclaggio sono i seguenti istituti:
    – il subappalto a cascata (da sempre avversato dalle istituzioni italiane che, tuttavia, il D.Lgs. 36/2023 ha recepito per evitare l’apertura di una nuova procedura di infrazione da parte della Commmissione UE). Il subappalto a cascata, di fatto, rende impossibile alla Stazione Appaltante verificare i soggetti operanti all’interno del cantiere. Anzi, considerato che l’art. 119, comma 17, non rinvia alla disciplina generale sul subappalto, è dubbio se debba essere o meno autorizzato o basti una semplice comunicazione.
    – i subcontratti. Non richiedono autorizzazione e controlli da parte della stazione appaltante. Ovverosia ai subcontraenti non si applica la disciplina relativa al possesso dei requisiti speciali e generali.
    Gli istituti di cui sopra agevolano il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite (es. traffici internazionali di armi, droga e migrazione di popoli) poiché le cosche mafiose depositano il denaro proveniente dai contratti di subappalto e dei subcontratti in conti correnti e pagano in nero gran parte della manodopera e delle forniture utilizzate per quei lavori.

    Destinatari diretti: dipendenti pubblici e imprenditori

    Destinatari indiretti: cittadini

    Obiettivi:

    Obiettivo 1 –> migliorare la cultura e la sensibilità dei dipendenti pubblici in materia di antiriciclaggio;

    Obiettivo 2 –> sensibilizzare gli operatori economici al rispetto della normativa antiriciclaggio

    Obiettivo 3 –> in assenza di predeterminazione legislativa, prevenire rischi di infiltrazione mafiosa adottando atti amministrativi generali per il personale della stazione appaltante da portare anche a conoscenza dei cittadini tramite la pubblicazione in primo piano sul sito dell’Ente e sulle varie pagine social dello stesso (ove presenti)

    Azioni

    Azione 1 (riferita a obiettivo 1) –> prevedere corsi di formazione ad hoc, che consistano possibilmente anche di laboratori pratici per imparare ad utilizzare i gestionali della UIF, attraverso la stipula di apposite convenzioni con la Banca di Italia e la Scuola superiore di magistratura. Prevedere altresì a carico dell’Ente l’impegno a sottoscrivere abbonamenti alle principali testate giornalistiche cosicchè i dipendenti possano essere sempre aggiornati alle notizie del giorno e, in presenza di articoli che riportino di interventi delle forze armate contro società riconducibili alle cosche mafiose, possano individuarle e conseguentemente a) verificare se abbiano partecipato anche a gare dell’Ente b) adottare i provvedimenti opportuni alla tutela dell’interesse pubblico. La consultazione dei quotidiani consente infatti una risposta più celere a fenomeni di infiltrazione mafiosa perché difficilmente una società, attinta da indagini da parte dell’autorità giudiziaria, provvederà in autonomia a dichiarare quanto accaduto con la conseguenza che poi la stazione appaltante potrebbe trovarsi nella condizione di dover risolvere un contratto a esecuzione pressoché ultimata con grave pregiudizio per le finanze dell’ente e per le finalità pubbliche lo stesso dovrebbe perseguire.
    In altri termini, la lettura giornaliera dei quotidiani consente alla PA di venire a conoscenza di eventuali problematiche con tempestività e di risolverle senza ritardo.
    Tempistica: Formazione continua annuale + abbonamenti annuali

    Azione 2 –> richiedere come documentazione amministrativa anche la dichiarazione sul titolare effettivo e prevedere espressamente che, in caso di dichiarazione falsa o fuorviante (valutata come tale a seguito di istruttoria avviata con la consultazione di notizie di giornale o di segnalazione da parte di altri operatori economici) il RUP potrà prevedere l’esclusione dalla gara con escussione della garanzia provvisoria (ove prevista).
    Tempistica: per ciascuna procedura di gara (anche affidamenti diretti).

    Azione 3–>In assenza di una disciplina specifica dettata dal legislatore, adottare un regolamento interno che preveda come obbligatoria la richiesta di autorizzazione per il subappalto a cascata e conseguentemente disciplini l’iter da seguire per il rilascio della stessa.
    Tempistica: una tantum con facoltà di aggiornamento annuale

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