Misure di prevenzione della corruzione: non è tutta burocrazia!

[Silvia CuelPartecipante]

PROBLEMA: Il Piano di prevenzione della corruzione della Amministrazione a cui appartengo ha dettagliato nel corso degli anni, in attuazione delle indicazioni di ANAC, diverse misure volte a prevenire e diminuire il rischio corruttivo. Tra le misure previste ricordo a mero titolo esemplificativo: obbligo di comunicazione solo telematica per garantire la tracciabilità con correlato impedimento di comunicazione telefonica o accesso diretto ai locali dove si svolge l’attività, obbligo di dichiarare le situazioni di conflitto di interesse e relativo obbligo di astensione, etc.
Sebbene le strutture generalmente seguano e applichino le misure (e questo sicuramente è già un dato positivo), emerge in modo più o meno manifesto che a queste ultime non si attribuisca sempre il corretto significato e non se ne comprenda a pieno la funzione.
Dal lato interno dell’Amministrazione si può correre il rischio, soprattutto con il trascorrere del tempo, di applicare le misure acriticamente quale mero adempimento formale e di non procedere ad una loro puntuale revisione al mutare dei processi; dal lato esterno dell’Amministrazione, si è sviluppata spesso la convinzione che le misure adottate siano meri impedimenti di dubbia utilità che rallentano il procedimento e allontanano l’Amministrazione dal cittadino rendendo più difficoltoso il contatto tra le parti (questo vale ad esempio soprattutto con il tema di impossibilità delle comunicazioni telefoniche).

DESTINATARI DIRETTI: dipendenti pubblici
DESTINATARI INDIRETTI: cittadini, operatori economici, mass media

OBIETTIVO 1: Sensibilizzazione dell’utenza/dei soggetti interessati delle ragioni che hanno condotto all’adozione di determinate misure e della loro funzione. La presenza di misure/regole che aiutano a disincentivare comportamenti poco corretti, accanto alla diffusione di un’etica professionale, contribuiscono a connotare la presenza di un ambiente professionalmente serio e sono poste a garanzia di una corretta gestione delle risorse pubbliche.
AZIONE per obiettivo 1: Incontri informativi con l’utenza e la cittadinanza in relazione all’importanza di utilizzare le risorse pubbliche attraverso una corretta modalità di agire dell’Amministrazione. Garantire all’utenza la possibilità di esprimere problematiche riscontrate e suggerimenti anche al fine di eliminare il sentimento di distanza tra Amministrazione e cittadinanza/operatori economici.
TEMPO: cadenza semestrale

OBIETTIVO 2: Condivisione con il personale interno della struttura delle misure adottate per valorizzarne costantemente l’importanza e sondarne l’efficacia nel tempo in relazione alle attività cui si riferiscono.
AZIONE per obiettivo 2: Sedute di audit con tutti i dipendenti che operano in una determinata tipologia di processi cui le misure di prevenzione della corruzione previste trovano applicazione. Garantire ai dipendenti che si occupano di determinate attività di poter contribuire alla elaborazione di regole che essi stessi dovranno applicare consente di accrescere sia il sentimento di attaccamento all’Amministrazione sia la consapevolezza in ordine all’importanza e al valore delle regole da seguire.
TEMPO: cadenza annuale o su segnalazione

OBIETTIVO 3: Promozione delle buone prassi e dei risultati dell’Amministrazione. L’utenza deve essere messa in condizione di appurare che le misure di prevenzione della corruzione seguite all’interno dell’Amministrazione non rappresentano regole “burocratiche” dalla dubbia utilità, ma se correttamente elaborate e applicate contribuiscono a creare un clima più etico e efficiente.
AZIONE per obiettivo 3:
a) Mettere a disposizione dell’utenza/cittadinanza strumenti telematici attraverso i quali monitorare/registrare il corretto funzionamento delle attività dell’Amministrazione quanto ad esempio a rispetto delle tempistiche prescritte, regole in materia di trasparenza e parità di trattamento, etc.
b) Ricorrere ai canali di comunicazione (rassegna stampa locale ad esempio) per descrivere attività e modalità di funzionamento dell’Amministrazione.
TEMPO: a cadenza periodica, almeno trimestrale

[Sara Di FranciaPartecipante]

Le azioni individuate permetterebbero di ridurre il sentimento di distacco che molto spesso si avverte nei confronti della Pubblica Amministrazione. La partecipazione attiva dei cittadini, messi nella possibilità di poter verificare le azioni intraprese, rendere maggiormente visibili e denunciabili le attività illegittime.

[Barbara GiannacciniPartecipante]

La ricerca e lettura dei piani di varie tipologie di Amministrazioni , laddove leggibile, restituisce personalmente l’immagine dell’adempimento obbligatorio, del più scrivo meglio è insomma eseguiamo adempimenti obbligatori ma di cui…..;
Condivido il coinvolgimento ASSIDUO dei dipendenti e attraverso convegni, giornate tematiche , sportelli di ascolto il coinvolgimento della cittadinanza ma a questo aggiungerei le seguenti
1. once only partiamo dal piano e facciamo confluire tali misure, indicatori di attuazione e target con pratica di disseminazione in tutti i piani dell’ente
2. Adozione di schema tipo DIGITALE con opzioni di scelta obbligatorie ed altre opzionali
3. agli OE contrattalizzati vengono consegnati misure, indicatori di attuazione e target realtivamente al contratto e sottoposti al controllo
4. la disseminazione deve arrivare obbligatoriamente agli obiettivi assegnati al dipendente oggetto di valutazione in termini di contributo dato all’Ente
5. formazione nelle scuole in ogni ordine e grado per disseminare cultura della parità di trattamento trasparenza e senso civico
6. raccolta elaborazione e restituzione alla cittadinanza del risultato delle segnalazioni/suggerimenti raccolti

Barbara Giannaccini

[Autore]

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