HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) TERZO ANNO Paola semeraro – PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE PER LA SANITA'

Questo argomento contiene 12 risposte, ha 13 partecipanti, ed è stato aggiornato da  ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.

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    SCHEDA PROGETTO “PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE”
    TITOLO: CURIAMO LA SANITÀ – CARE HEALTHCARE
    DESTINATARI: Operatori e utenti delle Strutture Sanitarie

    AMBITO D’AZIONE:
    Problema
    Un comportamento consueto può essere scorretto e come tale va fermato anche se purtroppo è diffuso. Alcune corruzioni sono pericolose: abbiamo visto recentemente case, rifiuti, ma quella che di sicuro tocca tutti noi e le nostre famiglie è la sanità. Purtroppo i tempi di attesa per visite o esami sono diventati lunghi perché la popolazione è aumentata, l’età media si è allungata e con essa, sfortunatamente, anche le patologie legate al tempo che avanza e alle cattive abitudini di vita indotte dal crescente benessere. Ma se dottori, operatori, sale operatorie non sono dedicati al 100% per l’utenza nella sua interezza si rischiano di avere tempi ancora più lunghi. In alcuni casi basta conoscere l’addetto (come per l’ingresso nei locali o esercizi pubblici) o pagare in più (vedi le express cards dei parchi divertimento) per saltare la fila e accedere all’ingresso prima di altri, ma non è assolutamente la stessa cosa!
    Dal Report del 2017, i rischi di corruzione sanitari più frequenti sono: 1) violazione delle liste d’attesa (45%); 2) segnalazione dei decessi alle imprese funebri private (44%); 3) favoritismi ai pazienti provenienti dalla libera professione (41%); 4) prescrizione di farmaci a seguito di sponsorizzazioni (38%); 5) falsificazione delle condizioni del paziente per aggirare il sistema delle liste d’attesa (37%) ed i rischi di corruzione più elevati sono: 1) sperimentazione clinica condizionata dagli sponsor; 2) prescrizione di farmaci a seguito di sponsorizzazioni; 3) violazione dei regolamenti di polizia mortuaria; 4) favoritismi ai pazienti provenienti dalla libera professione; 5) segnalazione dei decessi alle imprese funebri private.
    La corruzione mette in pericolo la sanità pubblica e la vita di ciascuno di noi. I dati sono allarmanti: nel 2012 il 5,6% delle risorse investite in Europa per la sanità è andato perso in tangenti. Nel triennio 2010-2012, in Italia sono stati accertati reati per oltre 1 miliardo e mezzo di euro, quanto basta per costruire 5 nuovi grandi ospedali modello. Nel 2016 i dati parlano di 6 mld per corruzione e sprechi e di 13 mld per le inefficienze negli acquisti di beni e servizi da parte delle Aziende Sanitarie e degli ospedali.
    La salute è un diritto fondamentale esplicitamente definito dalla nostra Costituzione: è necessario un sistema sanitario pubblico trasparente e libero dalla corruzione, un sistema che sia efficace. Quando la corruzione colpisce la salute non causa solo gravi danni economici, ma mette in crisi l’intero sistema sanitario che dal 1978 è una garanzia per tutti i cittadini, senza discriminazioni. L’illegalità ruba fondi destinati agli ospedali, all’acquisto di medicine e all’assistenza, compromette la salute nostra e dei nostri cari e può addirittura, in alcuni casi, diventare una causa di morte.

    Obiettivi:

    Obiettivo 1: La Conoscenza. Dal 1978 l’Italia si è dotata di un Servizio sanitario nazionale che ha dato a tutti, senza discriminazioni, cure e assistenza. Questo sistema ci ha resi sani, ha protetto noi e le nostre famiglie ed è importante adottare le misure adeguate per preservarlo.

    Obiettivo 2: Trasparenza. Le Aziende Sanitarie devono essere trasparenti. La trasparenza è la prima medicina contro l’illegalità e la corruzione. Nonostante le disposizioni previste dalla legge 190/2012, ad oggi sono molto poche le Aziende Sanitarie che rispettano gli obblighi derivanti dalla normativa anticorruzione e trasparenza.

    Obiettivo 3: La Sensibilizzazione ed il Coinvolgimento. Occorre informare ed educare tutti gli operatori coinvolti e tutti gli utenti delle Strutture Sanitarie sui valori etici e sulla correttezza del comportamento da mantenere ed i vantaggi che ne derivano per la collettività.

    Azioni e tempistiche

    Azione 1: Prevedere comunicazioni sui siti istituzionali ed all’interno dei locali afferenti alle Strutture Sanitarie della storia e dei dati del nostro servizio sanitario nazionale, sia quelli virtuosi che quelli meno.
    Tempi 1: 6 mesi per la prima realizzazione. In seguito occorre prevedere l’aggiornamento dei dati con cadenza periodica.

    Azione 2: Richiedere l’adeguamento ed il rispetto da parte di ciascuna Azienda Sanitaria delle prescrizioni di legge che prevedono di:
    - nominare il Responsabile locale anticorruzione
    - pubblicare online il Piano triennale anticorruzione
    - fornire informazioni complete sui vertici dell’organo di indirizzo politico (direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo) rendendo pubblici il cv comprensivo di tutti gli incarichi pubblici e privati ricoperti, l’atto di nomina e il compenso.
    Secondo ANAC, nel 2015 il 96,3% delle Aziende Sanitarie ha adottato il PTPC e il 62% l’ha aggiornato. AGENAS rileva che i bandi di gara sono pubblicati nel 98% dei casi.
    Dal punto di vista formale, il Sistema Sanitario Nazionale SSN rispetta le norme sull’anticorruzione. Tuttavia, il mero adempimento formale non basta a garantire un effettivo controllo. Dal punto di vista sostanziale, il discorso cambia significativamente: dalla ricerca emerge che solo il 25% degli Enti Sanitari ha individuato i rischi di corruzione per gli acquisti e le misure di prevenzione, mentre solamente tre enti su quattro hanno adottato documenti vuoti o privi di strategie anticorruzione.
    Tempi 2: 1 anno per sensibilizzare e realizzare il reale adeguamento a tutte le prescrizioni di legge.

    Azione 3: Predisporre corsi volti a rendere gli operatori protagonisti di un modello di cittadinanza attiva e inclusiva, attraverso la formazione al senso civico per mezzo di una riflessione partecipata su tematiche inerenti alla legalità e alla corruzione. Si chiederà successivamente agli operatori di diventare comunicatori e portavoce in prima persona nei confronti dei loro colleghi e verso gli utenti delle Aziende Sanitarie con i quali entreranno in contatto.
    Realizzazione di manifesti o locandine o materiale divulgativo e/o informativo adeguato per la fase iniziale e per quella di mantenimento che possano essere rivolti altresì all’utenza delle Aziende Sanitarie.
    Tempi 3: Corsi di formazione rivolti al personale interno. (6 mesi)
    Realizzazione di materiale informativo-divulgativo adeguato per la fase iniziale e per quella di mantenimento dell’attenzione sul problema. (1 anno)

    #541

    VANIA ROSTAGNO
    Partecipante

    L’introduzione allo stato dell’arte trovo sia piuttosto esplicativa e spesso le informazioni riportate non sono conosciute, da un lato perchè di settore ma dall’altro perchè sicuramente molti hanno adempiuto esclusivamente in modo formale ma non sostanziale. Le azioni ben focalizzate.
    Rispetto all’azione 1 aggiungerei anche di pubblicare i risultati (le performace) della singola Azienda (come si fa in molte strutture private) ricollegandosi a quanto indicato nell’introduzione.

    #568

    FABRIZIO BARBIERO
    Partecipante

    non conosco come funzionano le strutture sanitarie, mi sembrano tutte azioni convincenti, in primis metterei comunque rifare completamente i siti web, che sembrano più depositi di dati, che un servizio di informazione ai cittadini

    #574

    MARINA DOLFINI
    Partecipante

    Come ha ben scritto Vania, l’introduzione iniziale è davvero significativa e fa entrare immediatamente nell’ottica del problema. perciò la comunicazione e la trasparenza non possono che essere 2 canali su cui impostare le azioni da intraprendere, così come fatto da paola.

    #583

    FABRIZIO BORREANI
    Partecipante

    Ritengo che il piano redatto da Paola dimostri una conoscenza specifica, da parte sua, del contesto cui si riferisce, quello della Sanità, per l’appunto. Importantissimo il richiamo alla necessità che ciò che è stabilito formalmente, in termini di adempimenti, trovi un riscontro sostanziale, verificabile. Non agire in tal senso inibisce qualsivoglia efficacia dei provvedimenti adottati in materia di prevenzione della corruzione.

    #601

    Alessandro DE FELICE
    Partecipante

    Considerato il delicato ambito di applicazione, il settore sanitario e quindi la prevenzione e la cura di una collettività di cui facciamo parte, credo che ogni azione “corruttiva” debba essere fortemente sanzionata. Premesso che non conosco affatto il settore sanitario e le eventuali norme di settore che lo regolano, a fattor comune comunque troverei il modo di evidenziare nelle azioni indicate l’aspetto sanzionatorio di comportamenti corruttivi.

    #602

    MARISA AUDI GRIVETTA
    Partecipante

    Quello della sanità è certamente un settore particolarmente esposto al rischio corruzione; uno dei principali motivi è da ravvisarsi nel fatto che si occupa del diritto fondamentale della salute e che, proprio per questo in varie accezioni, non sempre nobili, interessa tutti.
    La proposta affronta molto lucidamente i problemi.
    La formazione è sicuramente importante; è necessario, al riguardo, un taglio concreto calato nella realtà con simulazioni.

    #625

    KATYA FINARDI
    Partecipante

    Azione 1 dell’obiettivo “conoscenza”: oltre alla storia ed ai dati del nostro SSN, come strumento di ulteriore conoscenza, aggiungerei i servizi offerti (carta dei servizi) ed i diritti dell’utenza.
    Quanto all’azione 3, legata all’obiettivo “sensibilizzazione e coinvolgimento”, propongo di evidenziare nella formazione degli operatori che i comportamenti richiesti sono veri e propri doveri professionali, espressamente previsti dai codici di comportamento, e non atti di cittadinanza modello o di eroismo.

    #632

    Assolutamente daccordo su tutta la linea del piano propostyo, aggiungerei che per una trasparenza efficace e seria andrebbero messe sul sito di ogni asl le relative strutture con le liste d’attesa nel rispetto ovviamente della privacy, la gestione delle Asl è anche gestione delle strutture, oltre che dei servizi per la salute sul territorio a favore della collettività.

    Tale percorso potrebbe portare all’ emersione di pratiche virtuose come a rilevare gestioni inefficienti o corrotte.

    #662

    Anna Petruzzi
    Partecipante

    Percepisco l’approccio un po’ astratto probabilmente perchè non conosco del tutto il mondo sanitario.
    Apprezzo molto l’azione 3 intesa come valorizzazione della formazione al senso civico, preziosa in tutti i momenti della vita.

    #668

    ROSALIA MANNO
    Partecipante

    Concordo pienamente con l’obiettivo 2: molte aziende sanitarie (non tutte) dovrebbero provvedere a rinnovare totalmente i propri siti, rendendoli più fruibili ai cittadini, indicando anche chiaramente quali procedure seguire a seconda del servizio richiesto.

    #678

    Tema complessissimo.
    Mi fermo all’evidenza: da cittadini, valutate la risposta che viene fornita alla richiesta di salute.
    Su un piano diverso, ma tutto si tiene: ” 3 enti su 4 hanno adottato documenti vuoti o privi di strategia anticorruzione”.

    #698

    ELENA DEAMBROGIO
    Partecipante

    Tema attualissimo. Sicuramente positivo rafforzare e modernizzare la comunicazione istituzionale in materia… non ho mai notato sul sito delle ASL comunicazioni chiare o accattivanti in merito. Una campagna media (TV, Pubblicità, social) potrebbe essere convicente e raggiungere target diversi
    e difficilmente raggiungibili
    Apprezzabile il taglio della formazione per operatori che non è solo didattico/nozionistico ma si tratta di un ingaggio vero e proprio, atto a creare dei “controllori” civici all’interno dell’organizzazione.

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