HOME › Forum › Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) OTTAVO ANNO › PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE – Raffaele NIGLIO
Questo argomento contiene 4 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da Luca Della Ventura 8 mesi, 2 settimane fa.
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gennaio 17, 2024 alle 7:06 am #2765
Problema:
I committenti non possono predisporre capitolati/specifiche tecniche, specie per appalti di piccola entità, sommari ovvero senza una conoscenza approfondita del bisogno da soddisfare nonché del mercato e della normativa di riferimento. A volte i bisogni da soddisfare vengono sviluppati sulla base di offerte, preventivi informalmente acquisite distorcendo il mercato.
La velocità nel voler richiedere un bene/servizio/lavoro e scarsa conoscenza della normativa di riferimento, oltre a determinare l’adozione di procedure non ortodosse (in altri termini, non corrette) non consente l’individuazione della migliore soluzione possibile e, pertanto, l’attivazione di contromisure o misure preventive (ad esempio, indagini preliminari di mercato, segnalazioni “Whistleblowing”).Destinatari diretti: dipendenti pubblici ad ogni livello interessati ad effettuare una richiesta di approvvigionamento;
Destinatari indiretti: cittadini, EO.Obiettivo 1: INFORMARE ma soprattutto ISTRUIRE dotando i dipendenti degli strumenti necessari per la scelta delle specifiche tecniche e relative procedure concorsuali più efficaci e meglio gestire la comprensione del fenomeno. Livelli di formazione diversificati in funzione del ruolo ricoperto. (corsi di Project Management)
Obiettivo 2: CONDIVIDERE, sharing formativo e informativo in merito all’iter seguito che possa portare alla PREVENZIONE. (predisposizione bozze di capitolati/specifiche tecniche)
Obiettivo 3: ACQUISIZIONE STRUMENTI (ADOZIONE PIANO ANTICORRUZIONE) ed CONSAPEVOLEZZA (circa il fenomeno).
Azione 1 (riferita a obiettivo 1)
Percorsi formativi dedicati e diversificati, in funzione della mansione e del livello svolto dai destinatari. Detti corsi devono fornire utili strumenti per l’adozione delle strategie migliori al fine di soddisfare i fabbisogni e, pertanto, comprendere del fenomeno corruttivo nell’ambito del proprio ambiente lavorativo. L’obiettivo è illustrare quali siano le possibilità che il dipendente ha per “segnalare” taluni fenomeni distorsivi. Il coinvolgimento dei discenti deve essere elevato (informazioni immediate e ampie possibilità di discussione).La formazione potrà essere diversificata in funzione dell’anzianità di servizio. Le stesse dovrebbero essere tenute ciclicamente (possibilmente semestrali con l’analisi di casi pratici).
Azione 2 (riferita a obiettivo 2)
Ampio confronto fra i dipendenti, che consentano di revisionare il piano anticorruzione ovvero introdurre misure non preventivamente considerate.
L’obiettivo di tale SHARING sarebbe quello di educare il personale a meglio rappresentare i bisogni da soddisfare e gli strumenti da utilizzare per il miglior raggiungimento degli stessi. Creazione di una struttura di supporto.Azione 3 (riferita a obiettivo 3)
Revisione dei piani, consapevolezza di canali utili per le segnalazioni, eventi informativi diffusi.- Questo argomento è stato modificato 10 mesi fa da Raffaele Niglio.
febbraio 12, 2024 alle 8:32 am #2801Il testo evidenzia in modo chiaro e dettagliato il problema della mancanza di conoscenza e procedure adeguate nell’ambito degli approvvigionamenti pubblici, che porta a distorsioni di mercato e rischi di corruzione. Gli obiettivi e le azioni proposte mirano a informare, istruire, condividere conoscenze e strumenti per prevenire fenomeni corruttivi, coinvolgendo i dipendenti pubblici a diversi livelli e fornendo percorsi formativi adatti alle loro mansioni. La revisione dei piani e la promozione della consapevolezza sono viste come misure cruciali per contrastare efficacemente la corruzione. Un progetto mirato alla risoluzione della maggior parte dei problemi a monte. Condivido pienamente.
febbraio 14, 2024 alle 7:45 pm #2807La formazione del personale in ambito anticorruzione rappresenta sicuramente un importante obiettivo per l’amministrazione pubblica che dovrebbe sforzarsi maggiormente su tale versante. Personale preparato e formato può fare da deterrente anche per prevenire comportamenti omissivi e/o commissivi da parte di colleghi autori di possibili forme di atti corruttivi. Tale attività formativa non si deve limitare però ad una sterile frequenza di corsi anticorruzione, ma sarebbero necessario forme di audit al fine di verificare tale formazione e verificare come vengono poi divulgate le informazioni e conoscenze apprese anche nell’ambito dello stesso ufficio.
febbraio 15, 2024 alle 2:00 pm #2811La comprensione del fenomeno è sicuramente la chiave per affrontarlo. Relativamente alla parte introduttiva del lavoro concordo sull’associazione dei fenomeni corruttivi a quelli di maladministration e sul fatto che in un contesto dove si lavora “male” i rischi sono maggiori in quanto esiste un maggior margine discrezionale e l’urgenza e la fretta sono alla base di un controllo approssimativo sull’azione del funzionario.
marzo 5, 2024 alle 6:46 am #2837La formazione del personale a tutti i livelli è fondamentale, non solo per chi deve predisporre capitolati, ma anche per chi guida l’ufficio acquisti. Si leggono spesso direttive e disposizioni “incomprensibili”/o di difficile comprensione ed applicazione ai più, che trovano come risposta facile e veloce la redazione di capitolati “posticci”.
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