HOME Forum PROJECT WORK – ELENCO TESI DEL MASTER SEIIC Project Work – Quarta edizione

Questo argomento contiene 15 risposte, ha 14 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Palma Guglielmo 4 anni, 5 mesi fa.

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    Palma Guglielmo
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    ABSTRACT TESI DI PALMA GUGLIELMO – L’AVVALIMENTO NEI CONTRATTI PUBBLICI

    La presente dissertazione si pone come obiettivo quello di analizzare la normativa e gli aspetti più problematici di un istituto che, come tanti altri, ha origine nella Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

    Con l’avvalimento un’impresa può soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico, organizzativo, avvalendosi dei requisiti provenienti da un’altra impresa, la quale, ovviamente, si impegna a metterli a disposizione del richiedente per il tempo necessario.

    Le ragioni che hanno portato all’introduzione dell’avvalimento vanno ricercate nel favorire la partecipazione degli operatori economici alle gare pubbliche, e in particolare delle PMI.

    Tuttavia, sia la giurisprudenza che la dottrina hanno messo in evidenza il rischio che l’avvalimento possa tradursi in un prestito meramente formale e astratto di requisiti permettendo l’aggiramento del sistema di capacità tecnica, organizzativa, economica e finanziaria per l’ingresso alle gare pubbliche.

    Il lavoro parte dall’analisi delle origini dell’istituto e della evoluzione normativa con lo scopo di evidenziare la continua tensione dialettica tra il legislatore nazionale e quello europeo; il primo intento ad impedire la creazione di scatole vuote, il secondo preoccupato di incentivare la partecipazione delle imprese alle gare pubbliche.

    La distanza tra le due posizioni si è ridotta nel corso degli anni anche se restano ancora dei punti di contrasto in merito al divieto di avvalimento multiplo e al divieto dell’avvalimento a cascata, trattandosi di limiti non previsti nelle direttive appalti, nonché in materia di responsabilità solidale dell’ausiliaria che nel nostro ordinamento è prevista come regola generale e a prescindere dalla tipologia dei requisiti prestati, mentre nelle direttive del 2014 è ammessa, invece, in termini facoltativi con riferimento solo ai requisiti economici e finanziari.

    Nel secondo capitolo vengono analizzati il contratto e le diverse tipologie di avvalimento con esposizione del copioso contenzioso, soprattutto in tema di prova del requisito, con la nota distinzione tra avvalimento di garanzia e avvalimento operativo e di prestito del requisito dell’esperienza professionale pregressa.

    Il lavoro termina con la disamina delle cautele introdotte dal legislatore al fine di scongiurare la creazione di “avvalifici”, di scatole vuote; in particolare l’obbligo per le stazioni appaltanti di verificare in sede di esecuzione del contratto di appalto la messa a disposizione effettiva da parte dell’ausiliaria delle risorse oggetto di avvalimento. L’Anac nell’esercizio del suo potere di vigilanza ha riscontrato la presenza di scatole vuote grazie alla presenza di soggetti che prestano i propri requisiti contemporaneamente a più concorrenti.

    Il lavoro si conclude con una riflessione sulle questioni più controverse di un istituto i cui caratteri non sono ancora definiti come dimostrato dalla copiosa giurisprudenza e dalle ben tre pronunce di rimessione alla Adunanza Plenaria ed una alla Corte di Giustizia UE dei primi mesi del 2020 che riguardano l’avvalimento.

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