HOME Forum Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) TERZO ANNO Sandro Franchi: Gara ad evidenza publlica: tra norme ed informatica….

Questo argomento contiene 12 risposte, ha 12 partecipanti, ed è stato aggiornato da  ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.

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  • #529

    TITOLO: LE PROCEDURE DI GARA AD EVIDENZA PUBBLICA: TRA NORME Ed INFORMATICA: L’OMOLOGAZIONE DI OGNI PROFESSIONALITÀ.
    DESTINATARI: DIPENDENTI PUBBLICI
    AMBITO DI APPLICAZIONE: PROPOSTE MIGLIORATIVE.
    SITUAZIONE ATTUALE.
    LIMITO L’ATTENZIONE ALLE PROCEDURA DI GARA AD EVIDENZA PUBBLICA, NON GESTITE DA CENTRALI DI COMMITTENZA E DA STAZIONI APPALTANTI SOVRAZIENDALI.
    L’INNEGABILE COMPLESSITÀ DELLA NORMATIVA, ED IL FIDEISTICO ABBANDONO ALL’OMOLOGAZIONE INFORMATICA, RENDONO OLTREMODO COMPLESSO LO SVOLGIMENTO DI OGNI PROCEDURA DI GARA.
    OBIETTIVO: RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DELLE PERSONE IMPEGNATE NELLO SVOLGIMENTO DELLE PROCEDURE DI GARA.
    AZIONI: CONFRONTO PERSONALE CON COLLEGHI DI ALTRI ENTI ALLE PRESE, SUPPONGO, CON GLI STESSI DUBBI E PERPLESSITà.
    TEMPI: PERIODICITÀ TRIMESTRALE DEGLI INCONTRI.

    #538

    Anna Petruzzi
    Partecipante

    Ho apprezzato la proposta di valorizzazione delle professionalità umane e del confronto tra colleghi per superare la complessità normativa e la “semplificazione” omologante dell’approccio informatico.

    Ritengo che avresti potuto sviluppare di più le proposte come, infatti, è venuto fuori in sede di gruppo di lavoro ristretto.

    #547

    VANIA ROSTAGNO
    Partecipante

    Mi associo al commento di Anna.

    #558

    MARISA AUDI GRIVETTA
    Partecipante

    Condivido la riflessione posta dalla proposta sul fatto che l’informatizzazione dei procedimenti, ed in particolare delle procedure di gara, all’interno di un Ente può produrre come rischio correlato l’isolamento del dipendente che ha difficoltà a condividere i propri dubbi operativi ed a rapportarsi con altri per trovare soluzioni.
    Affinchè si tratti di confronti, in gruppo, produttivi è opportuno, secondo me, che prima degli incontri si stili un ordine del giorno dei dubbi da affrontare per trovare soluzioni condivise.

    #560

    FABRIZIO BARBIERO
    Partecipante

    il punto per come la vedo è che quando ci approcciamo ad affrontare o seguire procedure, non sentiamo l’organizzazione in grado di supportarci, non c’è cultura organizzativa, capacità di lavorare in gruppo; tutto ciò genera, se ci si mette anche la tecnologia di mezzo, un dispendio enorme ed inutile di tempo e energia

    #588

    FABRIZIO BORREANI
    Partecipante

    Mi trovo assolutamente d’accordo con la proposta di condivisione di esperienze lavorative con colleghi che, seppure impegnati in altri Enti, operano negli stessi settori di nostra competenza. Lo scambio di esperienze professionali, sempre produttivo, garantisce quel “quid pluris” in termini di efficacia degli atti prodotti.

    #608

    MARINA DOLFINI
    Partecipante

    L’importanza del confronto tra colleghi, il tema della professionalizzazione interessano ogni ambito della pubblica amministrazione. L’azione presentata può essere quindi proposta ad ogni settore, attraverso (come detto durante l’ultima lezione) groppi di lavoro che possono (e probabilmente devono) coinvolgere anche professionalità differenti.

    #622

    KATYA FINARDI
    Partecipante

    Il progetto è molto operativo e concreto.
    Proporrei semplicemente di prevedere, in esito agli incontri tra il personale coinvolto, modalità di più ampia socializzazione degli spunti propositivi e critici emersi negli incontri stessi.

    #633

    Credo che il confronto tra figure omologhe tra più enti possa portare benefici ma va governato e gestito nelle modalità….
    Se lo sia accompagna ad una formazione specifica credo che possa concorre alla valorizzazione di una cultura di gestione ottimale delle risorse pubbliche.

    #636

    ROSALIA MANNO
    Partecipante

    Sicuramente positiva la proposta di valorizzare il confronto tra colleghi, ma, a mio parere, non necessariamente l’obbligo di ricorrere a procedure telematiche porta all’omologazione delle professionalità. Ritengo anzi che gli incontri proposti trimestralmente potrebbero essere un’occasione per discutere le criticità/difficoltà legate all’utilizzo dei moderni strumenti informatici ormai obbligatori per la pa.

    #638

    Reputo interessante l’obiettivo di spunto relativo al recupero e della valorizzazione della professionalità delle persone impegnate nello svolgimento delle procedure di gara, non necessariamente legate all’aumento dell’informatizzazione ormai necessaria in questi tempi e obbligatoria per legge. Sicuramente è un argomento interessante da potere approfondire anche in altri ambiti o aree della pubblica amministrazione.
    Consiglio di approfondire con spunti più pratici e maggiormente dettagliati come proposto in sede di condivisione di gruppo.

    #688

    Ringrazio tutti per i commenti.
    Ribadisco quanto sinteticamente esposto: la digitalizzazione non ci salverà.
    Esistono professionalità altre, da riconoscere, da rispettare e non da omologare.

    #689

    ELENA DEAMBROGIO
    Partecipante

    Mi aggiungo in extremis. La proposta è semplice e concreta. Concordo pienamente sulla necessità di scambio, sentita e promossa anche a livello europeo, anche tramite il finanziamento di attività di collaborazione e scambio di buone pratiche soprattutto con riferimento al tema degli appalti di innovazione. A titolo esemplificativo, ti suggerisco il link ad alcune risorse esistenti: http://eafip.eu/; https://www.innovation-procurement.org/exchange/procurement-forum/
    Te li segnalo anche eventualmente per mutuare strumenti di contatto e confronto – anche abilitati dal web – per promuovere lo scambio di competenze che citi. Nel lavoro di tutti i giorni, penso spesso che mi sarebbe utile uno strumento agile e veloce per “comunicare” con colleghi di altri servizi per la verifica di piccoli/grandi dubbi, ma anche per scambio buoni esempi di capitolato o contratti. Concordo con il commento di qualcuno che citava però la necessità di rafforzare e diffondere la cultura amministrativa a livello di ente, favorire il knowledge management, avere un nucleo fortemente specializzato – non solo sugli aspetti amministrativi ma anche di strategia di gara – a supporto di tutti.

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