Questo argomento contiene 11 risposte, ha 12 partecipanti, ed è stato aggiornato da  ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.

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  • Autore
    Articoli
  • #524

    FABRIZIO BARBIERO
    Partecipante

    AMBITO
    PROPOSTE MIGLIORATIVE

    titolo
    TRUSTABILITY

    destinatario
    PUBBLICI DIPENDENTI

    Problema.
    La Maladministration è spesso riconducibile alla mancanza di cultura organizzativa, strumenti di “business process management” o regole organizzative che incoraggino l’innovazione, la misurazione delle performance, l’accessibilità dei servizi.

    Obiettivi
    1. migliorare i processi di erogazione dei servizi a basso contenuto valutativo
    2. rendere le procedure amministrative trasparenti e monitorabili
    3 Migliorare il processo di selezione delle figure apicali

    Azioni
    1. Digitalizzazione delle procedure amministrative che si chiudono in certificati, autorizzazioni, permessi che richiedono a basso contenuto valutativo attraverso l’uso di tecnologie che diano garanzie sulla attendibilità e veridicità dei dati o dichiarazioni ( piattaforme blockchain)

    Tempi
    La tecnologia blockchain è presumibile pensare che verrà applicata dalle PA nei prossimi anni per attività di registrazione dati (possibili ambiti di applicazione: catasto, anagrafe)

    2. Pubblicazione dei WORKFLOW che regolano gli iter procedimentali, per aggiornare e monitorare l’avanzamento delle pratiche

    tempi
    Dipende dalla complessità delle procedure, in alcuni casi si tratterebbe di un tempo relativamente breve

    3.superamento del sistema attuale di recruitment di personale con funzioni dirigenziali con sistemi che premino il personale interno, che è già stato selezionato tramite concorso pubblico, per le capacità acquisite, responsabilità assunte, risultati conseguiti

    tempi
    una modifica legislativa di questa portata potrebbe mettere in crisi un governo

    #548

    VANIA ROSTAGNO
    Partecipante

    tutte proposte interessanti, che richiedono però, in funzione della situazione dell’Amministrazione, intreventi di revisione dei processi e maggior fiducia nelle tecnologie. Forse inseriti, da un lato come un obbligo di legge (estensione del Dlgs 231/01 alle PA) e dall’altro come obiettivo dirigenziale, potrebbe portare ad un miglioramento complessivo della macchina pubblica.

    #557

    MARISA AUDI GRIVETTA
    Partecipante

    Si tratta di proposte stimolanti volte alla crescita ed al necessario rinnovamento della Pubblica Amministrazione.
    Sono necessari al riguardo un cambiamento dell’organizzazione del lavoro e investimenti importanti nelle tecnologie che permettano di effettuare questo rinnovamento in modo generalizzato nella Pubblica Amministrazione.

    #590

    FABRIZIO BORREANI
    Partecipante

    Proposta interessante, da me pienamente condivisa, che necessità di un marcato cambio di mentalità, specialmente a livello dirigenziale e di investimenti finanziari nel medio lungo periodo. Si devono mettere a sistema formazione e disponibilità di fondi.

    #610

    MARINA DOLFINI
    Partecipante

    Tutto ciò che è evoluzione, in particolare informatica, spesso non è pienamente accettata dal dipendente pubblico “medio”. per questo motivo, a mio parere, sarebbe importante promuovere una “cultura digitale” e fare una formazione serrata in quest’ambito a tutti i livelli. E’ importante un cambiamento “dal basso” per poter arrivare a soluzioni innovative come quelle proposte. Ma è importante partire!

    #615

    Condivido che il tema della trasparenza sia fondamentale….
    Se gli uffici fossero come case di vetro molti episodi di maladministration o anche soltanto molte opacità non sussisterebbero. Il problema è come si possa fare e trovo che tu abbia colto nel segno perchè è molto complesso e trasversale il tema trasparenza.
    Sono assolutamente daccordo anche nel modificare il sistema di reclutamento della classe dirigenziale da parte degli organi di indirizzo politici; molte delle azioni ipotizzate vengono vanificate da tale situazioni di “sudditanza” più o meno esplicita.

    #616

    KATYA FINARDI
    Partecipante

    L’approccio delineato dall’azione 3 (finalizzata al miglioramento del processo di selezione delle figure apicali) è molto interessante ed innovativo. Propongo un approfondimento metodologico per declinare gli ambiti di rilevanza proposti (capacità acquisite, responsabilità assunte e risultati conseguiti) in modo da metterli al riparo dalla discrezionalità pura.
    Relativamente alle capacità, ad esempio, a chi è demandata la scelta delle competenze rilevanti e la valutazione delle competenze acquisite? Ad un ente certificatore esterno?, al direttore del personale, al dirigente di area? Parimenti, quali contenuti si pensa di dare al criterio “risultati conseguiti”?

    #652

    ROSALIA MANNO
    Partecipante

    Sicuramente rendere le procedure amministrative trasparenti e monitorabili attraverso la pubblicazione di workflow, unitamente alla scelta di un metodo innovativo come quello proposto di reclutamento dei dirigenti potrebbero portare a un miglioramento complessivo nell’andamento delle pa.

    #655

    Interessante la riflessione sulla maladministration causata da una mancanza di cultura organizzativa o di regole organizzative: nella disorganizzazione, purtroppo, trovano terreno fertile situazioni e azioni contrarie al bene pubblico. Migliorare partendo dai processi e dalle procedure è un punto di partenza per riorganizzare la Pubblica amministrazione pensando non al singolo ufficio ma dando un valore più ampio alla progettazione e strutturazione dell’ente considerato.

    #656

    Anna Petruzzi
    Partecipante

    Gli obiettivi sono sfidanti e stimolanti ma non è facile individuare corrispondenti azioni concrete e precise, per cui si rischia di restare troppo sul generico.

    #685

    Interessante l’idea sulla verifica dello stato d’avanzamento, in tempo reale, della pratica: utile strumento di prospettiva per l’eliminazione di passaggi procedurali inutili.

    #691

    ELENA DEAMBROGIO
    Partecipante

    Evidenzio fra gli aspetti concreti e di immediata eseguibilità della tua proposta quello relativo alla pubblicazione del workflow e alla possibilità di monitorare tempi e status di una procedura da parte del cittadino-utente. Mi sembra un passo molto concreto verso un approccio alla trasparenza sostanziale e non formale.
    In merito all’applicazione di tecnologie blockchain in grado di garantire la trasperenza di procedure autorizzative o la gestione di processi è di particolare attualità. Sarebbe utile proporre test a piccola scala in ambiti definiti per comprendere appieno l’applicabilità, i vantaggi, i costi. Fra gli ambiti di applicazione l’utilizzo di una blockchain per la gestione del procedimento amministrativo delle singole amministrazioni potrebbe rendere molto più trasparente tale procedimento, nonché, considerando le caratteristiche di immodificabilità della tecnologia, potrebbe sicuramente apportare dei benefici in termini di trasparenza, tempi e responsabilità dell’azione amministrativa.
    segnalo questo articolo di interesse per approfondimenti sui possibili ambiti di applicazione nella PA:https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/blockchain-e-pa-i-casi-duso-a-vantaggio-di-trasparenza-e-responsabilita/

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