HOME › Forum › Proposta di un piano anticorruzione (creativo e partecipato) TERZO ANNO › TRUSTABILITY
Questo argomento contiene 11 risposte, ha 12 partecipanti, ed è stato aggiornato da ELENA DEAMBROGIO 5 anni, 11 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
ottobre 29, 2018 alle 8:00 pm #524
AMBITO
PROPOSTE MIGLIORATIVEtitolo
TRUSTABILITYdestinatario
PUBBLICI DIPENDENTIProblema.
La Maladministration è spesso riconducibile alla mancanza di cultura organizzativa, strumenti di “business process management” o regole organizzative che incoraggino l’innovazione, la misurazione delle performance, l’accessibilità dei servizi.Obiettivi
1. migliorare i processi di erogazione dei servizi a basso contenuto valutativo
2. rendere le procedure amministrative trasparenti e monitorabili
3 Migliorare il processo di selezione delle figure apicaliAzioni
1. Digitalizzazione delle procedure amministrative che si chiudono in certificati, autorizzazioni, permessi che richiedono a basso contenuto valutativo attraverso l’uso di tecnologie che diano garanzie sulla attendibilità e veridicità dei dati o dichiarazioni ( piattaforme blockchain)Tempi
La tecnologia blockchain è presumibile pensare che verrà applicata dalle PA nei prossimi anni per attività di registrazione dati (possibili ambiti di applicazione: catasto, anagrafe)2. Pubblicazione dei WORKFLOW che regolano gli iter procedimentali, per aggiornare e monitorare l’avanzamento delle pratiche
tempi
Dipende dalla complessità delle procedure, in alcuni casi si tratterebbe di un tempo relativamente breve3.superamento del sistema attuale di recruitment di personale con funzioni dirigenziali con sistemi che premino il personale interno, che è già stato selezionato tramite concorso pubblico, per le capacità acquisite, responsabilità assunte, risultati conseguiti
tempi
una modifica legislativa di questa portata potrebbe mettere in crisi un governonovembre 25, 2018 alle 10:47 am #548tutte proposte interessanti, che richiedono però, in funzione della situazione dell’Amministrazione, intreventi di revisione dei processi e maggior fiducia nelle tecnologie. Forse inseriti, da un lato come un obbligo di legge (estensione del Dlgs 231/01 alle PA) e dall’altro come obiettivo dirigenziale, potrebbe portare ad un miglioramento complessivo della macchina pubblica.
novembre 25, 2018 alle 7:14 pm #557Si tratta di proposte stimolanti volte alla crescita ed al necessario rinnovamento della Pubblica Amministrazione.
Sono necessari al riguardo un cambiamento dell’organizzazione del lavoro e investimenti importanti nelle tecnologie che permettano di effettuare questo rinnovamento in modo generalizzato nella Pubblica Amministrazione.novembre 26, 2018 alle 2:12 pm #590Proposta interessante, da me pienamente condivisa, che necessità di un marcato cambio di mentalità, specialmente a livello dirigenziale e di investimenti finanziari nel medio lungo periodo. Si devono mettere a sistema formazione e disponibilità di fondi.
novembre 26, 2018 alle 10:10 pm #610Tutto ciò che è evoluzione, in particolare informatica, spesso non è pienamente accettata dal dipendente pubblico “medio”. per questo motivo, a mio parere, sarebbe importante promuovere una “cultura digitale” e fare una formazione serrata in quest’ambito a tutti i livelli. E’ importante un cambiamento “dal basso” per poter arrivare a soluzioni innovative come quelle proposte. Ma è importante partire!
novembre 27, 2018 alle 1:05 pm #615Condivido che il tema della trasparenza sia fondamentale….
Se gli uffici fossero come case di vetro molti episodi di maladministration o anche soltanto molte opacità non sussisterebbero. Il problema è come si possa fare e trovo che tu abbia colto nel segno perchè è molto complesso e trasversale il tema trasparenza.
Sono assolutamente daccordo anche nel modificare il sistema di reclutamento della classe dirigenziale da parte degli organi di indirizzo politici; molte delle azioni ipotizzate vengono vanificate da tale situazioni di “sudditanza” più o meno esplicita.novembre 27, 2018 alle 8:50 pm #616L’approccio delineato dall’azione 3 (finalizzata al miglioramento del processo di selezione delle figure apicali) è molto interessante ed innovativo. Propongo un approfondimento metodologico per declinare gli ambiti di rilevanza proposti (capacità acquisite, responsabilità assunte e risultati conseguiti) in modo da metterli al riparo dalla discrezionalità pura.
Relativamente alle capacità, ad esempio, a chi è demandata la scelta delle competenze rilevanti e la valutazione delle competenze acquisite? Ad un ente certificatore esterno?, al direttore del personale, al dirigente di area? Parimenti, quali contenuti si pensa di dare al criterio “risultati conseguiti”?novembre 29, 2018 alle 4:45 pm #652Sicuramente rendere le procedure amministrative trasparenti e monitorabili attraverso la pubblicazione di workflow, unitamente alla scelta di un metodo innovativo come quello proposto di reclutamento dei dirigenti potrebbero portare a un miglioramento complessivo nell’andamento delle pa.
novembre 30, 2018 alle 10:18 am #655Interessante la riflessione sulla maladministration causata da una mancanza di cultura organizzativa o di regole organizzative: nella disorganizzazione, purtroppo, trovano terreno fertile situazioni e azioni contrarie al bene pubblico. Migliorare partendo dai processi e dalle procedure è un punto di partenza per riorganizzare la Pubblica amministrazione pensando non al singolo ufficio ma dando un valore più ampio alla progettazione e strutturazione dell’ente considerato.
novembre 30, 2018 alle 12:50 pm #656Gli obiettivi sono sfidanti e stimolanti ma non è facile individuare corrispondenti azioni concrete e precise, per cui si rischia di restare troppo sul generico.
novembre 30, 2018 alle 6:55 pm #685Interessante l’idea sulla verifica dello stato d’avanzamento, in tempo reale, della pratica: utile strumento di prospettiva per l’eliminazione di passaggi procedurali inutili.
dicembre 1, 2018 alle 12:31 am #691Evidenzio fra gli aspetti concreti e di immediata eseguibilità della tua proposta quello relativo alla pubblicazione del workflow e alla possibilità di monitorare tempi e status di una procedura da parte del cittadino-utente. Mi sembra un passo molto concreto verso un approccio alla trasparenza sostanziale e non formale.
In merito all’applicazione di tecnologie blockchain in grado di garantire la trasperenza di procedure autorizzative o la gestione di processi è di particolare attualità. Sarebbe utile proporre test a piccola scala in ambiti definiti per comprendere appieno l’applicabilità, i vantaggi, i costi. Fra gli ambiti di applicazione l’utilizzo di una blockchain per la gestione del procedimento amministrativo delle singole amministrazioni potrebbe rendere molto più trasparente tale procedimento, nonché, considerando le caratteristiche di immodificabilità della tecnologia, potrebbe sicuramente apportare dei benefici in termini di trasparenza, tempi e responsabilità dell’azione amministrativa.
segnalo questo articolo di interesse per approfondimenti sui possibili ambiti di applicazione nella PA:https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/blockchain-e-pa-i-casi-duso-a-vantaggio-di-trasparenza-e-responsabilita/ -
AutoreArticoli
Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.