Questo argomento contiene 5 risposte, ha 6 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Michele Badalucco 4 giorni, 21 ore fa.

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  • #2914

    Veruscka Suppa
    Partecipante

    TITOLO: “L’opportunità delle Stazioni Appaltanti qualificate”
    Problema
    Nella relazione annuale 2024 al Parlamento l’ANAC ha sottolineato che, nell’ambito dei contratti pubblici, “la mancanza di tipicità e determinatezza di alcune delle disposizioni che dovrebbero definire i confini entro i quali può essere esercitata la discrezionalità amministrativa e la carenza di mezzi e capacità che caratterizza gli enti pubblici “ potrebbe essere efficacemente affrontata valorizzando il ruolo della qualificazione delle stazioni appaltanti. La qualificazione non va vista semplicemente come la necessità del rispetto di un onere imposto dalla normativa, ma come un’opportunità per evitare eccessiva frammentazione e deficit organizzativi e di professionalità che paralizzano o rallentano l’apparato amministrativo e creano terreno fertile per i fenomieni corruttivi.
    Centrali di committenza altamente qualificate e che utilizzano procedimenti innovativi consentono di arginare i rischi nell’ambito del procurement pubblico organizzando e gestendo in maniera efficiente gare e appalti per gli enti locali e le altre amministrazioni.

    Destinatari diretti: dipendenti pubblici

    Destinatari indiretti: imprenditori, cittadini

    Obiettivo 1: Garantire Trasparenza e Legalità nei Procedimenti di Gara

    Azione 1. Migliorare la PAD in uso rendendola utilizzabile per tutte le fasi delle procedure di gare e per l’esecuzione contrattuale, introducendo report periodici, news letter dedicate agli operatori e agli enti che aderiscono alla centrale di committenza.
    TEMPO: 1 anno
    Azione 2. Dashboard di trasparenza in tempo reale
    • Creare una dashboard pubblica accessibile a cittadini, imprese e istituzioni, che mostri in tempo reale l’andamento delle gare (offerte ricevute, criteri di aggiudicazione, fornitori vincitori) e permetta il download dei dati in formato Open Data nonchè consenta di implementare strumenti di segnalazione anche anonima direttamente integrati con la piattaforma per favorire il monitoraggio civico e il controllo diffuso
    TEMPO: 1 anno
    Azione 3. Digital Twin per gli appalti pubblici
    • Utilizzare una tecnologia di gemello digitale per simulare i processi di gara, prevedere criticità (es. ritardi o costi anomali) e ottimizzare le tempistiche di esecuzione, anticipando rischi di corruzione o inefficienza.
    Tempo: 2 anni

    Obiettivo 2: Migliorare l’Efficienza e la Competenza nella Gestione degli Appalti

    Azione 1. Standardizzazione delle procedure e dei documenti di gara
    Adottare modelli predefiniti di bandi e contratti per ridurre la discrezionalità e semplificare i processi, garantendo conformità alle normative e tempi più rapidi. Creazione di un sistema di informazione interno al fine di favorire la diffusione delle novità normative e giurisprudenziali in tema di contratti pubblici
    Tempo: 6 mesi
    Azione 2. Creazione di un albo qualificato dinamico basato su reputazione e performance degli operatori economici
    Implementare un sistema di scoring reputazionale per i fornitori, basato su dati storici (es. puntualità, qualità dei lavori, compliance normativa), aggiornato automaticamente tramite intelligenza artificiale e integrato con l’albo digitale.
    Tempo: 2 anni
    Azione 3. Integrare un algoritmo di AI per analizzare e valutare automaticamente le offerte in base a criteri di qualità, sostenibilità e competitività e per automatizzare le attività ripetitive e burocratiche, come la verifica della documentazione e l’invio di notifiche, liberando risorse per compiti strategici e migliorando la velocità del processo .Questo inoltre riduce i margini di discrezionalità e accelera le decisioni
    Tempo: 2 anni

    Obiettivo 3: Prevenire Fenomeni Corruttivi e Favorire Controlli Efficaci

    Azione 1. Introduzione di strumenti di intelligenza artificiale per il risk management
    Utilizzare algoritmi per analizzare dati sugli appalti e individuare comportamenti anomali (es. ricorrenza di assegnazioni a un singolo fornitore o modifiche contrattuali sospette)
    Tempo: 2 anni
    Azione 2. Istituzione di un sistema di audit interno continuo
    Creare un’unità di controllo interna con l’incarico di verificare la conformità delle procedure e segnalare eventuali irregolarità, garantendo trasparenza nei procedimenti. Prevedere riunioni periodiche con i responsabili dei servizi per evidenziare le difficoltà.
    Azione 3. App di monitoraggio civico che consenta ai cittadini e agli operatori economici un controllo diffuso nell’ambito dei contratti pubblici e sviluppo dell’utilizzo degli smart contracts
    Tempo: 2 anni

    #2924

    Veronica Valenti
    Partecipante

    Ciao Veruska,
    premesso che sono d’accordo con te sul fatto che l’utilizzo dell’IA vada implementato anche nella gestione dei contratti pubblici, purtroppo però non sono d’accordo con quanto da te proposto, ovverosia di utilizzare l’AI per la verifica della documentazione di gara.
    Infatti, soprattutto nella fase di apertura della busta amministrativa, si richiede ai funzionari un’attività che non è solamente materiale.
    Basti pensare alle verifiche che occorre condurre in merito al contratto di avvalimento: non ci si può limitare a constatare la sua presenza o meno nella busta amministrativa, ma occorre verificare che le parti abbiano concordato un corrispettivo e che l’impegno dell’ausiliaria sia concreto e non si risolva in una mera dichiarazione di intenti.

    #2931

    Nicola Di Stasio
    Partecipante

    Ciao Veruscka.
    Concordo pienamente con quanto hai descritto, in particolare sull’integrazione dell’AI, che ormai rappresenta un vero e proprio sistema “pensante”. Ritengo che potrebbe essere interessante metterla alla prova anche sulle criticità sollevate da Veronica.
    Mi permetto di fare due riflessioni nel seguito:
    Obiettivo 1, Azione 1. Ho il dubbio che l’introduzione di report periodici e newsletter possano gravare sul carico di lavoro del personale dedicato a questa attività, rischiando di ottenere scarsi risultati o suscitando un interesse limitato nei destinatari.
    Obiettivo 1, Azione 2. Lo strumento di segnalazione anonima, se accessibile a chiunque, potrebbe essere esposto a usi impropri da parte di chi non è portatore di un interesse legittimo. È senza dubbio un’azione virtuosa, ma mi chiedo se non sia il caso di implementare qualche filtro per mitigare eventuali abusi.

    • Questa risposta è stata modificata 1 settimana, 4 giorni fa da  Nicola Di Stasio.
    #2947

    Rita Saiu
    Partecipante

    La nuova Stazione Appaltante del Ministero della Salute è una sfida. Vedremo se sarà all’altezza del suo compito ed, anzi, se saprà mostrarsi come modello da seguire.
    Rita alias lo Studente Paperino

    #2971

    Alessandro Rauti
    Partecipante

    Ciao Veruscka,
    l’A.I. ha ormai invaso ogni aspetto della nostra società e non mancherà molto che verrà applicata anche alla gestione degli appalti pubblici. Trovo interessanti questi due obiettivi:
    “Integrare un algoritmo di AI per analizzare e valutare automaticamente le offerte” e “Introduzione di strumenti di intelligenza artificiale per il risk management”.
    Le potenzialità dell’A.I. sono pressoché infinite ma sarà necessario definirne rigidamente i compiti.
    Le gare gestite autonomamente dall’A.I. sarebbero più efficienti di quelle gestite dagli esseri umani come accade oggi?

    #2973

    Michele Badalucco
    Partecipante

    Buona sera Veruscka. La centralità della digitalizzazione negli appalti pubblici offre margini assai ampi di miglioramento, sicuramente. Le azioni proposte sfruttano appieno le potenzialità delle tecnologie digitali, come la PAD, l’intelligenza artificiale e il Digital Twin, per ottimizzare i processi e raggiungere gli obiettivi prefissati. Il contributo di valore che esprimi, al dibattito sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, offrendo spunti al centro del dialogo odierno per la modernizzazione del sistema degli appalti pubblici è interessante. Mi domando però se sapremo gestirlo al meglio e anche, più semplicemente, se tali sistemi saranno integrati nel breve periodo. Gli OE investiranno sicuramente su sé stessi se vorranno essere produttivi e al contempo concorrenziali, la PA lo farà per essere efficiente? Vedremo.

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