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Il piano pone l’accento sulla necessità di rendere concreti i controlli in tutte le fasi, ma soprattutto in quella esecutiva, proponendo soluzioni concrete per renderli effettivi ed efficaci anche al fine di prevenire i fenomeni corruttivi e distorsivi propri di tale fase. Condivido questo approccio perchè è fondamentale rafforzare il sistema della vigilanza, delle verifiche e dei controlli in particolar modo nel momento in cui le opere vengono realizzate ed i servizi eseguiti
Mi sembra interessante il punto di vista di Alessandra, perchè mette in risalto la doppia veste del dipendente pubblico, che è allo stesso tempo fornitore e fruitore dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione. Se si incentiva e si rafforza la consapevolezza e l’importanza del proprio ruolo e della propria missione nel dipendente pubblico, si contribuisce indirettamente a valorizzare e sostenere l’operato della pubblica amministrazione anche agli occhi dei cittadini, fruitori finali dei servizi.
novembre 24, 2019 alle 8:19 am in risposta a: Come essere un buon dipendente pubblico: consapevolezza del contesto lav #1047Mi sembra un piano efficace per due motivi: – prevede azioni ed obiettivi molto semplici e concreti (incontri formativi, autodichiarazione dei dipendenti, riunioni periodiche per lo scambio di esperienze) e soprattutto – è un piano praticamente a costo zero per la P.A. e questo mi pare sia il suo vero punto di forza!!
Richiede, in sostanza, per la sua concreta realizzazione la semplice buona volontà da parte degli organismi di vertice di attuarlo.Il piano di Palmina è un piano strutturato che offre spunti molto interessanti di riflessione. Trovo particolarmente interessante l’idea di semplificare e razionalizzazione l’azione amministrativa utilizzando i dati forniti ad Anac per adempiere agli obblighi di trasparenza cui sono tenute le stazioni appaltanti. Sarebbe opportuno, in tal senso, creare una piattaforma gestita da ogni singola P.A. in veste di stazione appaltante che si interfacci con le piattaforme Simog e Smart Cig, ma che allo stesso tempo contenga tutte le informazioni che devono essere successivamente trasferite nella sezione amministrazione trasparente, in modo che tutti i dati necessari ai differenti adempimenti normativi possano essere inseriti una sola volta dagli operatori dell’ente ottimizzando tempi ed energie professionali.
Per far questo occorrerebbe che i sistemi informatici gestiti dalle stazioni appaltanti e quelli di Anac parlassero la stessa lingua e fossero gestiti sotto l’egida di uena regia comune. E’ necessario ovviamente un intervento normativo, ma l’azione non è affatto irrealizzabile.- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 11 mesi fa da Cinzia De Luna.
Sarei tentata di dire che iL criterio di scelta dell’operatore deve tendere a realizzare il maggior beneficio per la collettività. Se il bene/servizio offerto dalla “solita” ditta è un servizio efficiente, che piace ai cittadini perchè cambiare? E’ pur vero che così facendo si lede il principio di concorrenza, ma è sempre davvero un bene cambiare? Penso per es. al servizio di ristorazione scolastica, in cui l’elemento qualità gioca un ruolo determinante nel gradimento.
Un modo per permettere l’ingresso ad altri soggetti potrebbe essere la suddivisione in lotti, ove possibile, in modo da ampliare il novero degli operatori economici.
Che ne pensate?Il tema in effetti è interessante per le difficoltà di effettuare una valutazione di congruità nel caso di alcuni affidamenti in house. Qual è il parametro da prendere a riferimento? E’ facilmente confrontabile con i servizi della medesima tipologia offerti sul mercato in regime di concorrenza? Non sempre l’operazione di benchmarking è facilmente realizzabile.E’ sempre facile trovare contratti o parametri di riferimento? Cosa ne pensate?
Buona amministrazione:
– ascolto da parte della P.A. (delle istanza del cittadino, di quelle dei propri dipendenti);
– elasticità (per contrastare l’eccessiva rigidità e lo sterile formalismo);
– condivisione delle scelte ex ante e dei risultati ex post (dialogo, confronto, pubblicità, trasparenza).Buongiorno, sono d’accordo anche io ad approfondire il tema della rotazione. Invece, Palma, quali sono i tuoi dubbi in relazione ai controlli. Anche questo è un tema che interessa molti di noi.
Buongiorno a tutti, mi chiamo Cinzia De Luna, sono dipendente del Comune di Torino e da circa un anno e mezzo sono in comando presso la Corte dei conti per il Piemonte. L’idea di iscrivermi al master nasce dal desiderio di approfondire un tema complesso e articolato come quello degli appalti, per due finalità, la prima, più immediata, poter fare meglio il mio lavoro (svolgo attività di collaborazione istruttoria in supporto al Procuratore regionale e tra i vari casi di responsabilità amministrativa vi sono quelli che riguardano proprio gli appalti), la seconda, migliorare la conoscenza di un fenomeno che muove enormi interessi economici, con metodi leciti e non… Mi auguro che questa sia una bella esperienza e l’idea di fare rete mi sembra un ottimo punto di partenza!
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