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  • in risposta a: PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE – GALLETTO #2825

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Marinella,
    il tuo piano creativo mi sembra ben strutturato e centrato sul pilasto dell’anticorruzione ovvero sulla formazione che ovviamente porta all’auspicata professionallizzazione.
    Un po tutte le amminsistrazioni riportano la frmazione dell’ambito delli programmi, ma deve essere come giustamente indcati da te una formazione specifica, attaglaita e che non si concreti in un mero adempimento.

    in risposta a: PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE CREMONE #2824

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    In effetti una linea comune in aspetti così specialistici non c’è, spesso non ci sono nemmeno indicazioni di massima da parte dei dicasteri e la discrezione delle stazioni appaltanti crea le differenze che hai evidenziato. Su queste tematiche oltre ai bandi timpo ci voorebbero delle linee guida da parte dei ministeri per indirizzare l’azione amministrativa secondo gli obiettivi genrali almento sugli aspetti più comuni.
    L’azione di coordinamento non è per niente facile, ma senza si rimane allo sbando. Papisco che un’alalisi a priori è difficle, ma almento un’analisi a posteriori che individui le lesson learned è necesarraia per inizaire un processo costruttivo di miglioramento.
    La cosa che trovo più azzeccata del tuo piano è l’inndividuazione di un PDC, senza un responsabile spesso le cometenze riamngono troppo fumose e le conseguenze, specie se negative, diluite…

    in risposta a: PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE – Andrea BERNA #2823

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Molto positiva la voglia di farsi conoscere e possibilemtne apprezzare dal “contibuente”, solo con il dialogo con il mondo esterno possiamo crescere e diventare realmente ultili.
    Siamo realemte al servizo del cittadino solo se c’è “scambio”.
    In um mondo sempre più individualista sarà utopia?!?!?

    in risposta a: Il valore delle scelte #2822

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Bhe le scelete compute dagli organi politici sono in effetti in alcuni casi quanto meno poco comprensibili/condivisibili e/o spesso legate ad altre logiche. Proprio questo scollamento dalla realtà porta a disperdere risorse preziose…
    Avere una linea comune e condivisa in un sistema paese non è fascile, ma far arrivare l’obbiettivo agli orgnai preposti a metterle in pratica dovrebbe essere il requisito minimo per concretizzare le azioni di scele anche non consìdivise. Di fatto assistiamo spesso ad opere incompute anche per questo problema creado pertanto maladministration…
    Una scula di formazione per dipendenti pubbici esiste (https://sna.gov.it) ma evidentemente dovrebbe avre un ruolo più centrale.

    in risposta a: Semplificazione, strumento gentile di efficienza e anticorruzione #2821

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    La conoscenza delle corrette prcedure dovrebbbe essere la base di ogni ufficio appalti, la comlessità della materia fa si che occorra un costante aggiornamento alla base del nostro agire.
    Purtoppo presi dalla mole di lavoro tendiamo a standardizzare troppo e perdiamo il fosus sull’aggiornamento professionale che in un mondo dinanmico come quello delgi appalti non può essere trascurato.
    Ritengo che il piano proposto debba essere incluso in ogni paino anticorruzione essendo la formazione la prima forma di presa di conscenza utile a combattere il fenomeno ed a mogliorare il procurament in generale.

    in risposta a: Trasparenza, studio e tutela #2803

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Ottimi spunti per migliorare in maniera concerta l’azione aministrativa; troppo spesso la teoria (normative/regolamenti/ecc) rimane un mero adempimento formale che non si sostanzia in un’azione pratica e di conseguenza la conseguente azione sebbene messa in campo non apporta i benefici auspicati.
    Perlatro la concertezza auspicata dal tuo piano, garanirebbe una maggior sensibilità da parte ti tutti agli aventi causa creando un circolo virtuoso verso l’azzeramento della corruzione.
    Complimenti!

    in risposta a: Il cittadino sentinella degli appalti pubblici #2802

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Pasquale capisco il tuo punto visto e considerato che spesso chi opera nell’abito degli appalti si sente solo e, pur comprendendo la centralità della funzione in cui opera per il bene delle finanze pubblice, non si sente valorizzato ed apprezzato con potenzili grosse ricadute negative in termini di demotivazione che potrebbero portare addirittura alla corruzione.
    E’ essenzile colmare il divario tra percezione e realtà, ma senza sfociare nell’apparire più che essere oggi dilagante.

    in risposta a: PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE – Valeria Barbaro #2797

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Valeria il tuo piano è molto interessante perchè immagino abbia l’obbiettivo di far imattare in maniera più “soft” i cambiamenti che il legistatore pone spesso senza preoccuparti delle reali conseguenze su chi devrebbe metterle in atto. Non è facile gestire il cambiamneto e nelle pieghe di tali azioni spesso si vanno ad insidiare i comportamenti corruttivi che in qualche modo si cerca di prevenire con un piano adeguato. Creare dipendenti informati e formati è difficile, creare “cittadini informati” lo è ancor di più. Magari lo si relizzerà anche grazie al tuo piano creativo.


    Raffaele Niglio
    Partecipante

    In effetto oggi più che mai è difficile inculcare principi etici, forse con l’ausilio di benefit è sarebbe più facile farli permeare nell’ambito della PA attraverso un riscontro concreto. Pertanto ben venga un’azione congionta tra informazione e benifit che portino ad un’accrescimento dei principi basilali su cui si pasa l’anricorruzione (onestà, trasparenza, imparzialita,ecc).
    Per quanto sopra ritengo possa essere un buon metondo anticorruttivo, bravo Luca!

    in risposta a: La tela di Penelope – Maurizio Gioda #2794

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Maurizio, il tuo piano non sarà molto “cerativo”, ma tocca un porobema che impatta negativamente sull’amministrazione che anche con un “sempice” piano anticorruzione come il tuo cerca attivarsi proattivamente per risolevre la probematica.
    Non è semplice attrarre pesonale voloneterso e motivato a fare ma di sucuro è un metodo per invogliare a fare meglio

    • Questa risposta è stata modificata 9 mesi, 1 settimana fa da  Raffaele Niglio.
    in risposta a: Domanda qualificata e aggregata VS Maladministration #2793

    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Giorgio, il punto di partenza del tuo piano anticorruzione ovvero la programmazione dei fabbisogni è spesso sottovalutata dai committenti e ciò ricade negativamente sulla possibilità di aggregare in maniera adeguata e puntuale le esigenze di approvvigionamento da parte delle stazioni appaltanti. Una stretta sinergia tra committenti e stazione appaltante, nonchè una buona preventiva programmazione delle esigenze pruò migliorare il fenomeno rilevato spesso comune a tante realtà che potrebbe essere foriero di maladministration o fenomeni cortruttivi. Ben vengaga pertanto un piano anticorruzione a presidio di tale ambito che mira a migliorare l’intero ciclo degli appalti.


    Raffaele Niglio
    Partecipante

    Sebastiano, anche io ritengo che il tuo piano sia ben sviluppato. L’idea di effetuare campagne di comunicazione, come gli spot su webtv difesa o le campagne sui social media, ritengo possa avere ricadute positive in termini di immagine e prestigio del Dicastero oltre a quello sensibilizzare il personale sul tema della corruzione.

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