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gennaio 7, 2025 alle 5:19 pm in risposta a: ECCESSO CAUTELARE ANTI-ANTICORRUZIONE: QUANDO LA PAURA FRENA IL MOTORE DELLA SEM #2995
Ciao Nicola,
condivido quanto da te riportato, infatti spesso le SA si trovano a operare in un contesto di pressione, timore di contestazioni e responsabilità individuali. A tal proposito, mi sembra calzante un articolo della Repubblica: “Almeno 40 fra dirigenti e tecnici hanno lasciato il Comune di Milano. Sala: “E’ colpa delle inchieste sull’urbanistica”. La paura di firmare atti che finiscono sui tavoli della procura, la difficoltà nel gestire pratiche per le quali si rischia grosso, tra responsabilità penale e perdita del posto di lavoro”.Ciao Michele,
condivido pienamente che la PA dovrebbe valorizzare chi si “espone” definendo percorsi premianti di carriera, in modo da incrementare la voglia e volontà di assumersene l’onere. Purtroppo, finora, nemmeno nel mio ambito lavorativo accade.Ciao Rita,
grazie per il tuo intervento e l’informazione condivisa.Ciao Nicola,
grazie per le tue osservazioni.
Volevo precisare che, per quanto di mia conoscenza, nonostante la tua osservazione risulti corretta, ad oggi, di fatto, tale adempimento non trova riscontro in alcuna procedura messa in atto dalle amministrazioni, che non forniscono indicazioni ai funzionari sulle modalità di ripartizione dell’incentivo in riferimento alla percentuale da destinare alla copertura assicurativa.Ciao Veronica,
grazie mille, sono contento che sia arrivato, in modo chiaro, il mio tentativo di affrontare l’argomento con un taglio prettamente pratico. Ritengo che sia assolutamente necessario che ANAC intervenga tempestivamente per implementare le modalità di accesso alle sue piattaforme, in quanto è assolutamente condivisibile quanto da te individuato ai punti a) e b). I RUP dovrebbe essere coadiuvato soprattutto in questo tipo di attività, anche perché, spesso l’elevato numero di incarichi non risulta facilmente gestibile.gennaio 7, 2025 alle 4:58 pm in risposta a: LADRI DI APPALTI – LA NUOVA MAFIA CHE INVESTE E NON UCCIDE #2990Ciao Veronica,
hai affrontato un argomento molto interessante ed attuale nella gestione degli appalti, in particolare per chi, come me, svolge mansioni di RUP e DL.
Come hai ben individuato, sia il subappalto a cascata che i subcontratti (da intendersi quali subaffidamenti all’interno del 2%?) risultano di difficile gestione per le SA, rendendo difficoltosa la verifica dei soggetti operanti all’interno del cantiere, non richiedendo, per gli ultimi, autorizzazione e controlli da parte della stazione appaltante e per i quali non si applica la disciplina relativa al possesso dei requisiti speciali e generali, risulta ancora più difficile per la SA averne contezza. Mi permetto di aggiungere un ulteriore diffusa procedura, l’istituto Del Distacco, della quale si avvalgono spesso le imprese non sempre in maniera corretta.
Per quanto riguarda l’azione 1 (riferita a obiettivo 1), purtroppo, non condivido la tua idea a: <sottoscrivere abbonamenti alle principali testate giornalistiche cosicchè i dipendenti possano essere sempre aggiornati alle notizie del giorno e, in presenza di articoli che riportino di interventi delle forze armate contro società riconducibili alle cosche mafiose, possano individuarle e conseguentemente a) verificare se abbiano partecipato anche a gare dell’Ente b) adottare i provvedimenti opportuni alla tutela dell’interesse pubblico. Difatti, spesso, i giornali cercano solo la “notizia” che faccia audience, senza curarsi dell’assoluta veridicità della stessa, alle volte fondata su presupposti o interpretazioni. Pertanto, credo che questo strumento possa essere molto “pericoloso”, al punto da discriminare alcuni soggetti, possibilmente estranei ai fatti, in maniera ingiustificata. -
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