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gennaio 12, 2021 alle 1:01 pm in risposta a: Conclusione dei procedimenti amministrativi e valutazione delle performance #1874
L’attuale sistema di valutazione della performance è molto complesso da comprendere.
Dovrebbe essere semplificato e snello.
Concordo con Daniela che gli obiettivi dovrebbero essere più oggettivi, concreti e “a misura” di amministrazione. Magari meno obiettivi ma più efficaci e utili a migliorare i servizi della collettività.
Come sappiamo non tutte le amministrazioni hanno le stesse potenzialità e individuare obiettivi troppo sfidanti comporta solo uno spreco di tempo e di risorse.gennaio 11, 2021 alle 5:34 pm in risposta a: “La fase di gestione contrattuale….terra di nessuno?” #1822Il problema posto da Sandra sarebbe assolutamente da affrontare in maniera sistematica come lei stessa propone nel suo Piano.
Il primo passo sarebbe quello di un vero e proprio riconoscimento da parte degli Enti delle criticità che effettivamente esistono in riferimento alla fase di gestione dei contratti.
Gli obblighi di trasparenza previsti (mi riferisco all’obbligo di pubblicare le somme liquidate) non sono sufficienti ad avere un quadro dell’andamento della gestione contrattuale.
In questa fase, gli Enti potrebbero fare Rete e collaborare per trovare più facilmente delle soluzioni efficaci.
Occorre, come indicato, una formazione tecnico-giuridica a favore dei dei DEC/RUP che aiuti a comprendere attentamente le responsabilità connesse allo svolgimento di tale ruolo ed i relativi adempimenti normativi.
Sarebbe utile mettere a sistema in ciascun Ente degli Audit interni sulla gestione contrattuale che, come indicato, hanno come fine ultimo quello di portare vantaggi all’Amministrazione e alla collettività.dicembre 27, 2020 alle 7:44 pm in risposta a: PIANO CREATIVO ANTICORRUZIONE Massimiliano Tricarico #1761TITOLO: “Piano Anticorruzione Creativo e Sostenibile”
NOME e COGNOME: Marcella Cusimano
Problema
Per poter affrontare il problema della maladministration e combattere la corruzione che ostacola pesantemente lo sviluppo e la stabilità economica del Paese occorre agire sul rafforzamento della cultura della legalità.
L’obiettivo n. 16 degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile è dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile.
Si propone di fornire l’accesso universale alla giustizia e a costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli.
In particolare, il Goal 16.5 intende “Ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme”.La cultura della legalità è fondamentale per poter raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile; occorre, pertanto, agire con programmi e azioni concrete volti a far comprendere l’importanza della legalità e della responsabilità di ogni cittadino, delle istituzioni e delle imprese.
Destinatari diretti: dipendenti pubblici
Destinatari indiretti: cittadini, istituzioni, imprenditori, cittadini, politici, istituzioni, scuole
>ObiettiviObiettivo 1
Diffondere la cultura della legalità creando un vero e proprio brand di legalità.
Obiettivo 2
Cambiamento culturale: Cambiare le Menti attraverso la prevenzione e la diffusione delle buone pratiche.
Obiettivo 3
Rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione e creare reti e spazi di pubblico confronto con le altre Pubbliche Amministrazioni, con i cittadini e con le imprese.AZIONI (riferita a obiettivo 1)
Usare la tecnica dello Storytelling (nelle scuole, nelle istituzioni, nelle aziende) per sensibilizzare e educare alla legalità e alla lotta alla corruzione.
Rafforzare la cultura della legalità e l’impegno civico con la tecnica della narrazione porta l’interlocutore nella storia di integrità e efficienza che si sta raccontando e lo si coinvolge emotivamente.
Con il coinvolgimento e la fiducia si può creare il brand della legalità.
CAZIONI (riferita a obiettivo 2)
Pianificazione di incontri periodici volti a promuovere e diffondere le buone prassi per prevenire fenomeni di maladministration.AZIONI (riferita a obiettivo 3)
Piani formativi innovativi per dipendenti pubblici volti all’analisi e allo studio congiunto delle buone prassi: azioni e procedure che hanno consentito di ottenere buoni risultati nei vari contesti di riferimento.
Al stesso modo, lo studio e l’analisi delle prassi peggiori consente di evitare errori già commessi che hanno creato inefficienza e spreco di risorse.
Per fare ciò è utile e necessario creare delle reti e spazi di pubblico confronto tra la Pubblica Amministrazione, i cittadini e le imprese volte a mantenere un dialogo e confronto continuo.TEMPI:
12 mesi per attuare le azioni e successivamente attività costante.Buonasera a tutti,
sono Marcella Cusimano e lavoro dal 2005 all’Università degli Studi di Torino.
Ho una formazione giuridica, sono abilitata all’esercizio della professione di Avvocato e dal 2005 al 2017 ho lavorato nell’ufficio Appalti dell’Ateneo, maturando un’esperienza in ambito di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture (gestione dell’intera procedura di gara).
Dal 2017, ho cambiato in parte la mia attività e mi occupo di sostenibilità (appalti sostenibili, progetti di sostenibilità), essendo diventata la responsabile del Green Office.
Vorrei approfondire l’apprendimento delle modalità di utilizzo strategico degli appalti innovativi e circolari.
Auspico vivamente che il master crei occasione di confronto e discussione anche in presenza.
Buon inizio a tutti!! -
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