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Lo strumento delle consultazioni con il mercato credo che sia uno strumento che potrebbe andare a colmare per lo meno parzialmente l’asimmetria informativa fra stazione appaltante e caratteristiche tecniche del prodotto/servizio. Tuttavia mi rendo conto che questo strumento vada triangolato con una ricerca preliminare in quanto è forte il rischio di cartello informativo da parte degli operatori nel corso di queste consultazioni, dove nessun operatore è tra l’altro incentivato a fornire informazioni che potrebbero avere un valore sul fronte della competizione. Tuttavia se ben preparata e gestita la consultazione permette di ottenere informazioni rilevanti
Lavorando anch’io in un contesto universitario, se pur non nell’ufficio acquisti, mi ritrovo nella descrizione fornita da Elisa e nell’immagine che restituisce di una tenaglia tra la pressione di chi deve/vuole fare in fretta e ti dice ma cosa sarà mai acquistare la tal cosa e il rispetto dei vincoli normativi e procedurali. E’ si un problema di organico, al di sotto del numero ottimale, è anche un problema di competenze e di tecnicalities, ma molto spesso è un problema di distanza e di totale assenza di comprensione/conoscenza della complessità legata ai meccanismi di acquisto di un ente pubblico. Concordo a pieno nell’individuare momenti di condivisione in tal senso (azione 3) che dovrebbero andare nella direzione del “prova a metterti nei mie panni per un giorno”. In questo modo potrebbe crearsi uno scambio utile di informazioni in entrambe le direzioni, per uno svolgimento meno pressante e più competente dell’acquisto.
febbraio 13, 2022 alle 8:17 pm in risposta a: Esecuzione del contratto: il D.E.C. Deve Essere Competente #2456Ritengo molto interessante e stimolante questa proposta che si focalizza sul ruolo del D.E.C. andando a evidenziarne quella che è la centralità di questa figura a garanzia del rispetto delle clausole contrattuali e del buon andamento del servizio/fornitura di prodotti. Ritengo anch’io che la persona debba essere competente e dotata di hard e soft skill e, Monica, mi conforta e mi complimento per la serietà con la quale ti appresti a ricoprire quest’incarico. Così come evidenziato da Maurizio, credo però che sia necessaria una squadra a supporto del D.E.C. che per quanto competente e volenteroso, vuoi per questioni molto tecniche, vuoi per difficoltà nell’eseguire il monitoraggio e fotografare il reale andamento del contratto, vuoi perchè oberato da altre mansioni, non riesca a riprendere nel controllo e monitoraggio la logica di elaborazione dei criteri e si limiti ad un controllo molto superficiale. Nella mia personale esperienza è ad esempio proprio in questa fase che si vanificano i criteri ambientali minimi, così importanti in fase di selezione, ma poi derubricati a inutile seccatura ancillare. Oltre al R.U.P penso che sarebbe anche utile coinvolgere delle persone che hanno un ruolo chiave nel monitorare il contratto proprio perchè dentro alle dinamiche innescate dal contratto o competenti sulle questioni tecniche del servizio/fornitura. Queste persone dovrebbero essere opportunamente formate e supportare il D.E.C con la funzione di antenne, anche se mi rendo conto che in questa proposta potrebbe annidarsi un potenziale conflitto di interessi. Condivido inoltre il tema della premialità incentivante, anche se mi chiedo come possa essere davvero codificata senza creare distorsioni, pur non trattandosi di premialità di tipo economico.
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